09/05/10

IL COMUNE RINNOVA IL PARCO AUTO. MA QUANTO SPENDE?

In arrivo uno scuolabus, un minibus e due o tre macchine. Lo dice “Oria Informa” che non indica la spesa pubblica. Dopo l’esperienza dello scorso anno, attenzione alle scadenze…

(in foto: VW Crafter, uno dei mezzi di cui a breve si doterà il Comune per il trasporto anziani)

ORIA – Il Comune rinnova il parco auto. Compra uno scuolabus, un minibus per il trasporto disabili e due o tre macchine a gas. Lo fa con fondi propri, cioè dei cittadini.
Lo si apprende da “Oria Informa”, che non è una rivista di fitness ma il cosiddetto bollettino informativo dell’amministrazione che il Comune edita e paga con fondi propri - cioè dei cittadini - e che da qui alle prossime elezioni si vedrà molto più spesso in giro.
Tornando ai nuovi acquisti, l’augurio è che a palazzo di città qualcuno ricordi di segnare in agenda le scadenze di bolli, assicurazioni e, soprattutto, revisioni.
L’anno scorso, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla - invitati dai genitori a controllare che i bambini trasportati non fossero in sovrannumero - scoprirono che lo scuolabus comunale era privo del cosiddetto collaudo sin dal 2005 (per approfondire cliccare QUI e QUI).
Il conducente, a sua volta pizzicato senza avere appresso patente e certificato d’abilitazione professionale (documenti poi comunque portati in visione presso la stazione dei Carabinieri), aveva anche segnalato il proprio disagio nel trasportare gli studenti a bordo di un bus di fatto fuorilegge.
La segnalazione del dipendente – regolarmente protocollata - risaliva al 14 settembre 2006, quando la revisione era scaduta “soltanto” da qualche mese (il 30 giugno 2006).
Il giornaletto comunale – peraltro finito già sotto la lente della Procura per altre vicende – dà ora in arrivo almeno quattro mezzi: uno scuolabus Mercedes Sprinter Bus 516 F43L da 32 posti più due per disabili, un Volkswagen Crafter 50 da 11 posti e due (forse addirittura tre) auto non meglio precisate ma a gas.
“Oria Informa”, quindi, indica con esattezza i modelli dei nuovi mezzi, che sono comodi e rispettano le normative ambientali (motori Euro 5 e Gpl) e di sicurezza, le aziende che li forniranno e così via.
Più di qualcosa, però, la testata giornalistica “filogovernativa” – secondo alcuni “uno strumento utile ad accrescere la trasparenza amministrativa” - non dice. Forse le cose più importanti.
Quanti fondi propri - quindi soldi dei cittadini – ha speso il Comune?
Quanti ne spenderà per la gestione del nuovo parco auto?
Che fine faranno le vecchie auto, cioè i vecchi soldi dei cittadini?
A meno che la tanto sbandierata trasparenza non si riferisca ai soldi. Ma in tal caso non si tratterebbe più di trasparenza, bensì di invisibilità.
09 maggio 2010
el. zanz.
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