16/05/10

POTATURE INOPPORTUNE, PINO RE DURO CON L’AMMINISTRAZIONE



Il responsabile dell’Associazione ornitologica jonico-salentina denuncia rischi per le piante e per i volatili che si riproducono a primavera: “Sindaco e assessore insensibili”

- ORIA - Il responsabile dell’Associazione ornitologica jonico-salentina Pino Re giudica inopportune le potature del verde pubblico che questi giorni stanno interessando diverse zone della città perché arrecherebbero danno alle piante in piena fioritura e agli uccelli in piena riproduzione. Re accusa d’insensibilità il sindaco Cosimo Ferretti e l’assessore al ramo Francesco Morleo.
“Ci sono diffuse perplessità – sostiene il responsabile – per gli interventi in via Manduria, via Regina Margherita e piazza Lorch perché non è giusto proprio in primavera, stagione in cui gli uccelli nidificano, disturbarne la riproduzione. Non si tratta soltanto di una questione ornitologica ma anche botanica: molti esperti ritengono uno scempio potare in tempo di fioritura inoltrata. Io non sono, a differenza dell’assessore Morleo dottore in Agraria, un esperto botanico, ma credo che anche in presenza di piante sempreverdi tagliare ora i grossi e medi rami sia dannoso. Le grandi potature, infatti, andrebbero fatte in inverno, quando col freddo il lattice o la linfa si condensano più facilmente senza procurare infezioni alla pianta. Io non sono neppure un esperto zoologo ma sono un appassionato di ornitologia e posso tranquillamente dire che, se la potatura viene fatta in primavera, specie protette di uccelli quali cardellini, verdoni, verzellini, fanelli ne risentono eccome perché a primavera nidificano e si riproducono proprio tra le fronde del verde cittadino. Lo fanno soprattutto in città perché cercano riparo dalle gazze, sempre più padrone delle zone di campagna, che ne distruggono nidi e uova. Ecco perché la potatura, pur importante, si sarebbe dovuta fare prima. Nel frattempo, però, gli uccellini già nati hanno trovato morte sicura, preda di gatti randagi e calpestio dopo il taglio dei rami così come raccontato da alcuni tra gli stessi addetti alla manutenzione del verde”.
Lungi dall’essere soltanto una scelta insensibile, quella dell’amministrazione, sempre a dire di Re, che non è agronomo né zoologo bensì avvocato, costituirebbe invece condotta illecita: “Voglio ricordare al sindaco e all’assessore preposto – spiega – che distruggere nidi occupati da uova e piccoli è vietato dalla legge numero 157/1992. Pertanto invito il primo cittadino e i suoi amministratori a prestare d’ora in avanti maggiore attenzione a queste faccende che, non sapendo come si amministri la cosa pubblica, possono loro sembrare ‘piccole’ ma che sono ‘grandi’ sotto il punto di vista naturalistico”.
Per chiudere, il responsabile dell’Associazione ornitologica jonico-salentina cita Leonardo da Vinci: “Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto”.
16 maggio 2010
el. zanz.
(*)
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