08/09/10

FILOTICO: "BASTA ANONIMATO. E I POLITICI PARLINO DI PROGRAMMI E PROGETTI"


ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Salvatore Filotico alcune considerazioni sul quadro politico attuale così come delineato dopo l'intervento di Giancarlo Marinò e la replica del suo partito, fino a prova contraria, il Pd:

[Vorrei fare alcune considerazioni a partire da quanto ha scritto “un anonimo“ riguardo alle affermazioni di Giancarlo Marinò.

Prima di tutto credo sia ora di smetterla di pubblicare lettere di persone che non si assumono la responsabilità di ciò che scrivono e pensano anche se talvolta può accadere che queste persone abbiano ragione. E’ un vizio italiano ed in particolare oritano questo di scrivere “gettando la pietra e nascondendo la mano". E’ un gesto vile e diseducativo nei confronti delle generazioni future che hanno bisogno, in particolare oggi ed in questo clima politico di gesti di coraggio e responsabilità. Se qualcuno ritiene che Marinò sbagli ed ha qualcosa da rimproverargli si firmi e si assuma la responsabilità di ciò che dice cercando di fare discorsi e ragionamenti circostanziati ed articolati civilmente.

In secondo luogo io non condivido il modo di intendere la politica di Giancarlo Marinò e Giancarlo lo sa bene. Ma altrettanto debbo dire che ha tutto il sacrosanto diritto di esprimere il suo parere giusto o sbagliato che sia. Ha fatto una proposta politica che si può condividere o meno ma alla quale si deve rispondere , se lo si vuol fare con ragionamenti di carattere politico firmati e pubblici come ha fatto Marinò. Altrimenti si taccia.

Un’ ultima considerazione me la si permetta nei confronti dell’UDC ; ho sentito ripetutamente affermare da parte di alcuni dirigenti, specie locali, che mai avrebbero potuto fare alleanze con SEL e con l’IDV o con certa parte della sinistra. A queste affermazioni non è mai seguita però una precisazione di carattere politico o progettuale. Si tratta, forse, di un pregiudizio che è retaggio di quella “conventio ad excludendum” che tanti guai ha prodotto in Italia. A cavallo degli anni 50-80. Mi piacerebbe che i dirigenti dell’UDC , peraltro tutte persone preparate e serie, dessero motivazioni di carattere politico e non affermazioni di principio.

Il pregiudizio nella vita ed in particolare in politica porta solo allo scontro e non a far crescere una comunità. Il Sud, il Salento, Oria in questa fase storica non hanno bisogno di ulteriori odi e divisioni; hanno bisogno del pezzo di sapienza e contributo che ciascuno di noi può mettere in gioco nell’interesse della comunità e non dei singoli orticelli... Con la politica del pregiudizio e della chiusura verso l’altro si costruiscono muri e steccati ma non un palazzo nel quale tutti possiamo sentirci “una voce che conta“. Con il pregiudizio si alimentano gli stereotipi ed i “leghismi“ di ogni sorta con i quali non si fa molta strada.

Auspicherei, invece, una campagna politica fatta di programmi e di progetti per e su Oria priva di veleni e lettere anonime dannose ed inutili

Salvatore "Titti" Filotico]

2 commenti:

I politici sono diventati, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, degli showmen e alzano polveroni a più non posso. Non è colpa loro ma del pubblico (siamo noi elettorato attivo) che vuole assistere a questi teatrini. Del resto ormai ovunque il "format" è sempre quello televisivo, tipo Uomini & Donne, Forum, La vita in Diretta, Festa Italiana, Pomeriggio Uno, Due, Tre, Quattro, Cinque, X-Factor, C'è posta per te, Isola dei Bavosi, Grande Fratello, D'urso, Sposini, Maria e Cucuzze varie Risolvere problemi ? E perchè mai .... Di cosa dovremmo poi parlare in Campagna elettorale ???? Non fraintendetemi, questo non significa "non andate a votare" (è un diritto/dovere che, ce lo ripetono fino alla nausea, sancito dalla nostra Costituzione). Tutto è GOSSIP !!!

Purtroppo devo darti ragione è così .ma quanto è nostra responsabilità ? Quanto abbiamo voluto , dopo una stagione in cui tutto era sociale , rifiutare la responsabilità del prendersi cura della comunità delegando tutto , senza alcuna forma di controllo sociale al politico?.
Cosa fare? secondo me innanzi tutto pretendere una legge elettorale seria in cui siano i cittadini a riappropriarsi delle scelte. In secondo luogo pretendere una scuola ed una formazione seria che formi coscienze critiche . In terzo luogo riappropriarci dei luoghi della partecipazione : i partiti ( nn più i circoli) , gli oratori , le piazze ....
In quarto luogo pretendere un passo indietro dalla politica : fuori dalle banche , assicurazioni , comitati di gestione ,ASL ecc ecc e soprattutto una informazione libera.Sebra facile ma ci vorranno anni ed anni per porre rimedio ai disastri degli Yuppies , del rampantismo e del berlusconismo .
Non tutto può essere mercato ed avere valore in quanto produce reddito e capitale.
Occorre , a mio parere, avere uno STATO nel mercato..
Salvatore Filotico

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