13/07/11

ESPROPRIO DA 600MILA EURO, ARDITO: "RIFAREI QUELLE SCELTE, DOPO DI ME IL VUOTO POLITICO"


ORIA - Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Sergio Ardito, sindaco dal 1991 al 2001, a proposito della questione esproprio illegittimo con risarcimento di 600mila a carico del Comune:

[Caro Eliseo,

avevo deciso di intervenire sulla questione del debito di 600mila euro solo dopo essere entrato in possesso di tutta la documentazione. Considerato invece che lo sport preferito dai nostri amministratori è lo "scaricabarile", mi vedo costretto ad intervenire subito. Anzitutto vorrei rivendicare con forza la scelta fatta all'epoca di tentare lo sblocco dell'edilizia ferma a quel tempo da decenni per scelte urbanistiche precedenti. L'urbanizzazione di quelle insule sembrò essere un modo per by-passare l'ostacolo insito nei famosi piani particolareggiati. Le opere fatte hanno dato un assetto urbanistico a quella zona, anche se furono fatte opere in zone (vedi foto da te mostrate) che dovevano essere successivamente completate e quindi la maggior parte delle opere era ed è utile ai cittadini che abitano in quelle zone, dotate di marciapiedi, strade, illuminazione etc...e sicuramente non possono essere definite “cattedrali nel deserto”. Purtroppo dopo la mia amministrazione c'e stata la volontà di distruggere tutto ciò che l'amministrazione Ardito aveva fatto o iniziato. Ed infatti non si è dato seguito a queste iniziative, si è revocato il Piano Regolatore Generale, che voglio ricordarlo fu approvato con la presenza in toto in aula dei consiglieri di maggioranza (e cioè non vi erano interessi di nessuno dei miei consiglieri).Ed ora una breve riflessione sulla vicenda che ci interessa senza criminalizzare nessuno in attesa che le carte ed eventualmente gli organi giurisdizionali competenti si pronuncino. Come dicevo prima, tutti si tirano fuori dicendo che non sapevano, addirittura se ne tira fuori chi ha avuto responsabilità di governo con funzioni di primo piano negli ultimi 10 anni e che addirittura ha ordinato una ricognizione del contenzioso esistente, senza che nessuno si accorgesse di niente. Vi e' stata una inerzia totale: mancato ricorso al Consiglio di Stato, mancata occupazione definitiva dei suoli in questione, mancata costituzione in sede civile e chi più ne ha più ne metta. La mia impressione è che vi sia stata una precisa volontà non so se da parte di amministratori o di funzionari a chiudere gli occhi su questa vicenda. Io voglio solo ribadire, assumendomene tutte le responsabilità politiche, che quella fatta all'epoca era una scelta giusta e che rifarei lo stesso provvedimento se ci fossero le condizioni dell'epoca. Se poi ci sono dei funzionari che non fanno bene il loro mestiere (vedi annullamento del TAR per mancata informazione sul procedimento e il mancato ricorso al Consiglio di Stato) e degli amministratori che non si accorgono (vedremo dalle carte) dell'esistenza di un contenzioso importante per le casse del Comune, non c'è Sindaco o giusto provvedimento che tenga.

Ti saluto con simpatia,

Sergio Ardito]

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