Poi ci sono alcune considerazioni sullo svolgimento della prova che, purtroppo, per motivazioni pressoché ovvie, siamo quasi obbligati a non riportare.
Riportiamo, invece, questo passaggio: "Quando ho finito di rispondere a tutti i quesiti mi sono messa a scrivere le leggi che non conoscevo e che avevo trovato nel quiz per potermi informare a casa, sul foglio delle istruzioni che ci hanno dato (che di solito puoi scarabocchiare e che rimane anche a te). Mi sono sentita gridare [...] che non potevo farlo e che non era legale. Non era legale scrivermi le leggi per poter andare a cercarle a casa con calma? Non mi sembra tanto normale...... ma comunque [...] alla fine ci hanno ritirato anche quei fogli. Davvero uno dei concorsi più ridicoli e insieme irritanti a cui ho partecipato. Non solo, le domande erano per quanto riguarda il concorso per il SUAP, difficilissime e non avevano niente a che fare con le nozioni di cui chiedevano le conoscenze sul bando. Parlavano di licenze per i mercati e di licenze per la vendita di metalli preziosi.... Una cosa impossibile insomma anche per un vigile da sapere [...]. Mi sembra tutto molto strano....".
Pur non potendo prendere per oro colato quello che ha voluto raccontarci, dato che non ci trovavamo in sede assieme a lei, riteniamo che le parole di questa ragazza - rispondenti al vero o meno e comunque corroborate dai pareri di altra gente con esperienze simili - facciano comunque riflettere. (Franco Arpa/Eliseo Zanzarelli)
Riportiamo, invece, questo passaggio: "Quando ho finito di rispondere a tutti i quesiti mi sono messa a scrivere le leggi che non conoscevo e che avevo trovato nel quiz per potermi informare a casa, sul foglio delle istruzioni che ci hanno dato (che di solito puoi scarabocchiare e che rimane anche a te). Mi sono sentita gridare [...] che non potevo farlo e che non era legale. Non era legale scrivermi le leggi per poter andare a cercarle a casa con calma? Non mi sembra tanto normale...... ma comunque [...] alla fine ci hanno ritirato anche quei fogli. Davvero uno dei concorsi più ridicoli e insieme irritanti a cui ho partecipato. Non solo, le domande erano per quanto riguarda il concorso per il SUAP, difficilissime e non avevano niente a che fare con le nozioni di cui chiedevano le conoscenze sul bando. Parlavano di licenze per i mercati e di licenze per la vendita di metalli preziosi.... Una cosa impossibile insomma anche per un vigile da sapere [...]. Mi sembra tutto molto strano....".
Pur non potendo prendere per oro colato quello che ha voluto raccontarci, dato che non ci trovavamo in sede assieme a lei, riteniamo che le parole di questa ragazza - rispondenti al vero o meno e comunque corroborate dai pareri di altra gente con esperienze simili - facciano comunque riflettere. (Franco Arpa/Eliseo Zanzarelli)
1 commenti:
Anche io ho partecipato ed ero di Oria e non sono nemmeno io "figlio di" come asserisce questa ragazza autodefinitasi come l'unica oritana a non essere "figlia di ....." Non si tratta di essere figli di qualcuno (lo siamo tutti, a meno che la suddetta non sia orfana e mi scuso e mi dispiaccio). Si tratta di "avere" l'aiuto di qualcuno.Quando si ha voglia di scrivere bisogna anche saper scrivere.
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