16/06/11

GIORNATA DEL RIFUGIATO AD OSTUNI

Riceviamo e pubblichiamo:

[Giornata Mondiale del Rifugiato venerdì 17 giugno, alle ore 20:00, presso il Chiostro di S. Francesco (Municipio di Ostuni).


La ricorrenza, per lo SPRAR di Ostuni, quest'anno si inserisce in un mese di attività ludiche, interculturali, sportive, di sensibilizzazione, di approfondimento sul tema dell'immigrazione, organizzate dalla rete provinciale "Da Sud a Sud" nell'ambito dell'annuale "Festa dei Popoli e delle Culture" che l’associazione Huipalas di Mesagne propone sul territorio da otto anni.

Quest'anno la giornata coincide con il decennale di attività del Centro, il quale è inserito in un sistema nazionale di protezione (SPRAR- Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che risponde alla normativa nazionale ed agli accordi internazionali in materia di richiesta di asilo e rifugiati.

L'iniziativa del 17 sarà incentrata sullo scambio tra alcune delle particolarità ed abilità personali e culturali degli ospiti del centro ed altri rifugiati presenti sul territorio, ed in particolare si proporranno:
1) Frammenti di storie di vita di persone ospiti del Centro;
2) Intrattenimento con gruppi di musica etnica;
3) Degustazione culinaria e scambio gastronomico tra le culture ospiti ed ospitanti;
4) Laboratori artigianali tenuti dagli ospiti (tatuaggi henné, lavorazione vetro e metalli, pittura su tela);
5) Proiezione video e distribuzione materiale informativo UNHCR sui diritti del Rifugiato in diverse lingue.

A tracciare il contorno dell'intera serata si esporrà la mostra fotografica "Lo sguardo dello straniero", con foto realizzate da tre fotografi professionisti della provincia di Brindisi ed altre selezionate attraverso un concorso fotografico provinciale aperto ai migranti, cui hanno partecipato anche le famiglie ospiti, organizzato dall’associazione "TUC- Tribù Urbana Creativa”.

Il Centro di Accoglienza di Ostuni ha scelto, dal principio, di accogliere un massimo di 15 persone contemporaneamente, organizzate in nuclei familiari anche non completi o in situazioni di particolare vulnerabilità. Ad oggi vi hanno soggiornato: 40 nuclei familiari, per complessivi 116 ospiti, di cui 43 minori, di 23 nazionalità diverse: Macedone, Kosovara, Albanese, Etiope, Eritrea, Somala, Sudanese, Ghanese, Liberiana, Nigeriana, Kurda/Turca, Kurda/Irachena, Iraniana, Afgana, Colombiana, Cecena, Georgiana, Russa, Armena, Ucraina, del Daghestan, Cingalese, Palestinse, Iraniana.
Accogliere i richiedenti asilo, ospitarli nel Centro, significa supportarli, con l’ausilio dell’interprete e del legale, nella preparazione dell’audizione in Commissione; provvedere alle iscrizioni/rinnovi formali presso gli Enti competenti (per permessi di soggiorno, codice fiscale, iscrizione a scuola, iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, rinnovo libretto sanitario); favorire l’interazione sociale di adulti e minori attraverso l’inserimento in servizi e corsi accessibili sul territorio, offrire loro momenti di approfondimento sia individuali che di gruppo su aspetti normativi e culturali propri della tradizione nazionale ed un corso quotidiano di alfabetizzazione alla lingua italiana. Dall’ottenimento dello status di rifugiato o del permesso per protezione sussidiaria o umanitaria, l’intervento con gli ospiti si sposta poi sull’orientamento e l’accompagnamento nella ricerca di casa e lavoro, per consentire loro di intraprendere un percorso autonomo di (re)inserimento sociale e lavorativo. Il tempo di permanenza di ogni famiglia presso il Centro si aggira intorno ad un anno.

Per la serata di venerdì, naturalmente, è gradita la presenza di tutte le persone interessate e sensibili al tema per festeggiare, commemorare e condividere almeno per una sera la particolare condizione di chi fugge senza un progetto dal proprio paese “…nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche…” (Conv. Ginevra, Luglio 1951). COMUNICATO STAMPA ASSOC. HUIPALAS MESAGNE]


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