ORIA. Il Partito Democratico continua nella ricerca dell’assessore ideale. È tramontata – pare – l’ipotesi di una donna, pure circolata nei giorni scorsi, ma se ne sono affacciate delle altre, più o meno suggestive. La prima: l’assessore in quota Pd sarà uno dei primi cinque candidati consiglieri non eletti, molto più probabilmente uno tra il terzo e il quinto dei non eletti. La seconda: l’assessore del Pd sarà una figura esterna, benché prossima ad ambienti di centrosinistra grazie ai trascorsi da segretario di partito (più precisamente dei Democratici di Sinistra, prima che ci fosse la fusione con La Margherita). Qualcuno propone l’ultimo segretario diessino, almeno così riferisce “radio-giunta”. Qui non faremo i nomi, ma non è difficile andare a memoria o, nel caso dei primi non eletti, spulciare le tabelle post elettorali. Il sindaco Cosimo Pomarico dovrà annunciare a breve la propria squadra, ma l’incertezza continua a farla da padrona, soprattutto in casa Pd. Il secondo consigliere eletto dei democratici, Emilio Pinto, pure indicato in un primo momento quale possibile assessore, avrebbe declinato la proposta perché l’incarico in giunta genererebbe incompatibilità con quello di presidente della Pro Loco. L’incompatibilità, però, dovrebbe esserci già da semplice consigliere, dato che l’associazione di promozione turistica è partecipata dal Comune. È ancora da chiarire come e se questo conflitto d’interessi in capo a Pinto sarà risolto.
e.z.
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