AMMINISTRATIVE 2011, IL CENTRODESTRA PENSA ALLA VECCHIA GUARDIA

ORIA – Il Popolo della libertà ieri sera si è riunito per discutere, indovinate un po’?, di amministrative 2011. Più nello specifico, di candidato sindaco. L’esito dell’incontro, tenutosi presso la locale sede del partito berlusconiano, almeno stando alle indiscrezioni trapelate, sarebbe però di natura interlocutoria. Ciò, nel senso che rimangono in piedi tutte le ipotesi, ma non sussiste ancora alcuna certezza per quanto concerne l’aspirante primo cittadino, colui (di colei nemmeno a parlarne) il quale, cioè, sfiderà in campagna elettorale il candidato sindaco di centrosinistra Cosimo Pomarico. Qualche indirizzo, però, a seguito del vertice di ieri sera, sarebbe emerso. Ma nulla di nuovo sotto il sole, mai come in questo caso: il Pdl, infatti, fermi restando tutti i nominativi dei papabili circolati nei giorni scorsi, sarebbe orientato a puntare sul “sicuro”, sulla cosiddetta vecchia guardia. In particolare, sui due alfieri forse più scontati: da una parte Pino Carbone, già “regista” durante la scorsa amministrazione; dall’altra Cosimo Ferretti, già sindaco e “aiuto regista” nell’ultimo quadriennio. Carbone, dal canto suo, preferirebbe non spendersi in prima persona e, magari puntando ancora a traguardi più ambiziosi come già alle regionali 2010, manderebbe in avanscoperta nuovamente Ferretti. Questa soluzione, così come Carbone in prima fila, sarebbe gradita ai maggiorenti pidiellini provinciali e regionali (in primis, leggi Raffaele Fitto, Luigi Vitali e, un po’ più defilato, Maurizio Friolo; non pervenuto Michele Saccomanno). In tal caso, però, potrebbe scoppiare la grana Impegno sociale, cui il sindaco uscente ultimamente non andrebbe granché a genio. In mancanza di comunicati e/o dichiarazioni ufficiali, considerato consueto riserbo pre-elettorale, la delicata partita che si gioca in seno al centrodestra oritano – reduce da una fallimentare esperienza alla guida della città –, comunque, è da considerarsi tutt’altro che chiusa nonostante l’incombere dell’appuntamento con le urne. (Eliseo Zanzarelli)

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