Premetto di non comprendere pienamente le ragioni che, se ciò dovesse rispondere al vero, avrebbero potuto indurre i giostrai a cedere biglietti gratuiti ad esponenti politici locali.
In caso contrario inviterei tutti a riflettere sulla devastante testimonianza offerta alle giovani generazioni - principali fruitici delle “giostre” - in merito alla pratica della preferenza per gli “amici degli amici”.
Per non parlare, inoltre, della mancanza di rispetto che - favorendo l’accesso gratuito di persone benestanti - si sarebbe consumata ai danni dei giostrai: preziosi sopravvissuti di un mestiere antico e romantico che è anzitutto scelta di vita, con tutti i disagi che comporta.
E qualora ciò fosse avvenuto, magari in segno di amicizia verso la comunità ospitante, sarebbe interessante conoscere i criteri di distribuzione delle gratuità.
Mi auguro, ad esempio, che se i biglietti gratuiti siano davvero stati posti nella disponibilità di Consiglieri o Amministratori Comunali, gli stessi possano poi essere stati assegnati ai meno abbienti, attraverso l’operato dell’Ufficio Servizi Sociali o tramite le Parrocchie, i Centri Sociali, le Case – Famiglia.In caso contrario inviterei tutti a riflettere sulla devastante testimonianza offerta alle giovani generazioni - principali fruitici delle “giostre” - in merito alla pratica della preferenza per gli “amici degli amici”.
Per non parlare, inoltre, della mancanza di rispetto che - favorendo l’accesso gratuito di persone benestanti - si sarebbe consumata ai danni dei giostrai: preziosi sopravvissuti di un mestiere antico e romantico che è anzitutto scelta di vita, con tutti i disagi che comporta.
Gabriele Argentieri
Consigliere Comunale Udc
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