02/02/11

IL COMMISSARIO E IL GONFALONE


ORIA - Recitare al meglio la parte del commissario prefettizio, tenendo insieme i cocci lasciati dalla precedente amministrazione, non è impresa facile. Lo sa bene Maria Rita Iaculli, che da metà dicembre regge le sorti del Comune di Oria, pardon della Città di Oria. Ebbene sì, è questa la dicitura che già dal 1951 avrebbe dovuto campeggiare sul gonfalone istituzionale, Città di Oria e non Comune. Duro il lavoro di commissario prefettizio, ma ciononostante la dottoressa Iaculli oserà là dove "fior" di sindaci e amministrazioni nemmeno lontanamente hanno osato: il gonfalone cambierà, sarà più importante e, soprattutto, sarà consono allo status di Città (mica roba da tutti) che Oria, a dispetto delle dimensioni comunque esigue, può vantare. Oltre alla dicitura Comune di Oria (in favore appunto di Città di Oria, dal colore argento al dorato), sarà modificata pure la coroncina che sosvrasta il logo (sarà quella che si usa per le Città, più imponente rispetto all'attuale). Insomma, c'è voluto un commissario prefettizio, ovviamente non di Oria, per accorgersi che no, così com'era il gonfalone non rendeva giustizia alla comunità. La storia del gonfalone è, come dire?, esemplare: presi come sono stati da "interessi supremi", gli amministratori spesso, anzi sempre, e volentieri, hanno finito per non accorgersi dell'inadeguatezza del vessillo oritano, quello che rappresenta il paese, pardon la Città, nelle occasioni istituzionali più importanti. Proposta: e se al commissario Iaculli fosse conferita la cittadinanza onoraria di Oria? La Lista P.I.L.U. è d'accordo e si sta già muovendo in tal senso. (Eliseo Zanzarelli)

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