ORIA - Riportiamo da La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Brindisi:
[Un errore manuale degli addetti al controllo della velocità suscita ilarità ma anche qualche perplessità
"Andava a 1230 km/h, concilia?"
Quando l'autovelox dà i numeri
Un Fiat Doblò, per i vigili, supera la velocità del suono
ORIA. Più veloce del suono. L’autovelox è infallibile, dicono. Ora, però, bisognerebbe convincere quel signore di Lizzanello che nel primo pomeriggio del 6 novembre 2010, a bordo del suo Fiat Doblò - mica un jet supersonico - percorrendo la statale 7 Taranto - Brindisi è stato fotografato a 1230 km/h. Proprio così. È quanto incredibilmente emerge dalla notifica della contravvenzione, puntualmente sottoscritta dai due agenti in servizio il 6 novembre, superando il limite massimo consentito (90 km/h) di 1078 km/h: un razzo. Insomma, fantascienza. È vero che siamo ormai nel 2010 e che 30 anni fa s’immaginava il nuovo millennio come quello delle navicelle spaziali al posto delle semplici automobili, ma nessuno immaginava che un giorno qualcuno avrebbe potuto infrangere, alla guida del proprio mezzo privato, nientemeno che la velocità del suono (1193,4 km/h). Ironia a parte, sembra un barzelletta, ma non lo è affatto. Infatti, il proprietario del Doblò si è subito rivolto a Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento telematico nazionale “Tutela del consumatore” di Italia dei valori e fondatore dello “Sportello dei diritti”, che ha fatto del caso un cavallo di battaglia contro le multe a raffica con cui gli enti locali “fanno cassa” più che badare alla sicurezza stradale. È chiaro come nel caso in questione ci si trovi dinanzi a un errore marchiano, probabilmente dovuto a un’imprecisa taratura dell’apparecchio elettronico, ma le denunce degli automobilisti di vere e proprie vessazioni da autovelox, tele laser, tutor e photored crescono vertiginosamente. I ricorsi aumentano in maniera direttamente proporzionale rispetto agli errori materiali (come nella fattispecie), ai vizi di forma e alle violazioni di normative e regolamenti per la contestazione delle infrazioni al Codice della strada, fanno sapere le associazioni a tutela dei diritti del consumatore. Così, a rimetterci, che lo sbaglio sia lapalissiano come i 1230 km/h o meno evidente, a rimetterci sono potenzialmente i cittadini. Lo sa bene, adesso, il signore di Lizzanello che, dopo aver ricevuto la verbalizzazione, esaurite le imprecazioni di routine, sarà scoppiato in una grassa risata sospirando di sollievo. No, non aveva sottovalutato le prestazioni del suo furgone che la barriera del suon non l’ha infranta e non la infrangerà mai. Qualcuno, forse, sopravvaluta invece quelle degli autovelox.
Eliseo Zanzarelli]
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