di Franco Arpa ed Eliseo Zanzarelli
ORIA – Le foto a corredo di quest'articolo, contrariamente alle prime impressioni, dicono molto. Sono state scattate ieri mattina in piazza Lama, vicino all'edicola. Innanzitutto, queste foto testimoniano la caduta di un'anziana, inciampata qualche giorno sui basoli sollevati dalle radici degli alberi e finita a faccia in giù, rompendosi il setto nasale. Ci sono ancora le macchie si sangue, come si può vedere, che evidentemente non sono state rimosse. Ci penserà la pioggia, forse.
Queste foto, però, testimoniano che proprio lì, in quel punto c'è una situazione di pericolo, a quanto pare segnalata al Comune più e più volte da un paio d'anni a questa parte: il marciapiede è dissestato e il rischio d'inciampo è elevatissimo, specie appunto per la gente di una certa età.
Come spesso, comunque, è dovuto accadere il peggio – ci auguriamo che la signora possa riprendersi a dovere – perché, in qualche modo, si cercasse una soluzione. E che soluzione!
Qualche transenna qua e là per segnalare il pericolo, isolare la pavimentazione dissestata e scongiurare altri guai.
Peccato che, circondato l'originario pericolo, ne è sorto subito un altro, identico se non peggiore: come si può osservare dalle immagini, i sostegni delle transenne, i cosiddetti “piedi”, sporgono lungo il marciapiedi e, se non si sta attenti a camminare con la testa ingiù, non è affatto difficile passare in pochi secondi, pur senza volerlo, dalla posizione verticale a quella orizzontale.
Eppure, vien da pensare anche se non si è degli esperti, l'intervento da effettuare dovrebbe essere piuttosto semplice, di quelli realizzabili “in economia”. Sembra sufficiente sollevare i basoli, recidere le radici e riposizionare i basoli. Per manodopera esperta, nemmeno una mezzora di tempo. E invece no, per ora e non si sa fino a quando, via con le transenne fuori di senno, da trans-senno.
ORIA – Le foto a corredo di quest'articolo, contrariamente alle prime impressioni, dicono molto. Sono state scattate ieri mattina in piazza Lama, vicino all'edicola. Innanzitutto, queste foto testimoniano la caduta di un'anziana, inciampata qualche giorno sui basoli sollevati dalle radici degli alberi e finita a faccia in giù, rompendosi il setto nasale. Ci sono ancora le macchie si sangue, come si può vedere, che evidentemente non sono state rimosse. Ci penserà la pioggia, forse.
Queste foto, però, testimoniano che proprio lì, in quel punto c'è una situazione di pericolo, a quanto pare segnalata al Comune più e più volte da un paio d'anni a questa parte: il marciapiede è dissestato e il rischio d'inciampo è elevatissimo, specie appunto per la gente di una certa età.
Come spesso, comunque, è dovuto accadere il peggio – ci auguriamo che la signora possa riprendersi a dovere – perché, in qualche modo, si cercasse una soluzione. E che soluzione!
Qualche transenna qua e là per segnalare il pericolo, isolare la pavimentazione dissestata e scongiurare altri guai.
Peccato che, circondato l'originario pericolo, ne è sorto subito un altro, identico se non peggiore: come si può osservare dalle immagini, i sostegni delle transenne, i cosiddetti “piedi”, sporgono lungo il marciapiedi e, se non si sta attenti a camminare con la testa ingiù, non è affatto difficile passare in pochi secondi, pur senza volerlo, dalla posizione verticale a quella orizzontale.
Eppure, vien da pensare anche se non si è degli esperti, l'intervento da effettuare dovrebbe essere piuttosto semplice, di quelli realizzabili “in economia”. Sembra sufficiente sollevare i basoli, recidere le radici e riposizionare i basoli. Per manodopera esperta, nemmeno una mezzora di tempo. E invece no, per ora e non si sa fino a quando, via con le transenne fuori di senno, da trans-senno.
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