25/06/10

LATIANO, GABINETTO DEL SINDACO, I DUBBI DI UN CITTADINO-BLOGGER


LATIANO - A Latiano, appena dopo l'insediamento, il giovane sindaco di centrosinistra ha nominato il suo staff o gabinetto che dir si voglia destinato ad affiancarlo durante il quinquennio di mandato. Il gabinetto, ovviamente, avrà dei costi, abbastanza onerosi, si parla di cifre attorno ai 375mila euro in 5 anni, e buona parte dell'opinione pubblica, oltre all'opposizione, a Latiano è insorta. Qui di seguito si riporta (dal blog Latiano Aperta, la lettera che l'avvocato-blogger-cittadino Leopoldo Calò aveva indirizzato, senza però mai ricevere risposta, al senatore Giuseppe Caforio (Idv, in maggioranza a Latiano):

[Lettera aperta al Senatore Giuseppe Caforio
Post n°72 pubblicato il 21 Giugno 2010 da LP.CALO

Il diciannove maggio scorso, un mese fa, ho inviato una mail al senatore Giuseppe Caforio (IDV), a proposito dello staff nominato dalla giunta De Giorgi, che tanto ha fatto e ancora fa discutere a Latiano. Il senatore, sicuramente per mancanza di tempo, non mi ha risposto, neppure per dirmi che aveva ricevuto e che avrebbe dato una scorsa alla missiva: una mancata risposta privata a una privata lettera. Così mi sono ricordato di avere un blog e la mia lettera la rendo pubblica, aperta, come si dice, nella speranza che possa servire a qualcosa.

Pregiatissimo Senatore, pur non avendo sostenuto il dott. Antonio De Giorgi in campagna elettorale, ho apprezzato l'autorevolezza con la quale Lei ha condotto le trattative per la costruzione di una coalizione vincente e credibile, all'insegna del rinnovamento.
Proprio per questo, mi permetto da semplice cittadino che comunque non può non sentirsi in qualche modo rappresentato dal Sindaco democraticamente eletto dai latianesi, di chiederLe di intervenire con la medesima autorevolezza per cercare di limitare i danni di una decisione come quella della nomina dello staff tecnico-politico, che praticamente è la prima delibera di rilievo della nuova giunta.
I motivi glieli riporto sinteticamente (e comunque li riprendo pari pari dal mio blog).

1) La figura degli assessori e quella dello stesso sindaco ne escono fortemente ridimensionate, perché essi si assumeranno la responsabilità di decisioni che in sostanza altri prenderanno.

2) Viene smentita palesemente l'dea della costruzione di una nuova classe dirigente. L'entusiasmo, la giovane età e la "ingenuità" dei nuovi amministratori (determinanti nella vittoria elettorale) cessano di essere fattori positivi e si caricano di negatività se le decisioni vengono prese sulla base di logiche politiche usurate e appartenenti alla prima Repubblica (due dei componenti dello staff sono proprio rappresentanti di una stagione ben precisa delle politica latianese, per di più dotati di carisma e quindi in grado di influenzare in modo determinante la linea politica della maggioranza).

3) Anche la nomina del Presidente del Consiglio, purtroppo, rischia di rientrare in questo quadro politico di retroguardia, al di là delle pure ottime intenzioni e delle indiscusse capacità di Salvatore De Punzio.

4) La durata quinquennale delle convenzioni (diverso sarebbe stato un incarico per sei mesi o per un anno: il tempo necessario a prendere dimestichezza con la macchina amministrativa) pone seri dubbi sulla fiducia che il sindaco ripone nelle sue stesse capacità e in quelle degli amministratori che ha scelto.

5) La nomina di uno staff tecnico-politico di tale peso subito dopo il "buongiorno" di rito pronunziato negli uffici comunali, è un sonoro ceffone a tutti i dipendenti e ai funzionari del Comune, i quali, lo ricordo, fra l'altro hanno proprio il compito di attuare sotto la propria responsabilità le decisioni prese dall'amministrazione, tutelando e, se necessario, supportando sul piano della tecnica amministrativa, appunto, il sindaco e i suoi collaboratori.

Non so se a questo punto potrà fare ancora qualcosa, ma una voce di dissenso forte sarebbe un segnale che il Sindaco non potrebbe omettere di considerare.

La ringrazio comunque per il tempo, immagino sia contato, che ha voluto dedicarmi.

Cordiali saluti.

Leopoldo Calò]

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