di Eliseo Zanzarelli e Franco Arpa
ORIA - Come annunciato dai tradizionali manifestoni listati di giallo e di blu, oggi pomeriggio si è riunito il consiglio comunale. In realtà è andato in scena l'ennesimo teatrino della politica locale, ma questo già s'intuiva, tant'è vero che qualche giorno fa, da queste stesse pagine, lo si era agevolmente previsto (cliccare QUI per credere). Come di consueto, però, andiamo per ordine. Dunque, i punti all'ordine del giorno erano tre e, almeno all'apparenza, neppure tanto impegnativi: riequilibrio di bilancio, piano comunale per il diritto allo studio, ricomposizione delle commissioni consiliari dopo la nascita del gruppo Pdl capeggiato da Francesco Caniglia. Ma tranquilli, di queste cose non si è parlato affatto. La maggioranza, una volta di più, non è stata tale, ma in quest'occasione, pare, per un semplice misunderstanding, un banale malinteso. Impegno Sociale, con gli esponenti Glauco Caniglia e Pietro Pasulo, non avrebbe dovuto presenziare. Poi, però, Caniglia si è presentato. Per Pasulo era troppo tardi, aveva già preso impegni lavorativi. All'inizio dei "lavori", infatti, c'erano soltanto dieci consiglieri, e non i soliti undici, per la maggioranza e altrettanti per l'opposizione. Così c'è stato giusto il tempo di intascare i gettoni di presenza per i presenti - spesa che si aggiunge all'altra inutile dei manifestoni gialloblu di cui sopra -, di un'interpellanza dell'opposizione circa il censimento sull'agricoltura (che porterà un corposo ancorché legittimo "premio" economico al responsabile del procedimento) e di un breve intervento del consigliere Gianfranco Sorrento, che si è dichiarato indipendente. Prendendo, cioé, le distanza dal costituendo gruppo del Pdl. Dopodichè, stop, fine delle trasmissioni. Anzi, dello spettacolino, l'ennesimo, proposto dal solito teatrino, molti dei cui attori questo periodo sembrano colti da intensi e duraturi - al massimo fino a marzo, quando di voterà - mal di pancia.
(in foto, le sedie vacanti in sala consiliare)
ORIA - Come annunciato dai tradizionali manifestoni listati di giallo e di blu, oggi pomeriggio si è riunito il consiglio comunale. In realtà è andato in scena l'ennesimo teatrino della politica locale, ma questo già s'intuiva, tant'è vero che qualche giorno fa, da queste stesse pagine, lo si era agevolmente previsto (cliccare QUI per credere). Come di consueto, però, andiamo per ordine. Dunque, i punti all'ordine del giorno erano tre e, almeno all'apparenza, neppure tanto impegnativi: riequilibrio di bilancio, piano comunale per il diritto allo studio, ricomposizione delle commissioni consiliari dopo la nascita del gruppo Pdl capeggiato da Francesco Caniglia. Ma tranquilli, di queste cose non si è parlato affatto. La maggioranza, una volta di più, non è stata tale, ma in quest'occasione, pare, per un semplice misunderstanding, un banale malinteso. Impegno Sociale, con gli esponenti Glauco Caniglia e Pietro Pasulo, non avrebbe dovuto presenziare. Poi, però, Caniglia si è presentato. Per Pasulo era troppo tardi, aveva già preso impegni lavorativi. All'inizio dei "lavori", infatti, c'erano soltanto dieci consiglieri, e non i soliti undici, per la maggioranza e altrettanti per l'opposizione. Così c'è stato giusto il tempo di intascare i gettoni di presenza per i presenti - spesa che si aggiunge all'altra inutile dei manifestoni gialloblu di cui sopra -, di un'interpellanza dell'opposizione circa il censimento sull'agricoltura (che porterà un corposo ancorché legittimo "premio" economico al responsabile del procedimento) e di un breve intervento del consigliere Gianfranco Sorrento, che si è dichiarato indipendente. Prendendo, cioé, le distanza dal costituendo gruppo del Pdl. Dopodichè, stop, fine delle trasmissioni. Anzi, dello spettacolino, l'ennesimo, proposto dal solito teatrino, molti dei cui attori questo periodo sembrano colti da intensi e duraturi - al massimo fino a marzo, quando di voterà - mal di pancia.
(in foto, le sedie vacanti in sala consiliare)
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