Apprendo, solo questa mattina, che domani (lunedì 8 novembre) avverrà l’inaugurazione del Castello di Oria restaurato e mi piace fare alcune considerazioni personali in merito.
Premetto che, all’epoca della vendita, ero, se pur con qualche dubbio, favorevole alla cessione a privati di un bene così prezioso ed intimamente legato alla storia di Oria. Quanto meno gli acquirenti avevano in mente un progetto per la valorizzazione del Castello; un progetto che potrebbe portare notevoli benefici alla Città.
Da quello che posso vedere dall’esterno e da ciò che mi è stato riferito da esperti e da amici molto più competenti di me credo che i lavori siano stati condotti bene e con rispetto del patrimonio culturale ed archittettonico del Castello. Questo è un merito che và ascritto alla proprietà attuale. Mi chiedo, infatti, se sarebbe stato possibile fare di meglio considerate le attuali politiche sulla cultura ed i tagli messi in atto ( specie al Sud) da questo governo con la complicità dai ministri Bondi e Gelmini (con l’avallo del Ministro Fitto, noto meridionalista legato alla Lega Nord).
Ma le mie considerazioni e le mie perplessità sono altre e provo a sintetizzarle sperando di riuscire a non essere riduttivo e cercando anche, come è mia abitudine, di essere propositivo:
a) Non sarebbe stato il caso di far sapere, magari attraverso un manifesto, alla popolazione che si sarebbe inaugurato il Castello, alla presenza delle Autorità, in data 8 novembre 2010 in maniera tale che i cittadini potessero comprendere che gli impegni presi dalla proprietà erano stati rispettati? In fondo, in qualche modo, se non altro sul piano storico e morale ed anche per averlo difeso con la perdita di vite umane, questo bene appartiene alla Cittadinanza.
b) La proprietà e, soprattutto anche la venditrice, si erano impegnati all’atto dell’acquisto a mantenere un rapporto sinergico e di apertura alla fruibilità pubblica del Castello. Mi chiedo: intendono mantenere, i proprietari, anche con il supporto dell’ Amministrazione Comunale, questo impegno? Sarà possibile, per i Cittadini che lo vorranno e per i turisti fruire di un bene culturale così importante e prezioso?? Se devo giudicare da questo primo atto pubblico devo riportarne un’impressione negativa. L’inaugurazione che doveva essere pubblica e pubblicizzata viene fatta tra amici, Vip e politici vari senza alcuna forma di comunicazione alla cittadinanza. Non sto dicendo, si badi bene, che doveva essere aperta a tutti i Cittadini. Bastava solo, per rispetto degli abitanti di Oria, anche da parte dell’Amministrazione Comunale un semplice avviso.
c) Quando il Castello fu acquistato e restaurato dai vecchi proprietari, la famiglia Martini Carissimo ebbe cura di documentare il restauro e di diffonderne le modalità tra la popolazione. Io stesso ho trovato, nel mio archivio copie delle pubbliche comunicazioni fatte dalla famiglia ad autorità e Cittadini. La documentazione si trova anche nell’Archivio del Comune di Oria. Mi chiedo se anche gli attuali proprietari avranno la cura di pubblicizzare i lavori fatti in maniera peraltro, così egregia ( stando a quanto mi risulta). Anche l’Amministrazione potrebbe farsi carico, se la proprietà lo permetterà, di una pubblicazione che divulghi e renda fruibili i tesori culturali di cui il Castello è custode.
d) Sarebbe anche interessante capire se la proprietà intende aprire il bene oltre che ad una fruizione meramente turistica anche ad una fruizione culturale. Ad esempio, sarebbe interessante progettare dei percorsi di studio e ricerca per le scuole del territorio (locale, provinciale, regionale e nazionale.
Vorrei, insomma, che questa occasione divenga un ulteriore possibilità di crescita non solo economica e turistica ma anche culturale della nostra Città.
Solo per questa ragione avrei preferito una publicizzazione dell’evento non ristretta solo ai “ soliti noti”
Con affetto.
Oria 7 novembre 2010
Premetto che, all’epoca della vendita, ero, se pur con qualche dubbio, favorevole alla cessione a privati di un bene così prezioso ed intimamente legato alla storia di Oria. Quanto meno gli acquirenti avevano in mente un progetto per la valorizzazione del Castello; un progetto che potrebbe portare notevoli benefici alla Città.
Da quello che posso vedere dall’esterno e da ciò che mi è stato riferito da esperti e da amici molto più competenti di me credo che i lavori siano stati condotti bene e con rispetto del patrimonio culturale ed archittettonico del Castello. Questo è un merito che và ascritto alla proprietà attuale. Mi chiedo, infatti, se sarebbe stato possibile fare di meglio considerate le attuali politiche sulla cultura ed i tagli messi in atto ( specie al Sud) da questo governo con la complicità dai ministri Bondi e Gelmini (con l’avallo del Ministro Fitto, noto meridionalista legato alla Lega Nord).
Ma le mie considerazioni e le mie perplessità sono altre e provo a sintetizzarle sperando di riuscire a non essere riduttivo e cercando anche, come è mia abitudine, di essere propositivo:
a) Non sarebbe stato il caso di far sapere, magari attraverso un manifesto, alla popolazione che si sarebbe inaugurato il Castello, alla presenza delle Autorità, in data 8 novembre 2010 in maniera tale che i cittadini potessero comprendere che gli impegni presi dalla proprietà erano stati rispettati? In fondo, in qualche modo, se non altro sul piano storico e morale ed anche per averlo difeso con la perdita di vite umane, questo bene appartiene alla Cittadinanza.
b) La proprietà e, soprattutto anche la venditrice, si erano impegnati all’atto dell’acquisto a mantenere un rapporto sinergico e di apertura alla fruibilità pubblica del Castello. Mi chiedo: intendono mantenere, i proprietari, anche con il supporto dell’ Amministrazione Comunale, questo impegno? Sarà possibile, per i Cittadini che lo vorranno e per i turisti fruire di un bene culturale così importante e prezioso?? Se devo giudicare da questo primo atto pubblico devo riportarne un’impressione negativa. L’inaugurazione che doveva essere pubblica e pubblicizzata viene fatta tra amici, Vip e politici vari senza alcuna forma di comunicazione alla cittadinanza. Non sto dicendo, si badi bene, che doveva essere aperta a tutti i Cittadini. Bastava solo, per rispetto degli abitanti di Oria, anche da parte dell’Amministrazione Comunale un semplice avviso.
c) Quando il Castello fu acquistato e restaurato dai vecchi proprietari, la famiglia Martini Carissimo ebbe cura di documentare il restauro e di diffonderne le modalità tra la popolazione. Io stesso ho trovato, nel mio archivio copie delle pubbliche comunicazioni fatte dalla famiglia ad autorità e Cittadini. La documentazione si trova anche nell’Archivio del Comune di Oria. Mi chiedo se anche gli attuali proprietari avranno la cura di pubblicizzare i lavori fatti in maniera peraltro, così egregia ( stando a quanto mi risulta). Anche l’Amministrazione potrebbe farsi carico, se la proprietà lo permetterà, di una pubblicazione che divulghi e renda fruibili i tesori culturali di cui il Castello è custode.
d) Sarebbe anche interessante capire se la proprietà intende aprire il bene oltre che ad una fruizione meramente turistica anche ad una fruizione culturale. Ad esempio, sarebbe interessante progettare dei percorsi di studio e ricerca per le scuole del territorio (locale, provinciale, regionale e nazionale.
Vorrei, insomma, che questa occasione divenga un ulteriore possibilità di crescita non solo economica e turistica ma anche culturale della nostra Città.
Solo per questa ragione avrei preferito una publicizzazione dell’evento non ristretta solo ai “ soliti noti”
Con affetto.
Oria 7 novembre 2010
Salvatore Filotico
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