- ORIA – L'estate, si sa, un po' tutti i ritmi si abbassano, sono più blandi. Si lavora meno, si produce meno, non si ha voglia di complicarsi la vita più tanto, ché qualche giorno all'anno ci si dovrà pur rilassare. Va così, sembrerebbe, anche per la politica locale che, dopo i fuochi d'artificio primaverili, con nominativi dei papabili e alleanze probabili e improbabili sbandierate ai quattro venti, si muove un po' più in incognito. Tuttavia agisce, questo è poco ma sicuro. In primavera il prossimo anno si vota e, sembrerà prematuro ma non è così, i tempi stringono.
Semplicemente, panta rei, tutto scorre, ma di nascosto. Dopo i tentativi di gioco e scontro in campo aperto o, se si preferisce, a carte scoperte, le forze politiche locali, da un opposto all'altro passando necessariamente per le vie centrali, paiono essersi rese conto che questa strategia potrebbe rivelarsi controproducente, quindi tanto meglio la più classica delle “sordine”.
Riunioni semi-segrete, aperte solo agli iscritti e talvolta neppure a tutti gli iscritti, e sporadiche assemblee per sondare le alleanze. Alleanze che, zoccolo duro dell'amministrazione uscente a parte (i simboli, come sempre, li si può scegliere in un secondo momento) che tenta comunque di serrare i ranghi, sarebbero ancora in alto mare. Circolano, però, diverse ipotesi, alcune fantasiose, altre meno.
In particolare, pare che Noi Centro con Ferrarese abbia già il suo candidato sindaco: Mimino Pomarico, che l'anno prossimo potrebbe dover cedere il suo assessorato in vista di un rimpasto nella giunta provinciale. Il motto di Noi Centro sarebbe “chi mi ama, mi segua”, quindi se nessuno dovesse accodarsi, Pomarico formerebbe una sua lista e si candiderebbe in solitaria come già nel 2006 (quando ottenne un ottimo risultato con l'Mpa scattando consigliere comunale). Nei prossimi giorni dovrebbe essere divulgato un comunicato ufficiale proprio da Noi Centro che conterrebbe peraltro "chicche" niente male: l'accordo raggiunto con Pd e Sel e, secondo alcuni, con l'Udc. Tutto, comunque, resta da verificare.
Nel frattempo, Egidio Conte, un altro degli aspiranti candidati sindaco (già nel 2006 era tale per il centrodestra) parrebbe essersi un po' allontanato da Noi Centro causa divergenze di vedute con il resto del gruppo.
Buio pesto pure nel Pd che, come assicurato qualche giorno fa dal suo segretario Tommaso Carone (già candidato sindaco nel 2006), non sosterrà un candidato sindaco che abbia trascorsi di centrodestra, quindi per logica non dovrebbe appoggiare né Pomarico né Conte. In seno ai democratici per questa e altre faccende (vedi primarie sì/primarie no) sussisterebbero, inoltre, notevoli contrasti intestini che rischiano di provocare una diaspora da qui alla prossima primavera, sebbene il segretario e la dirigenza si dichiarino ottimisti per il futuro.
L'Udc, come noto, dopo un accenno di dialogo con Pd, Noi Centro e sinistre, fa a sua volta squadra a sé per il momento compattandosi al suo interno e cercando potenziali alleati che siano credibili e davvero freschi. Credibilità e freschezza che, invece, non sarebbe stata rinvenuta né nel Pd né in Noi Centro né altrove.
Costituirebbe novità di questi giorni, in tale direzione, l'idea di creare una cosiddetta “alleanza di responsabilità” che comprenderebbe, oltre ai casiniani, Futuro e Libertà (il nuovo movimento che fa capo a Gianfranco Fini e starebbe per approdare anche a Oria, leggi QUI), Io Sud di Adriana Poli Bortone e Salento Libero o qualcosa del genere (lista civica che dovrebbe far capo all'attuale consigliere di maggioranza Tonio Monticelli). Insomma, un'area centrista per un candidato sindaco supportato da tre o cinque liste. E il candidato, si mormora, sarebbe già bell'e individuato e proverrebbe dalla società civile.
Le sinistre, con Sel di Cosimo Assanti e i Comunisti di Leonzio Patisso, sempreché Sel non sostenga Pomarico, per ora restano alla finestra e attendono sviluppi per capire se e con chi eventualmente allearsi, eccezion fatta ovviamente per gli esponenti del centrodestra. Stesso discorso per l'Idv che contesta a Pd e Sel il rifiuto delle primarie, considerate strumento che dovrebbe invece contraddistinguere queste forze politiche.
Tutto sembra tacere, ma non è esattamente così. L'estate porterà con sé ritmi blandi, ma non fino in fondo per la politica, non a meno di un anno dalle elezioni. (Eiseo Zanzarelli)
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Riunioni semi-segrete, aperte solo agli iscritti e talvolta neppure a tutti gli iscritti, e sporadiche assemblee per sondare le alleanze. Alleanze che, zoccolo duro dell'amministrazione uscente a parte (i simboli, come sempre, li si può scegliere in un secondo momento) che tenta comunque di serrare i ranghi, sarebbero ancora in alto mare. Circolano, però, diverse ipotesi, alcune fantasiose, altre meno.
In particolare, pare che Noi Centro con Ferrarese abbia già il suo candidato sindaco: Mimino Pomarico, che l'anno prossimo potrebbe dover cedere il suo assessorato in vista di un rimpasto nella giunta provinciale. Il motto di Noi Centro sarebbe “chi mi ama, mi segua”, quindi se nessuno dovesse accodarsi, Pomarico formerebbe una sua lista e si candiderebbe in solitaria come già nel 2006 (quando ottenne un ottimo risultato con l'Mpa scattando consigliere comunale). Nei prossimi giorni dovrebbe essere divulgato un comunicato ufficiale proprio da Noi Centro che conterrebbe peraltro "chicche" niente male: l'accordo raggiunto con Pd e Sel e, secondo alcuni, con l'Udc. Tutto, comunque, resta da verificare.
Nel frattempo, Egidio Conte, un altro degli aspiranti candidati sindaco (già nel 2006 era tale per il centrodestra) parrebbe essersi un po' allontanato da Noi Centro causa divergenze di vedute con il resto del gruppo.
Buio pesto pure nel Pd che, come assicurato qualche giorno fa dal suo segretario Tommaso Carone (già candidato sindaco nel 2006), non sosterrà un candidato sindaco che abbia trascorsi di centrodestra, quindi per logica non dovrebbe appoggiare né Pomarico né Conte. In seno ai democratici per questa e altre faccende (vedi primarie sì/primarie no) sussisterebbero, inoltre, notevoli contrasti intestini che rischiano di provocare una diaspora da qui alla prossima primavera, sebbene il segretario e la dirigenza si dichiarino ottimisti per il futuro.
L'Udc, come noto, dopo un accenno di dialogo con Pd, Noi Centro e sinistre, fa a sua volta squadra a sé per il momento compattandosi al suo interno e cercando potenziali alleati che siano credibili e davvero freschi. Credibilità e freschezza che, invece, non sarebbe stata rinvenuta né nel Pd né in Noi Centro né altrove.
Costituirebbe novità di questi giorni, in tale direzione, l'idea di creare una cosiddetta “alleanza di responsabilità” che comprenderebbe, oltre ai casiniani, Futuro e Libertà (il nuovo movimento che fa capo a Gianfranco Fini e starebbe per approdare anche a Oria, leggi QUI), Io Sud di Adriana Poli Bortone e Salento Libero o qualcosa del genere (lista civica che dovrebbe far capo all'attuale consigliere di maggioranza Tonio Monticelli). Insomma, un'area centrista per un candidato sindaco supportato da tre o cinque liste. E il candidato, si mormora, sarebbe già bell'e individuato e proverrebbe dalla società civile.
Le sinistre, con Sel di Cosimo Assanti e i Comunisti di Leonzio Patisso, sempreché Sel non sostenga Pomarico, per ora restano alla finestra e attendono sviluppi per capire se e con chi eventualmente allearsi, eccezion fatta ovviamente per gli esponenti del centrodestra. Stesso discorso per l'Idv che contesta a Pd e Sel il rifiuto delle primarie, considerate strumento che dovrebbe invece contraddistinguere queste forze politiche.
Tutto sembra tacere, ma non è esattamente così. L'estate porterà con sé ritmi blandi, ma non fino in fondo per la politica, non a meno di un anno dalle elezioni. (Eiseo Zanzarelli)
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