ORIA - A gentile richiesta, riportiamo in forma di post e non più di commento, l'intervento dell'avvocato Gianluca Schifone in risposta a quello dell'assessore Giuseppe Destradis a proposito di Porta Brindisi:
[L'intervento del nostro Assessore (ormai da tempo immemore) dimostra come chi ci governa sia affetto da un grave ed incurabile disturbo di presbiopia politica che non gli consente di mettere a fuoco da vicino i problemi del nostro beneamato paese. Il nostro ci esorta a non “esacerbare le nuove idee, ma al contrario nostro massimo interesse è quello di dare un senso e di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Giusto, sacrosanto... e allora ci proviamo senza presbiopia.
Caro Assessore non ritiene che per meglio riposizionare l'immagine di Oria nella filiera turistica con quantomai auspicate ricadute di ordine economico occupazionale sul nostro paese non sia più opportuno rendere la stessa più appetibile e fruibile?
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla qualità delle vie di accesso allo stesso, che assomigliano sempre più a mulattiere di montagna e sulle quali troneggiano, senza pudore alcuno, i segnali di “strada dissestata”: quale miglior biglietto da visita??? E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla sporcizia che invade le nostre strade interne e dai cumuli di spazzatura abbandonata sul ciglio delle strade extraurbane. E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla mancata sinergia nella fruizione dei beni archeologici, architettonici e culturali esistenti: i turisti fai-da-te che raggiungono Oria vengono abbandonati a se stessi o al limite, se sono fortunati, riescono a trovare una mappa turistica negli esercizi commerciali. Non è stato mai approntato un serio programma che consentisse ad Oria, per usare le parole dell'Assessore, di entrare in una qualsiasi filiera turistica che potesse trasformare il turismo fai-da-te in turismo organizzato, come “accade in altre città storiche come ORIA, dove Amministratori saggi ed attenti riescono ad attirare l’attenzione di turisti e visitatori, per favorire il Turismo e quindi il benessere di tutta la collettività” (o se lo si è fatto non ha raggiunto un ben che minimo risultato). Ci si riempie la bocca della vocazione turistica di Oria ma non si fa niente per implementarla. E di questo, naturalmente, non ci vergogniamo.
Ce ne sarebbero di cose da sottolineare, caro Assessore, ma mi limito a queste tre problematiche, che se risolte avrebbero un impatto sul sistema paese-Oria sicuramente superiore alla (ri)costruzione di una porta. Il progetto del costituito comitato ha sicuramente il pregio di porre all'attenzione di tutti una pagina importante della storia oritana, ma, va da sé, che la realizzazione di una tale opera, pur se presentata in pompa magna, non potrà in alcun modo incrementare il turismo (sul punto ottimo lo spunto de I ragazzi della Fabbrica di Nichi con ottimi rilievi anche sotto il punto di vista giuridico).
Tanto, caro Assessore, non con vis polemica ma con l'unico intento “di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Gianluca Schifone]
[L'intervento del nostro Assessore (ormai da tempo immemore) dimostra come chi ci governa sia affetto da un grave ed incurabile disturbo di presbiopia politica che non gli consente di mettere a fuoco da vicino i problemi del nostro beneamato paese. Il nostro ci esorta a non “esacerbare le nuove idee, ma al contrario nostro massimo interesse è quello di dare un senso e di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Giusto, sacrosanto... e allora ci proviamo senza presbiopia.
Caro Assessore non ritiene che per meglio riposizionare l'immagine di Oria nella filiera turistica con quantomai auspicate ricadute di ordine economico occupazionale sul nostro paese non sia più opportuno rendere la stessa più appetibile e fruibile?
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla qualità delle vie di accesso allo stesso, che assomigliano sempre più a mulattiere di montagna e sulle quali troneggiano, senza pudore alcuno, i segnali di “strada dissestata”: quale miglior biglietto da visita??? E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla sporcizia che invade le nostre strade interne e dai cumuli di spazzatura abbandonata sul ciglio delle strade extraurbane. E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla mancata sinergia nella fruizione dei beni archeologici, architettonici e culturali esistenti: i turisti fai-da-te che raggiungono Oria vengono abbandonati a se stessi o al limite, se sono fortunati, riescono a trovare una mappa turistica negli esercizi commerciali. Non è stato mai approntato un serio programma che consentisse ad Oria, per usare le parole dell'Assessore, di entrare in una qualsiasi filiera turistica che potesse trasformare il turismo fai-da-te in turismo organizzato, come “accade in altre città storiche come ORIA, dove Amministratori saggi ed attenti riescono ad attirare l’attenzione di turisti e visitatori, per favorire il Turismo e quindi il benessere di tutta la collettività” (o se lo si è fatto non ha raggiunto un ben che minimo risultato). Ci si riempie la bocca della vocazione turistica di Oria ma non si fa niente per implementarla. E di questo, naturalmente, non ci vergogniamo.
Ce ne sarebbero di cose da sottolineare, caro Assessore, ma mi limito a queste tre problematiche, che se risolte avrebbero un impatto sul sistema paese-Oria sicuramente superiore alla (ri)costruzione di una porta. Il progetto del costituito comitato ha sicuramente il pregio di porre all'attenzione di tutti una pagina importante della storia oritana, ma, va da sé, che la realizzazione di una tale opera, pur se presentata in pompa magna, non potrà in alcun modo incrementare il turismo (sul punto ottimo lo spunto de I ragazzi della Fabbrica di Nichi con ottimi rilievi anche sotto il punto di vista giuridico).
Tanto, caro Assessore, non con vis polemica ma con l'unico intento “di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Gianluca Schifone]
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