03/02/11

AMMINISTRATIVE 2011. SCRUTATORI, INVITO ALLA TRASPARENZA: SORTEGGIO E NON NOMINA


ORIA - Incombono le elezioni e, con esse, la nomina degli scrutatori, oltre che dei presidenti di seggio (per questi ultimi, competenza della Corte d'Appello). Incombe, così, pure il rischio dello scambio nomina contro voto/i, come puntualmente denunciato dal neonato movimento Lista Pilu (clicca QUI). C'è da sapere, ma in fondo in giro lo si sa eccome, che la commissione elettorale comunale - formata da sindaco (ora dal commissario), due ex consiglieri di maggioranza e un ex di opposizione - è chiamata proprio a nominare (e non sorteggiare, com'era un tempo) gli aspiranti scrutatori tra gli iscritti nell'apposito albo pubblico. Stranezza: la commissione elettorale, i cui effettivi e supplenti sono eletti dal consiglio comunale, rimane in carica anche quando siano decaduti (come nel caso di Oria) gli organi istituzionali del Comune. Ognuno dei componenti la commissione detiene una quota di nominabili: ciascuno tra il commissario e gli ex consiglieri sceglie per conto suo un quarto degli scrutatori complessivamente previsti. In ciò, è bene precisare, non c'è alcunché d'illecito: è tutto previsto dalla legge numero 270/2005 che, di fatto, legittima il clientelismo. Tuttavia, per i componenti la commissione non sussiste il dovere di nominare, soltanto il potere, nel senso che possono nominare ma non sono obbligati a procedere in questo modo. Loro compito è puramente e semplicemente indicare, in un modo o nell'altro, la quota di scrutatori che a ciascuno compete. Quindi sarebbe ben possibile e molto più equo e trasparente - specie se si considera che a Oria non ci sono più una maggioranza e un'opposizione) - che i "commissari" elettorali decidessero saggiamente di sorteggiare ognuno il proprio numero di scrutatori. Qui, per il momento, non faremo i nominativi dei componenti la commissione, ma rivolgiamo agli ex consiglieri (per il commissario dottoressa Maria Rita Iaculli nulla quaestio, sorteggerà o nominerà non lo farà certamente a scopi clientelari) un accorato appello: rinunciate al privilegio di nominare e dichiaratelo pubblicamente (ospiteremmo volentieri un vostro intervento e volentieri altrettanto volentieri lo propagheremmo). Magari sorteggiate o fate sorteggiare il commissario. Ogni volta, prima delle elezioni, si parla di cambiare rotta e da più parti si evoca e s'invoca la trasparenza. Ecco, rinunciare alle nomine degli scrutatori potrebbe essere una mossa concreta per passare dalle parole ai fatti, una volta tanto. Se si può fare? Certo che si può, basta volerlo. Riportiamo un precedente significativo. Francavilla nel 2009 si trovava nelle stesse condizioni in cui oggi è Oria: senza sindaco né giunta né consiglio, ma con il commissario prefettizio (dottoressa Maria Antonietta Olivieri). Giunse il momento di nominare gli scrutatori e, dopo un ampio e civilissimo dibattito anche a mezzo stampa sull'opportunità di procedere o meno alla nomina, il commissario invitò e convinse tutti i componenti la commissione a sorteggiare ciascuno la propria quota parte di scrutatori. E vissero tutti felici e trasparenti. Con buona pace del clientelismo.
(Eliseo Zanzarelli)

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