
ORIA – Ora è ufficiale,
Pino Carbone sarà il candidato sindaco del cosiddetto centrodestra, che sfiderà il cosiddetto centrosinistra a sostegno di Mimino Pomarico. Queste, dunque, le scelte, dei due principali schieramenti, quelli che con tutta probabilità si contenderanno la vittoria elettorale al ballottaggio. Ognuno con propri uomini e mezzi, a dire il vero non molto dissimili gli uni dagli altri per storia politica e modus agendi. Al di là delle sigle che Carbone e Pomarico annunciano al proprio seguito, in compagnia dell’immancabile riferimento ad associazioni e liste civiche assortite ancorché varie ed eventuali, qualche conto continua a non tornare. Per esempio,
Noi Sud, il movimento che fa capo all’onorevole
Luciano Sardelli (oggi protagonista in parlamento con Iniziativa responsabile, stampella di fatto del governo Berlusconi), con chi sta? A giudicare dal comunicato diffuso solo una manciata di giorni fa dall’entourage di Pomarico, Noi Sud dovrebbe stare col centrosinistra. In realtà le cose starebbero diversamente: Sardelli in persona avrebbe posto il veto (contattando il suo braccio destro oritano
Nicola Dipierro) a un’operazione del genere, specie adesso che, dopo i trascorsi e l’addio a Forza Italia per aderire all’Mpa di Raffaele Lombardo (con cui è riapprodato alla Camera), è riuscito a recuperare il rapporto con Pdl e Lega. Al momento, comunque, Noi Sud rimane in stand-by, non avendo stretto accordi neppure con il locale centrodestra. Centrodestra che potrà invece contare sull’apporto di Futuro e libertà (
Egidio Conte) e Fiamma tricolore (
Emanuele Giaccari). Adesioni singolari, queste ultime, solo che si consideri che sia Conte (uscito da Forza Italia per confluire in Noi centro con Ferrarese salvo poi prendersi Fli per sopraggiunte diversità di vedute con Pomarico) sia Giaccari (candidato sindaco anti-Ferretti nel 2006) nel corso dell’ultimo quinquennio avevano basato su anti-ferrettismo (quindi anche anti-carbonismo) il proprio agire politico. Sarà con il centrodestra
La Destra, ma per il momento è solo un simbolo privo di candidati e referenti oritani (garante il segretario provinciale
Enzo Balestra). Fuori dai giochi, per ora, Azione e coraggio di Mino Recchia che, con
Francesco Greco, aveva chiesto le primarie intestine alla futura coalizione di centrodestra per la scelta del candidato sindaco. Non sosterrà il centrodestra, invece, Ciccio Conte con la sua Udeur: nonostante abbia partecipato a diverse riunioni, rimane troppo forte il rancore nei confronti di Carbone dopo che quest’ultimo, prima delle elezioni 2006, l’aveva privato del simbolo Udc (con cui Ferretti e i suoi conquistarono palazzo di città salvo poi passare nel Pdl). Starà ufficialmente
con Carbone, invece,
Io Sud (di Adriana Poli Bortone), nonostante Pomarico nel suo comunicato stampa datato 3o gennaio scorso aveva incluso detta lista fra quelle della sua coalizione, certo forse della promessa ricevuta in qualche stanza sovracomunale senza, cioè, informare il massimo referente locale del movimento
Franco Schifone. Tornando al centrodestra, un posto al sole potrebbe ritagliarselo, a sostegno dell’amico di sempre Carbone, un altro sindacalista: Domenico Stramaglia (candidato consigliere nel Pdl o con una propria lista civica). A proposito di liste civiche, nei prossimi giorni o a ridosso delle consultazioni potrebbe nascerne una che faccia capo al già sindaco Cosimo Pescatore (Psi): si presenterebbe in solitaria o, al massimo, al seguito di Carbone. Resta ufficialmente
con Pomarico, salvo sorprese dell’ultima ora, l’
Udc di Dario De Simone che, alla fine, avrebbe accettato i diktat dei vertici provinciali (Euprepio Curto e Massimo Ferrarese in primis). Possibile discesa solitaria per la
Sinistra unita di Lorenza Conte e Leonzio Patisso, mentre la faccia vendoliana della sinistra (
Sinistra ecologia e libertà di Mimmo Assanti e Francesco Fistetti) si è accordata da tempo con
Pomarico. Continua, infine, l’attività della
Lista P.I.L.U. (Persone indipendenti e libere unite), nata sull’onda del film “Qualunquemente” di Antonio Albanese, che ha in
Franco Arpa il massimo referente.
(Eliseo Zanzarelli)
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