27/02/11

NOFRIUCCIA MONACO: "AMMINISTRATIVE, I MIGLIORI ABBIANO IL CORAGGIO DI METTERSI IN GIOCO"


ORIA - Riportiamo direttamente da Facebook una riflessione, intitolata "Per te che, forse, sta per sbagliare un'altra volta", di Nofriuccia Monaco, già in passato impegnata in politica (vicesindaco ai tempi di Sergio Ardito), che ci ha particolarmente colpito (in positivo). Non ce ne vorrà se l'abbiamo trafugata dalla sua bacheca senza chiederle il permesso...

[Probabilmente quello che sto scrivendo sarà solo una mia riflessione, però la voglio fare lo stesso, perchè non mi piace essere quella che sta affacciata alla finestra e guarda.

Spero che quanto sto per dire venga letto anche da chi non è solito avventurarsi su questi siti, con la scusante che è impegnato in cose più serie e che le moderne tecnologie non sono sue abitudini.

Parlando in questi giorni con la gente, mi sono sentita dire che si è scelto di appoggiare questo o quel candidato sindaco, perché tra i due è il meno peggio.

Ma non sarebbe ora che non ci si accontentasse del meno peggio e cercare invece il “migliore”?

Mi si dice, ma come si fa a individuare il migliore? Certo non è cosa facile, visto il clima rinunciatario che si respira nella nostra città.

Ci sono in Oria persone, sicuramente valide e all’altezza di un compito così arduo, quale quello di governare una città…che riconosco, non è cosa semplice, viste le limitazioni delle leggi vigenti.

Forse queste persone che potrebbero dare una svolta, hanno paura di proporsi perché si dovrebbero scontrare con poteri, anche economici, che loro non hanno. Mi si dice che vedremo in questa campagna elettorale, cose mai viste, manager che verranno da lontano e che si stanno adoperando per stupirci...

La vita che noi viviamo qui tutti i giorni, però, non è quella. Quella sarà la vita che propone la televisione berlusconesca, ma non è la nostra.

Cosa si dirà alla gente che cerca lavoro, alle famiglie che fanno i conti per poter pagare le bollette, ai giovani che non vedono prospettive per il loro futuro, ai bambini che non hanno scuole idonee e servizi adeguati ai loro bisogni?

Ancora una volta sarà un insulto alla dignità con cui la maggior parte della gente vive il proprio disagio, anche economico.

Mi rivolgo, allora, a quei signori che hanno a cuore il nostro paese che non deve essere considerato una cosa astratta,ma la nostra terra, le nostre case, le nostre persone, di avere il coraggio di parlare alla gente e di vivere con e tra la gente, non con aria di sufficienza con cui probabilmente l’hanno fatto finora, ma col desiderio di rispondere alle istanze che emergono dalla nostra piccola, indifesa e rassegnata comunità.

Diamo agli oritani la possibilità di sentirsi veramente una comunità che lavora per crescere e per scegliere il ”migliore “ e non il “meno peggio”.

Mi accorgo solo ora che probabilmente mi sono rivolta ad un numero ristretto di persone, ma nel Mediterraneo stanno succedendo cose, prima inimmaginabili proprio grazie a pochi ragazzi che hanno capito che la vera vita non era quella proposta, ma altro.

Io non voglio escludere nessuno, ma chi più sa e chi meglio conosce i problemi di Oria si faccia avanti, col coraggio di guardare tutti negli occhi senza dover mai abbassare lo sguardo e, sono certa, troverà accanto a sé tanta, ma tanta gente che lo accompagnerà.]

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