27/08/10

PORTA BRINDISI, INTERVIENE L'ASSESSORE DESTRADIS


ORIA - Ho visto nascere questa grande idea, ed ero presente sia alla conferenza stampa del 23.08 u.s. ed anche nella manifestazione di presentazione alla cittadinanza del 24.08 nella sede vescovile ed in ambedue le riunioni ho potuto constatare che le persone presenti erano entusiaste della iniziativa.
Il pubblico presente nella serata di presentazione, molto numeroso, vi erano centinaia di persone in piedi che non avevano trovato posto a sedere, e tutti hanno assistito ai vari interventi con attenzione poiché interessati a questo progetto.
La nostra città, ha una ferita aperta poiché nel lontano 1861, il sindaco di allora con una delibera sciagurata, stabili l’abbattimento di quella che era un bene artistico e storico di valenza incommensurabile.
Oria, ha una sua forte vocazione turistica, per il suo passato, per via degli innumerevoli ritrovamenti archeologici, ma anche per la presenza del più importante castello del Salento, che è stato ampiamente ristrutturato e che sulla scia di queSto recupero, di questo colossale investimento, la nostra città può riposizionare la sua immagine nella filiera turistica con prevedibili ricadute di ordine economico occupazionali.
Per la verità c’è stato un intervento di dissenso a tale realizzazione, ma debbo rimarcare che i rappresentanti istituzionali presenti, il Sindaco di Oria Cosimo FERRETTI, sia L’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Brindisi Cosimo POMARICO, con grande oculatezza hanno promosso questa idea, ed esortato di andare avanti.
La Regione Puglia con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 956 del 05.08.2010 ha promosso tale iniziativa ed ha autorizzato il soggetto promotore ad apporre il logo della Regione.

Ora i cittadini non possono pensare che questa opera possa essere realizzata in poco tempo, anche perché il comitato ideatore ha lanciato una sua idea di come può essere ricostruita PORTA BRINDISI, ma è pronto a recepire consigli e suggerimenti, al fine di migliorare tale lavoro.
Pertanto, coloro i quali in maniera molto superficiale si stanno scagliando contro tale progetto, devo suggerire di guardare non solo alla nostra storia, ma soprattutto a quello che accade in altre città storiche come ORIA, dove Amministratori saggi ed attenti riescono ad attirare l’attenzione di turisti e visitatori, per favorire il Turismo e quindi il benessere di tutta la collettività.
Non dobbiamo esacerbare le nuove idee, ma al contrario nostro massimo interesse e quello di dare un senso e di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA.



ORIA 27.08.2010 L’Assessore
Giuseppe DESTRADIS

3 commenti:

L'intervento dell'assessore De Stradis mi ha molto indispettito in quanto si continua a sottovalutare IL CITTADINO ed i suoi diritti.
Afferma Egli che c'è stato un solo intervento di dissenso, ma dimentica forse quanti hanno applaudito ed incitato il Dr. P. Spina a tener conto dell'ostruzionismo del sindaco e parlare; dimentica l'assessore che dal palco non è stato chiesto al pubblico se c'erano altri che volevano intervenire.
Sono convinto che la Presidenza della Regione Puglia non sa quasi niente dell'iniziativa e come riferito dal presidente del comitato il patrocinio è stato concesso a seguito di una sua telefonata fatta due giorni prima; sono convinto che ci sono dei lati oscuri circa la presenza del logo del Ministero Beni Bulturali - Soprintendenze di Taranto e Lecce ... anzi mi sarebbe proprio piaciuto vedere e sentire sul palco qualche funzionario delle due soprintendenze, così come mi sarebbe piaciuto sentire il parere del Presidente dell'ArcheoclubItalia sez. di Oria ;
circa l'intervento dell'assessore prov/le Pomarico devo dire che molti (me compreso) hanno avuto l'impressione che fosse un comizio da campagna elettorale al pari di quello tenuto dal sindaco pochi minuti prima. Entrambi avrebbero fatto bene a esprimersi solo con un saluto e ... basta.
Dico all'assessore che si sbaglia di grosso se crede che i cittadini devono subire questa imposizione e se devono dire qualcosa dovrà servire solo a migliorare l'idea del comitato RPB.
Ricordo all'assessore che esiste uno Statuto Comunale che va rispettato e i cittadini vanno sentiti attraverso un REFERENDUM POPOLARE ed .... anzi lo invito ad attivarsi insieme a tutta la Giunta affinché venga approvato un apposito regolamento che disciplini lo strumento referendario come previsto dall'art.73.
I cittadini devono poter dire NO alla costruzione SI COSTRUZIONE di un qualcosa che non c'è e non c'è mai stato. Forse si era distratto l'assessore De Stradis quando il dr. Spina ha detto che non si può parlare di RICOSTRUZIONE?
Ricordo all'assessore De Stradis che siamo in molti a non temere la strafottenza di questa amministrazione e la CAPARBIETA' dichiarata dall'amica Emma Stasi, la quale in parole povere ha detto: PIACCIA O NON PIACCIA AGLI ORITANI QUESTA COSA LA FAREMO, COSI' COME ABBIAMO REALIZZATO LA STATUA DELL'IMMACOLATA IN PIAZZA LAMA!
Concludo col dire: IL COMITATO E GLI AMMINISTRATORI SUONINO LE LORO TROMBE CHE NOI CITTADINI SUONEREMO LE NOSTRE CAMPANE..... e vi assicuro che sono moltissime e ben intonate!!!!
Grazie. Franco Arpa

Dimenticavo di dire due cosette all'assessore in ordine a questo suo passaggio: [La nostra città, ha una ferita aperta poiché nel lontano 1861, il sindaco di allora con una delibera sciagurata, stabili l’abbattimento di quella che era un bene artistico e storico di valenza incommensurabile.]
A parte il fatto che la delibera di giunta relativa all'abbattimento di Porta Brindisi è datata 1865 e non 1861 (sorvoliamo a poca importanza!), vorrei chiedere al signor De Stradis se nel 2002 era assessore nella Giunta Moretto ed in caso affermativo cosa ha fatto egli per impedire la distruzione di una importantissima necropoli messapica.
SI signori miei proprio così! E per cosa? per far posto ad un campo di calcetto! VERGOGNA .... si dovrebbero solo VERGOGNARE!!! coloro i quali allora hanno saputo ed hanno TACIUTO!
Quella si che è una ferita che non potrà mai essere guarita. Perchè signori miei una porta (come vogliono dimostrare questi signori del comitato) si può anche (RI)costruire ... ma una necropoli NO!
Mi farebbe piacere vedere uscire allo scoperto qualche anziano studioso di storia locale, fanatico fan di Camillo Monaco -uno dei componenti la Giunta di allora che relazionò sull'argomento-, il quale in questi giorni -dietro le quinte. va affermando che nel 1865 Porta Brindisi venne abbattuta perché era un rudere, quattro pietre.... solo un accenno delle due colonne ... senza arco!
Concludo esortando tutti alla serietà ed alla coerenza e non si faccia ricorso a discorsi demagogici. Grazie. Franco Arpa.
Se volete leggere qualcosa sulla necropoli messapica distrutta nel 2002 ecco il link:
http://www.arpa-oria.com/2008/02/il-nostro-povero-cuore-poetico.html

L'intervento del nostro Assessore (orami da tempo immemore) dimostra come chi ci governa sia affetto da un grave ed incurabile disturbo di presbiopia politica che non gli consente di mettere a fuoco da vicino i problemi del nostro beneamato paese. Il nostro ci esorta a non “esacerbare le nuove idee, ma al contrario nostro massimo interesse è quello di dare un senso e di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Giusto, sacrosanto... e allora ci proviamo senza presbiopia.
Caro Assessore non ritiene che per meglio riposizionare l'immagine di Oria nella filiera turistica con quantomai auspicate ricadute di ordine economico occupazionale sul nostro paese non sia più opportuno rendere la stessa più appetibile e fruibile?
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla qualità delle vie di accesso allo stesso, che assomigliano sempre più a mulattiere di montagna e sulle quali troneggiano, senza pudore alcuno, i segnali di “strada dissestata”: quale miglior biglietto da visita??? E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla sporcizia che invade le nostre strade interne e dai cumuli di spazzatura abbandonata sul ciglio delle strade extraurbane. E di questo non ci vergogniamo.
L'immagine del nostro paese è orrendamente compromessa dalla mancata sinergia nella fruizione dei beni archeologici, architettonici e culturali esistenti: i turisti fai-da-te che raggiungono Oria vengono abbandonati a se stessi o al limite, se sono fortunati, riescono a trovare una mappa turistica negli esercizi commerciali. Non è stato mai approntato un serio programma che consentisse ad Oria, per usare le parole dell'Assessore, di entrare in una qualsiasi filiera turistica che potesse trasformare il turismo fai-da-te in turismo organizzato, come “accade in altre città storiche come ORIA, dove Amministratori saggi ed attenti riescono ad attirare l’attenzione di turisti e visitatori, per favorire il Turismo e quindi il benessere di tutta la collettività” (o se lo si è fatto non ha raggiunto un ben che minimo risultato). Ci si riempie la bocca della vocazione turistica di Oria ma non si fa niente per implementarla. E di questo, naturalmente, non ci vergogniamo.
Ce ne sarebbero di cose da sottolineare, caro Assessore, ma mi limito a queste tre problematiche, che se risolte avrebbero un impatto sul sistema paese-Oria sicuramente superiore alla (ri)costruzione di una porta. Il progetto del costituito comitato ha sicuramente il pregio di porre all'attenzione di tutti una pagina importante della storia oritana, ma, va da sé, che la realizzazione di una tale opera, pur se presentata in pompa magna, non potrà in alcun modo incrementare il turismo (sul punto ottimo lo spunto de I ragazzi della Fabbrica di Nichi con ottimi rilievi anche sotto il punto di vista giuridico).
Tanto, caro Assessore, non con vis polemica ma con l'unico intento “di invogliare quei cittadini che pensano, animati da spirito costruttivo e che possono determinare un futuro diverso per la nostra ORIA”.
Gianluca Schifone

Archivio dei post

Condividi

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More