La struttura, bell’e pronta da anni, giace abbandonata lungo la strada per Torre. È diventata obsoleta senza neppure essere stata utilizzata. Il sindaco dalle rassicuranti colonne di “Oria Informa” garantisce che quest’anno si risolverà tutto. Ma come stanno davvero le cose?
- ORIA – Il volano di sviluppo dell’economia locale. Darà occupazione e farà di Oria un punto di riferimento del settore. Così veniva annunciata la realizzazione, nell’ormai lontano 2003, del nuovo mattatoio comunale finanziata con fondi regionali e locali per un totale di oltre tre milioni di euro. Il “grosso” dei lavori è stato completato nel 2006, mentre della restante parte non si hanno notizie certe. Qualcuno sostiene manchino solo il collaudo e l’affidamento in gestione, qualcun altro gli ultimi “ritocchi”. Sta di fatto che la struttura, situata lungo la provinciale per Torre Santa Susanna, man mano che passa il tempo diventa sempre più obsoleta senza neppure essere mai entrata in funzione. Il sindaco Cosimo Ferretti, nel frattempo, assicura che tutto si risolverà entro quest’anno, che poi è l’ultimo del suo mandato in corso alla guida della città. C’è da credergli perché le elezioni sono dietro l’angolo e, si sa, sotto elezioni i politici diventano tutti più buoni. Come a Natale.
Aspetta e spera, intanto, sono trascorsi sei anni da quando l’allora sindaco Cosimino Moretto (Ferretti non era fuori dai giochi, faceva il presidente del consiglio comunale) nel 2004, anno in cui è stato approvato il progetto definitivo, sperava di concludere il suo quinquennio con un sonoro e imperituro “nuntio vobis gaudium magnum: habemus macellum”.
Ce la fece quasi, dato che l’Ati (associazione temporanea d’imprese) Cogemat-Murgo – come si apprende anche nel libricino di Moretto “Un sindaco scomodo? Storia di un’esperienza” – nella prima decade dell’aprile 2006 completò “i lavori previsti nel progetto già finanziato”.
Sempre nel libello-memoriale di Moretto si comprende come “il lotto di completamento è stato già finanziato, sempre dalla Regione Puglia, con fondi Cipe, con determina numero 2024 del 20 dicembre 2005 per l’importo di 497.680 euro”.
Il resto è storia recente. Il mattatoio, con il trascorrer del tempo, è diventato un vero e proprio “macello”, nel senso figurato del termine. Giace là, tra le erbacce (vedi foto) e il degrado dell’abbandono più totale. Ogni tanto qualcuno ne ricorda l’esistenza, come l’attuale primo cittadino sull’ultimo numero del bollettino comunale “Oria Informa” (che, ripetiamo, non è un giornale di fitness nonostante la denominazione), dalle cui confortevoli colonne assicura che entro quest’anno si risolverà tutto. C’è da credergli, a mesi si vota. Per sapere come sono andate e stanno le cose, invece, magari bisognerà aspettare che a fine mandato anche Ferretti pubblichi le sue memorie da primo cittadino. Si apre ufficialmente il concorso d’idee per l’eventuale titolo del libro. Qualcuno propone qualcosa di più originale rispetto a “Un sindaco scomodo-2, la vendetta”? (el.zanz.)
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Aspetta e spera, intanto, sono trascorsi sei anni da quando l’allora sindaco Cosimino Moretto (Ferretti non era fuori dai giochi, faceva il presidente del consiglio comunale) nel 2004, anno in cui è stato approvato il progetto definitivo, sperava di concludere il suo quinquennio con un sonoro e imperituro “nuntio vobis gaudium magnum: habemus macellum”.
Ce la fece quasi, dato che l’Ati (associazione temporanea d’imprese) Cogemat-Murgo – come si apprende anche nel libricino di Moretto “Un sindaco scomodo? Storia di un’esperienza” – nella prima decade dell’aprile 2006 completò “i lavori previsti nel progetto già finanziato”.
Sempre nel libello-memoriale di Moretto si comprende come “il lotto di completamento è stato già finanziato, sempre dalla Regione Puglia, con fondi Cipe, con determina numero 2024 del 20 dicembre 2005 per l’importo di 497.680 euro”.
Il resto è storia recente. Il mattatoio, con il trascorrer del tempo, è diventato un vero e proprio “macello”, nel senso figurato del termine. Giace là, tra le erbacce (vedi foto) e il degrado dell’abbandono più totale. Ogni tanto qualcuno ne ricorda l’esistenza, come l’attuale primo cittadino sull’ultimo numero del bollettino comunale “Oria Informa” (che, ripetiamo, non è un giornale di fitness nonostante la denominazione), dalle cui confortevoli colonne assicura che entro quest’anno si risolverà tutto. C’è da credergli, a mesi si vota. Per sapere come sono andate e stanno le cose, invece, magari bisognerà aspettare che a fine mandato anche Ferretti pubblichi le sue memorie da primo cittadino. Si apre ufficialmente il concorso d’idee per l’eventuale titolo del libro. Qualcuno propone qualcosa di più originale rispetto a “Un sindaco scomodo-2, la vendetta”? (el.zanz.)
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