Come cambia negli anni il volto di un'agorà tra palme infette, muretti scomparsi, fili elettrici scoperti e aiuole zeppe di erbacce. Eppure la riqualificazione costò un sacco di quattrini...
- ORIA - In questi giorni molti cittadini oritani stanno ricevendo dal Comune - Ufficio Tributi - degli avvisi di accertamento per omessa presentazione della denuncia della Tassa per l'Occupazione di spazi e aree pubbliche/passi carrabili, nonché per le insegne pubblicitarie. Immaginabili i mugugni degli interessati, che avrebbero preferito un minimo di informazione preventiva, che, a loro dire, poteva essere data anche dall'incaricato della ditta Soget nel momento in cui ha effettuato, nei mesi scorsi, il censimento fotografando tutti i siti in questione. Evidentemente ciò non è stato possibile perchè il suo lavoro avveniva nel primo pomeriggio, durante le ore di chiusura degli esercizi.
- ORIA - In questi giorni molti cittadini oritani stanno ricevendo dal Comune - Ufficio Tributi - degli avvisi di accertamento per omessa presentazione della denuncia della Tassa per l'Occupazione di spazi e aree pubbliche/passi carrabili, nonché per le insegne pubblicitarie. Immaginabili i mugugni degli interessati, che avrebbero preferito un minimo di informazione preventiva, che, a loro dire, poteva essere data anche dall'incaricato della ditta Soget nel momento in cui ha effettuato, nei mesi scorsi, il censimento fotografando tutti i siti in questione. Evidentemente ciò non è stato possibile perchè il suo lavoro avveniva nel primo pomeriggio, durante le ore di chiusura degli esercizi.
In tempi di vacche magre e di tagli ai Comuni di fondi governativi, l'amministrazione comunale oritana avrà pensato al vecchio proverbio locale "Ogni petra aza pareti".
E, a proposito di occupazione di suolo pubblico, con l'avvento della stagione estiva si ripresenta il problema delle aree occupate dagli esercizi pubblici che hanno necessità di mettere dei tavolini all'esterno. Oltre ai tavolini viene posizionato anche altro arredo, come fioriere e ombrelloni non sempre in armonia con l'ambiente circostante e che, in alcuni casi, creano problemi al libero transito di pedoni, famiglie con carrozzine al seguito e persone diversamente abili su carrozzelle.
Le più esposte a questa problematica sono piazza Manfredi, piazza Lorch e piazza Lama. Quest'ultima presenta inoltre degli aspetti a dir poco curiosi. La piazza è stata "riqualificata" qualche anno fa.
Inizialmente vi era un muretto che partiva dalla strada e proseguiva fin dietro con una curva a sinistra. Man mano questo muretto sta misteriosamente scomparendo. Di recente, per esempio, è sparito un altro pezzo di muretto proprio di fronte a un noto esercizio pubblico. C'è da sperare che il tutto sia finora avvenuto nel rispetto delle normative, altrimenti c'è veramente da pensare di trovarsi in un paese sui generis.
Certamente non è solo questo che non va in Piazza Lama. Osservando le foto si possono notare: bidoni della spazzatura (fuorilegge in quanto vietati da un'ordinanza sindacale dell'estate scorsa); una palma morta da mesi che aspetta chissà cosa; un prato con erbetta mal curata e non sufficientemente spazzata; le luci a plafoniera incassate nel muretto che da tempo risultano danneggiate e che fino a poco tempo fa erano anche alimentate da corrente elettrica (per fortuna ora non più, su decisione del dirigente Utc per ovvi motivi di sicurezza); tappeti stesi sul muretto e così via.
E dire che la riqualificazione di quella piazza ha interessato in passato ben due amministrazioni comunali e che venne sollevato un vero e proprio polverone sia da politici dell'opposizione sia da associazioni e semplici cittadini.
La relativa "cronistoria" è sintetizzata in una pagina del libro "Un sindaco scomodo?" (autore il penultimo sindaco di Oria, prof. Cosimo Moretto), che per completezza di informazione riportiamo integralmente:
E, a proposito di occupazione di suolo pubblico, con l'avvento della stagione estiva si ripresenta il problema delle aree occupate dagli esercizi pubblici che hanno necessità di mettere dei tavolini all'esterno. Oltre ai tavolini viene posizionato anche altro arredo, come fioriere e ombrelloni non sempre in armonia con l'ambiente circostante e che, in alcuni casi, creano problemi al libero transito di pedoni, famiglie con carrozzine al seguito e persone diversamente abili su carrozzelle.
Le più esposte a questa problematica sono piazza Manfredi, piazza Lorch e piazza Lama. Quest'ultima presenta inoltre degli aspetti a dir poco curiosi. La piazza è stata "riqualificata" qualche anno fa.
Inizialmente vi era un muretto che partiva dalla strada e proseguiva fin dietro con una curva a sinistra. Man mano questo muretto sta misteriosamente scomparendo. Di recente, per esempio, è sparito un altro pezzo di muretto proprio di fronte a un noto esercizio pubblico. C'è da sperare che il tutto sia finora avvenuto nel rispetto delle normative, altrimenti c'è veramente da pensare di trovarsi in un paese sui generis.
Certamente non è solo questo che non va in Piazza Lama. Osservando le foto si possono notare: bidoni della spazzatura (fuorilegge in quanto vietati da un'ordinanza sindacale dell'estate scorsa); una palma morta da mesi che aspetta chissà cosa; un prato con erbetta mal curata e non sufficientemente spazzata; le luci a plafoniera incassate nel muretto che da tempo risultano danneggiate e che fino a poco tempo fa erano anche alimentate da corrente elettrica (per fortuna ora non più, su decisione del dirigente Utc per ovvi motivi di sicurezza); tappeti stesi sul muretto e così via.
E dire che la riqualificazione di quella piazza ha interessato in passato ben due amministrazioni comunali e che venne sollevato un vero e proprio polverone sia da politici dell'opposizione sia da associazioni e semplici cittadini.
La relativa "cronistoria" è sintetizzata in una pagina del libro "Un sindaco scomodo?" (autore il penultimo sindaco di Oria, prof. Cosimo Moretto), che per completezza di informazione riportiamo integralmente:
[I lavori di riqualificazione e sistemazione di Piazza Lama erano stati già progettati, finanziati e appaltati alla ditta COSI di Lizzano dalla Amministrazione "Ardito". Nel frattempo giungeva una Petizione Popolare del Circolo PIAROA sottoscritta da 2394 cittadini con la quale si esprimeva pubblica, profonda e motivata avversione al tentativo di alterare l'assetto urbanistico della piazza e si chiedeva la rielaborazione del progetto. L'Amministrazione Moretto volle tenere in considerazione la suddetta petizione, sospese i lavori appena iniziati e con del. n.74 del 22-06-2001 autorizzava la redazione di una variante al progetto originale finalizzata al miglioramento funzionale dell'opera e alla sostanziale conservazione dell'attuale assetto morfologico, soprattutto per quanto riguarda la viabilità adiacente. II gruppo di tecnici capeggiato dall'arch. Decio De Mauro re digeva e consegnava il nuovo progetto così come richiesto e la G.M. lo approvava con del. n.100 del 04-09-2001 per lo stesso importo precedente (lire 600 milioni). I lavori iniziarono e proseguirono regolarmente; tuttavia durante l'esecuzione degli stessi si rese necessario apportare ulteriori modifiche e integrazioni al progetto, tendenti sostanzialmente a migliorare la qualità dello spazio urbano ed a rendere la piazza più consona alle esigenze dei cittadini residenti nella zona espresse attraverso l’apposito comitato costituitosi per l’occasione. Per le suddette variazioni i tecnici redassero una perizia di assestamento, con una ulteriore spesa di lire 16.705.541 (euro 8.627,69), approvata dalla G.M. con del. N°156 del 09.09.2002 unitamente allo stato finale dei lavori.]
(Per ingrandire le immagini cliccare sopra.)
3 commenti:
Ma che razza di giornalisti siete.
"è sparito un altro pezzo di muretto proprio di fronte a un noto esercizio pubblico.." mica è reato citare il noto esercizio commerciale nè lo state accusando di nulla.Mi sembra che partite con il piede sbagliato
Due che almeno ci mettono un nome, un cognome e soprattutto la faccia. In ogni caso citare il noto esercizio pubblico non è rilevante. Rilevante è la sparizione del muretto. A nostro avviso. Non ci consideriamo nè, soprattutto, siamo grandi giornalisti. Ma lei lo sa, dato che per ciò che scrive di giornalismo se ne intende. Grazie per l'attenzione e il commento. Qui ogni critica è ben accetta. Come vede, anche quelle che altrove difficilmente troverebbero diritto di cittadinanza. Ancora grazie. e.z.
Bhè, in realtà concordando con quanto è stato scritto dall'illustre anonimo, trovo che, mensionando il nome del pubblico esercizio, non si sarebbe fatto alcun torto a nessuno. La colpa di tutto ciò, in realtà sarebbe da attribuire alla mancata vigilanza da parte dell'amministrazione comunale. Premetto che chi sta scrivendo, non è comunista e non è politicante. Questo Sindaco, sa fare solo il demagogo.
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