La Regione destina alla città due milioni di euro per il recupero del centro storico. Buono il progetto o messa male la città?
(in foto l'assessore regionale all'Assetto del territorio Angela Barbanente)
- ORIA – E alla fine anche Oria ottenne l'approvazione del progetto presentato nell'ambito dei Programmi integrati di riqualificazione delle periferie (Pirp). I soldi del finanziamento li impiegherà, si spera quanto prima, per il recupero del centro storico. Si badi bene, infatti, il termine “periferia” non si riferisce solo alle periferie cittadine, ma anche e soprattutto alle città periferiche. A Oria, dopo la firma in Regione dei giorni scorsi, dovrebbero arrivare due milioni di euro, di cui peraltro si parlava già lo scorso anno, quando l'elaborato tecnico redatto dall'Utc si classificò 55esimo nella graduatoria regionale dei Pirp e fu poi inserito tra i progetti eventualmente ripescabili e dunque finanziabili. Ieri è finalmente arrivata la buona novella del ripescaggio, quando l'assessore regioanle all'Assetto del territorio Angela Barbanente ha annunciato l'elargizione di somme a nuovi comuni: Avetrana, Barletta, Deliceto, Massafra, Monteroni, Oria, Sannicandro Garganico, Ugento, Volturino, Bitonto, Ginosa, Galatina, Taranto. “Abbiamo - ha spiegato l'amministratrice - una grande varietà di situazioni da riqualificare nelle zone periferiche. Ci sono 210 milioni di euro pubblici da investire, con una forte integrazione anche con gli investimenti privati. Dobbiamo però essere in grado di aprire tempestivamente i cantieri. Avvertiamo questo dovere perché non è possibile che durante questa crisi economica i 13 mesi previsti dagli accordi di programma che firmiamo non siano rispettati dai comuni. La Regione sarà 'spietata' nel sorvegliare il rispetto degli accordi, non saranno ammessi i ritardi che contraddistinsero i Programmi di riqualificazione urbana e i Contratti di quartiere”.
“È bene ribadire – ha dichiarato il presidente Nichi Vendola - che si tratta dell’ultimo ossigeno che abbiamo: adesso abbiamo anche la necessita’ assoluta di aprire i cantieri, e’ una questione sociale. I Pirp sono poi un esempio di una pianificazione non verticale, ma orizzontale, fatta in collaborazione con i residenti. Faremo il restyling delle periferie co-pianificando con i residenti, ponendo l’accento su due temi fondamentali: il risparmio e l’efficientamento energetico e il diritto alla casa per tutti. E avremo il diritto - ha concluso - di avere bellezza dove c’e’ stata finora bruttezza, dando lavoro alla gente”.
Dunque d'obbligo i complimenti all'amministrazione comunale che, questa volta, è riuscita a calamitare in città soldi freschi e destinati a una giusta causa quale il recupero del centro storico, che tutti si augurano possa avvenire a stretto giro di posta.
Ai più scettici, tuttavia, rimane il dubbio, legittimo: è stato particolarmente valido, tanto da essere poi approvato, il progetto presentato in Regione o è stata considerata particolarmente “periferia”, tanto da dover essere riqualificata con urgenza, la città di Oria? (el.zanz.)
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