12/03/11

LIPPOLIS: "IL CASTELLO DEV'ESSERE APERTO AI VISITATORI, PROTESTIAMO"



ORIA - Riceviamo e pubblichiamo dal dottor Angelo Lippolis (in foto) a proposito della chiusura ai visitatori, tuttora in atto, del castello di Oria:

[Poco prima di Natale scrissi un lettera aperta al Signor Romanin con la quale manifestavo il mio disappunto riguardo alla decisione di non consentire, d’amblé, per una autorizzazione negata o probabilmente non dovuta da parte dell’Amministrazione del Comune di Oria, la visita del Castello.
Ne avevo fatto un problema di sensibilità culturale e di rispetto nei confronti degli Oritani e dei suoi turisti; avevo sollevato il problema se la visita al Castello fosse dovuta per legge o per un qualche regolamento di una qualche Soprintendenza in quanto Monumento Nazionale; mi ero imbattuto nella strada del Mecenatismo culturale e in virtù di tale principio avevo chiesto che il Castello non solo fosse visitabile ma anche illuminato la notte per renderlo visibile ai passanti. Sull’argomento sono poi fiorite una serie di storielle. Sembra che “qualcuno” voglia sovvertire l’ordine della storia. “Qualcuno” sostiene in giro che in realtà il castello è stato edificato in epoche non lontane e che in realtà non sia un Monumento Nazionale. E tra un po’ “qualcuno” giungerà a dire che è un moderno Prefabbricato rivestito in tufo, privo di qualunque valore storico per cui non ha senso visitarlo e che è utilizzabile per qualunque scopo.
BENE, ammesso che non sia un Monumento Nazionale, ammesso che non vi sia alcuna forma di tutela o di vincolo, indipendentemente da chi sia il proprietario, oggi Romanin e domani Piersilvio che scopertolo a causa di una bufala mediatica ha deciso di comprarlo, sul Castello grava un diritto, una servitù, prevista nell’atto di acquisto del 1933 e consolidatasi nel tempo: il Castello deve essere visitabile, tutti i giorni dall’alba al tramonto. La visita del Castello non è una concessione ma un nostro diritto.
Dico questo perché è quanto emerge dell’atto di provenienza del Castello, sottoscritto il 4 dicembre 1933 tra Il Comune di Oria, nella persona del suo Potestà Rocco Greco, e il Commendatore Martini Carissimo, atto redatto dal Notaio Luca di Castri al repertorio n. 13538. Nell’atto si legge chiaramente che, al di là di ciò che possa prevedere qualunque legge dello stato, il proprietario del Castello e quindi chiunque dovesse succedergli, deve consentire la visita al Castello. In particolare si legge alla pagina 20 “il detto Com.re Martini Carissimo restaurerà il Castello come meglio crederà, dandone avviso alla Sopraintendenza delle Antichità e Belle Arti, e farà visitare le torri nei giorni e nelle ore che egli stesso vorrà designare a quei cittadini e forestieri che si recheranno a scopo culturale e storico”.
Mi si dice che il Conte Carissimo e successivamente sua Figlia Lavinia, resero visitabile il castello, dall’alba al tramonto, tutti i giorni dell’anno, dal restauro fino ai giorni nostri. Quindi, in virtù di tale atto e della successiva consuetudine, dovrebbe essere un diritto degli oritani e di qualunque turista poter visitare il castello, anzi le torri, con la stessa modalità.
Con questa lettera invito tutti, cittadini oritani e non, a costituirsi in un comitato spontaneo per il rispetto del nostro diritto a visitare il Castello. Vi comunico che martedì 15 marzo provvederò a protocollare presso il Comune di Oria una richiesta (che invierò per conoscenza a tutti gli Enti competenti) affinché l’Amministrazione Comunale, o chi per essa, si renda parte diligente per il rispetto di tale diritto. Tale richiesta potrà essere firmata da tutti coloro che vorranno aderirvi e potrà farlo presso l’Ottica Alighieri dove potrà prendere visione dell’intero atto di Provenienza del Castello. Tale lettera, nonché le 2 pagine essenziali dell’Atto di Provenienza sono visibili anche su facebook (http://www.facebook.com/home.php?sk=group_185791911464697) dove ho costituito un gruppo al quale chi vuole dare il proprio supporto e la propria adesione potrà farlo.
Nell’attesa di poter visitare il Castello con i miei bambini che lo attendono dallo scorso 19 dicembre 2010, ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno condividere con me questa “civica richiesta”

Angelo Lippolis

PS: poiché la chiusura del castello lede i diritti di tutti gli Oritani ed arreca un danno di immagine ed economico alla città di Oria e agli operatori economici, connessi in particolare alle attività turistiche e alla vendita dei prodotti locali, mi auguro di vedere tra i firmatari i candidati Sindaci.]

12 commenti:

Egregio Dr. Lippolis,
intervengo perché chiamato direttamente in causa in qualità di candidato sindaco alle prossime elezioni comunali.
Le auguro di ottenere dei risultati con questa legittima iniziativa circa le visite al castello.

Mi consenta di ricordarLe, molto sommessamente, che entrambi siamo soci ArcheoclubItalia, e che tutte le volte che Le ho inviato mail per sensibilizzarLa contro lo scempio di alcuni Beni Culturali di Oria, NON MI HA MAI RISPOSTO!
Ricorda lo scempio di quel palazzo cinquecentesco in Via Milizia ... ex Palazzo Scazzeri? Scrissi a Lei e a tutti i soci ArcheoclubItalia di Oria.... nessuno mi degnò di una risposta! Fui costretto a denunciare pubblicamente da solo sul mio sito con delle foto http://www.arpa-oria.com/2009/06/ricevo-e-pubblico-proposito-della.html. A seguito di ciò l'UTC emanò Ordinanza di Sospensione per totale difformità rispetto alla Concessione Edilizia. Secondo Lei fu normale? Secondo me NO.

Ciò premesso le tirate di giacchetta provi a farle agli altri candidati sindaci ma non alla mia persona. Le assicuro che ho già mosso i miei passi presso chi di competenza per la questione "visite al castello", a modo mio e... stavolta ... non ho peccato di vanità ... non ho pubblicato nulla su internet. Se ho seminato bene e raccoglierò i frutti di ciò che ho fatto valuterò l'opportunità di rendere pubblica la mia iniziativa.... solitaria, oppure comunicarLa solo a Lei.
Cordialmente.
Franco Arpa

dott.Lippolis condivido tutto quello che ha dichiarato.continui cosi' senza dar adito a chi non lo merita !

A mio parere gli anonimi non meriterebbero attenzione e possibilità di manifestare il proprio pensiero.

Sono curioso di sapere in quanti hanno firmato e/o firmeranno presso l'ottico Alighieri.

Poco fa ho rilevato che al gruppo FB aperto dal Dr. Lippolis per questa sua iniziativa, ha aderito una sola persona: la sua signora.

Buonanotte a tutti.

Caro Franco mi permetterai di dirti che anche io ho firmato perchè ritengo che il Castello sia un bene pubblico fruibile a tutti anche se di proprietà privata.
I Romanin sono e restano degli ottimi imprenditori,fanno il loro mestiere e lo sanno fare bene, nulla dire sul restauro, ma devono anche tener conto del fatto che il patrimonio storico da loro acquistato fa parte della cultura e della storia del territorio.
Del resto quanto scrivo lo sosteneva ,al tempo del restauro, anche lo stesso conte Carissimo nella sua relazione sul restauro del castello negli anni 30.
Inoltre forse non hai guardato bene perchè anche io ho mandato un messaggio a Lippolis su Facebook.
Non capisco perchè da questa vicenda non si possa uscire tutti a testa alta ne''interesse dei proprietari ma anche di Oria e del territorio.

Caro Franco,
sai bene come la penso su questo punto. Pure a me piacerebbe che come te e pochi altri, ci si mettesse sempre e comunque la faccia o quanto meno il nome e il cognome. In alcuni casi, però, non a tutti è possibile farlo, lo sai e lo sappiamo. Da convinto anti-censore quale sono, a meno di ipotesi disperate in piena zona diffamazione o davvero al limite, mi tocca censurare. Nei restanti, invece, c'è tolleranza. Come potrei censurare l'incoraggiamento, seppure di sconosciuta provenienza, all'indirizzo di questa o quell'iniziativa? Non avrei censurato, come sai, neppure la critica, ancoraché anonima, se effettuata nei limiti della civiltà e dell'educazione. Di questo si è parlato più e più volte, nella speranza che in futuro molta più gente che mi e ci segue abbia il coraggio ma soprattutto la forza di uscire allo scoperto. Eliseo

Salve,
rispondo a Filotico ed Eliseo.

A Filotico:
-prendo atto della tua firma;
-non riesco a leggere il tuo messaggio su FB che tu citi;
-fino a questo momento il gruppo FB creato dal Dr. Lippolis è fermo a due iscritti (lui e la moglie);
-non ho nulla in contrario circa l'iniziativa ed anzi nel primo mio commento ho auspicato che sortisca de irisultati;
-non riesco a capire cosa vuoi dire con quel TESTA ALTA;
-io ho già mosso i miei passi nei mesi scorsi presso chi di competenza per la questione "visite al castello", a modo mio e... stavolta ... non ho peccato di vanità ... non ho pubblicato nulla su internet. Se ho seminato bene e raccoglierò i frutti di ciò che ho fatto valuterò l'opportunità di rendere pubblica la mia iniziativa.... solitaria.

A Eliseo:
-sei liberissimo di moderare i commenti come meglio credi, lasciami altrettanta libertà di accarezzare gli anonimi che ritengo SCIACALLI quando si servono dell'anonimato per scrivere "senza dar adito a chi non lo merita ! " .... frase chiaramente rivolta alla mia persona.

Ad Eliseo, Filotico e a tutti i lettori:
- vi sembra normale che io ed il Dr. Lippolis facciamo parte dell'ArcheoclubItalia sezione di Oria e non possiamo affrontare queste problematiche in seno all'associazione? Non sarebbe stato normale, giusto e logico, discuterne in un'assemblea con tanto di verbale e decidere a maggioranza di partorire un documento circa la posizione da prendere nell'interesse generale circa la vicenda VISITE AL CASTELLO?
Non aggiungo altro per non essere frainteso e vi prego di rileggere attentamente il mio primo commento.
Io non firmerò la petizione ideata dal Lippolis perché non la condivido così come è impostata (primo motivo fra tutti: secondo me non può essere considerata NORMA una consuetudine, fra l'altro NON CERTIFICATA, dei precedenti proprietari). Ripeto, inoltre, che io ho già mosso i miei passi.
Sono curioso di sapere se firmeranno detta petizione Pino Carbone e Mimino Pomarico, quest'ultimo appoggiato dal pres. prov. M. Ferrarese, cognato del Lippolis.

Caro Franco,
quando parlo di "uscire a testa alta" mi riferisco alla possibilità di risolvere la vicenda in maniera soddisfacente e positiva nell'interesse sia dei proprietari, sia della Comunità oritana e nel pieno rispetto della legalità senza sotterfugi: le strade e le norme lo consentono ,quindi una soluzione la si può trovare. Inoltre continuo a pensare, dal mio punto di vista,sia chiaro, che forse se la famiglia Romanin avesse coinvolto la cittadinanza sin dall'inizio (senza avere una sorta,per così dire, di visione elitaria della vicenda) le cose avrebbero potuto prendere ben altra piega.
Ciao Titti

Caro Titti,
sicuramente è per colpa mia se continuo a non capire. In cosa doveva essere coinvolta la cittadinanza? Nella procedura di rilascio delle licenze? Nella gestione delle visite guidate?
Non capisco.
Vi comunico comunque che le visite sono tuttora consentite "a scopo culturale e turistico" a gruppi di almeno 30 persone. Il tutto nell'ampia autonomia e discrezionalità prevista dall'atto del podestà datato 1933.
Piaccia o non piaccia a qualcuno (e con questo non voglio dire che io condivido) per assurdo... i nuovi proprietari potrebbero decidere di far visitare le torri del castello nel giorno 2 novembre dalla ore 05,00 alle ore 06,00.
Vogliamo continuare a discutere? Facciamolo pure. I risultati? Boh? Sicuramente confido nel buonsenso della famiglia Romanin-Caliandro ed a breve sono sicuro... avremo delle novità in tal senso... e vi assicuro: NON PERCHE' TIRATI PER LA GIACCHETTA DA QUALCUNO ... ma per loro libera scelta e decisione.

Cerco di spiegare il mio punto di vista: personalmente, fossi stato il proprietario sarei stato io ad aprire un dibattito ed un movimento di opinione per sensibilizzare i cittadini sul fatto che il Castello costituisce una realtà turistica che può creare posti di lavoro e far girare un po' meglio l'economia. Avrei spiegato meglio alla gente il mio progetto dicendo cosa intendevo fare, quali progetti saree stato possibile sviluppare e cercato di far capire le difficoltà burocratiche che stavo incontrando.
Dopodichè avrei voluto vedere quale Amministrazione non si sarebbe mossa.
Ma questo presupponeva una visione meno elitaria del rapporto tra proprietà e cittadinanza.
Non sempre funziona il principio che il SUPERMANAGER può risolvere tutto ( quasi avesse capacità taumaturgiche . Il buon Cesare Romiti ( che non è sicuramente un veterocomunista come me (se si adotta la visione del mondo del nostro " beneamato" pseudopremier)affermava che un'impresa funziona al meglio quando è sentita come parte di sè dal personale e dal territorio (non solo dal proprietario e dai top manager).
Spero di essermi spiegato meglio
Ciao
Titti

Preciso , inoltre, a scanso di equivoci, che nessuno qui intende tirare per la giacchetta la proprietà che ha tutto il diritto ed il dovere di svolgere la propria azione e ragione sociale.
Però:
a) qui tutti, compreso te,Franco, stiamo esercitando , civilmente, mi pare, il diritto di critica e proposta riguardo alla gestione di un bene culturale del territorio
b) l'imprenditore,specie chi agisce nel terzo settore e nel turismo svolge anche una funzione sociale e di sviluppo. Altrimenti saremmo tornati( come qualcuno sogna) all'"homo Homini lupus" ossia ad una società nella quale cade ogni vincolo di solidarietà e partecipazione a favore della legge della foresta e del più forte.
Con affewtto
Titti

Avete letto l'operazione becera di lievitazione del gruppo FB creato dal Dr. Lippolis? Qualcuno ha cambiato denominazione al gruppo AIUTI PRO TERROMOTATI ABRUZZO ed il gruppo a cui inizialmente facevano parte solo i coniugi Lippolis-D'Antona, in un batter d'occhio ha raggiunto quota 762.
La cosa si commenta da sè e fossi io al posto del Dr. Lippolis (probabilmente all'oscuro dell'operazione) cancellerei quel gruppo.
Il caso è stato messo in luce da Oria.Info in modo molto dettagliato.
http://news.oria.info/oria-facebook-e-una-giungla-in-citta/201110030.html

Ho già provveduto a firmare la suddetta richiesta e condivido l'iniziativa.

Invito l'amico Lippolis a continuare una giusta battaglia nell'interesse di Oria città turistica.

Pino Carbone

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