ORIA - Riceviamo e pubblichiamo:
[Se avevamo bisogno di una smentita riguardo al matrimonio di Piersilvio ad Oria, il Governo Berlusconi non avrebbe potuto fare di meglio: una tendopoli e 720 profughi a 4 km dal nostro Centro Abitato.
La premessa: i Libici è doveroso ospitarli dignitosamente.
E’ sul dignitosamente che però c’è da chiarirsi con il Ministro Maroni il quale da Tunisi quest’oggi ha detto: “abbiamo individuato, in ogni regione italiana, escluso l’Abruzzo, i luoghi più adatti per riceverli”. Quindi, siccome Gheddafi lo si è ospitato a Roma in una Tenda sul prato di Villa Panphili, Maroni ha pensato che un terreno incolto e abbandonato sulla Oria-Manduria non fosse tanto diverso dal prato di Villa Panphili ed ha individuato la tenda Gheddafiana quale modello abitativo di riferimento.
E quindi che ne sarà di Oria?
Turismo
Turismo addio. Consiglio i candidati sindaci che pensavano di farne il proprio cavallo di battaglia di eliminarlo dal proprio programma elettorale. Se è morta turisticamente Lampedusa che i turisti ce li aveva con l’estate che dura 8 mesi all’anno ed un aeroporto con voli giornalieri per tutte le destinazioni … immaginate che succederà ad Oria che non ha il mare, che non ha l’estate tutto l’anno e che i turisti ancora non li ha.
Sicurezza.
È un dato certo. Poca gente, per bene, e molta, poco raccomandabile. Solitamente nei centri di accoglienza organizzati, solitamente ex-caserme con mura di cinta invalicabili, l’attività principale è l’evasione. Ho dato uno sguardo alla struttura che si sta allestendo, che come tutti sanno è un terreno abbandonato con una serie di ruderi pericolanti dove l’Esercito si allena a fare la guerra. Escavatori e bobcat hanno montato una rete a maglia larga, altezza 220 cm. Chi preverrà le evasioni.? Secondo voi per educazione fuggiranno un poco alla volta o tutti contemporaneamente? A Oria abbiamo solo i Carabinieri, sprovvisti di uomini e mezzi. Se il Comandante Borrello non compra a sue spese il toner della stampante non si possono stampare le denunce. Quanto agli uomini, di notte ce ne sono solo 2, che devono decidere se stare in caserma o pattugliare la città, ma comunque non sono in grado di fare tutte e due le cose. Siccome le fughe si fanno di notte, come faranno i due poveri cristi? Sicuramente non li potranno aiutare quelli di Francavilla che anche loro sono un po’ pochini per contrastare il fenomeno criminalità: lì ogni giorno qualcuno si spara e ci scappa un morto al mese.
Salute e igiene pubblica.
Sempre nei centri di accoglienza organizzati, le condizioni igieniche sono penose. Immaginate in aperta campagna, dove non c’è l’acqua e la fogna. Eravamo tra i primi comuni d’Italia nella raccolta differenziata, immaginate che sarà da domani quel luogo, una discarica a cielo aperto. Salute, che dire, Maroni non poteva scegliere luogo migliore. Forse non sa, ma il sottosegretario Mantovano si, che Oria non ha un Ospedale.
Logistica
I libici potranno arrivare a Taranto via nave o a Brindisi via aereo. Senza andare troppo lontano, forse sarebbe stato meglio utilizzare l’interporto nella zona industriale di Francavilla, mai utilizzato ma comunque dotato di strutture al coperto, di bagni, docce e piazzali asfaltati, che è costato diversi Milioni di Euro ma non è mai stato utilizzato in nessuna occasione. Poteva essere l’occasione buona. Invece no, Oria, Strada provinciale per Manduria. Sia che i Libici arrivino da Taranto sia che arrivino da Brindisi, gli autisti degli autobus seguiranno le indicazioni sulla Statale 7 e quindi usciranno tutti allo svincolo della Sant’Andrea. Ovviamente i Libici saranno contenti perché i crateri del manto stradale gli darà l’impressione di essere nella Tripoli bombardata. Poi naturalmente sarà necessario attraversare la città di Oria, magari con visita al Castello, sicuramente aperto per l’occasione.
Nella speranza che le istituzioni, chi le rappresenta e chi aspira a rappresentarle, svolgano in modo appropriato il proprio ruolo, baciamo le mani, perché non dimenticate che i Libici si salutano così.
Angelo Lippolis]
5 commenti:
Le difficoltà del turismo ad Oria sono ataviche e le responsabilità sono da attribuire a tutti tranne che ai libici che, tra l'altro, arrivano soltanto stasera.
Quel "poco raccomandabile" nei confronti di queste persone che scappano dalla fame mi pare offensivo, per usare un eufemismo.
A quel che mi risulta i vigili del fuoco stanno facendo dei lavori di canalizzazione per i quali dovrebbe essere garantita l'igiene nei confronti degli ospiti. Almeno ci auguriamo.
Un'altra logistica senza tende sarebbe auspicabile, aspettiamo le ragioni di questa scelta.
Salve,ho molto riflettuto sul perchè della scelta di quel campo aperto...l'unica cosa che mi è venuta in mente e la vicina CONTRADA TRIPOLI a pochi passi dal campo forse per farli sentire a casa....sara un caso?????
Salve,ho molto riflettuto sul perchè della scelta di quel campo aperto...l'unica cosa che mi è venuta in mente e la vicina CONTRADA TRIPOLI a pochi passi dal campo forse per farli sentire a casa....sara un caso?????
Non c’era posto. Non ce n’era allora, non ce n’è oggi. Non ci fu posto per Gesù, non ce n’è per tanti che portano il suo stesso nome di “uomo”. Non ce n’è per tanti extracomunitari, che pure sono in mezzo a noi, condividono con noi gioie e speranze, in molti casi sono diventati i nostri servitori.
Non c’è posto per essi, che consideriamo di razza inferiore, per il diverso colore della pelle, per la diversità di cultura, per mentalità religiosa, o per altri motivi.
Non c’è posto per essi, perché vivono clandestinamente, sono sbarcati all’improvviso, senza che nessuno li attendesse per accoglierli. Non c’è tuttora posto per essi, che sono sfrattati dalla nostra mensa, senza alcun segno di umanità verso di essi.
Non c’è posto per essi che supponiamo sfrattati dai loro paesi, perseguitati a ragione o a torto; non c’è posto per essi sfuggiti ad un agguato scampati a morte sicura, ricercati per essere distrutti.
Non c’è posto perché non vogliamo che i loro figli giochino con i nostri, perché il divertimento resti un affare di famiglia, privato.
Non c’è posto per essi che sappiamo dediti alla prostituzione e che guadagnano bene. E non pensiamo che c’è fra di noi chi ricorre a loro per soddisfare le proprie passioni, per ripromettersi lucrosi profitti. Non c’è posto per essi, che turbano i nostri sonno tranquilli, che non vogliamo vedere mendicare oggi, per non turbare la serenità di questo giorno. Ma è proprio sereno il giorno in cui non vedo che ogni uomo è mio fratello? L’augurio è allora questo: che il nostro sorriso raggiunga tutti gli uomini, di ogni colore, di ogni razza, di ogni religione e a ciascuno dica: tu sei mio fratello.
Mons. Armando Franco
Il Vescovo della carità
Lorenza Conte
Non è questione di essere 'poco raccomandabile' o meno. Il problema è che - Malta docet - quando si è stabilmente in un luogo senza attrezzature d'accoglienza e senza un lavoro (cioè senza soldi) in qualche modo ci si deve arrangiare. E non è solamente perché si è libici; sarebbe lo stesso per qualunque di noi nelle stesse condizioni in una terra straniera. I profughi devono essere accolti, ma devono essere accolti bene, dignitosamente e in strutture adeguate, non nelle tende in campagna.
L'altra soluzione è avere anime pie come Lorenza che potrebbero offrire accoglienza ad una famiglia o anche ad un profugo. Una bella opportunità per lei di mettere in pratica i suoi consigli.
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