ORIA - Come noto, domani sera al cine-teatro Gassman andrà in scena la presentazione ufficiale alla città del candidato sindaco del centrosinistra (?) Cosimo "Mimino" Pomarico, in presenza - almeno stando agli annunci sui manifesti affissi nei giorni scorsi - dei massimi rappresentanti dei partiti che lo sostengono: parlamentari, consiglieri, segretari politici, ecc. Ci dovrebbe essere pure il presidente della Provincia nonché leader di "Noi centro", di cui Pomarico è espressione nella giunta provinciale, Massimo Ferrarese. Però, sorge un dubbio: considerate le tensioni di questi giorni, il Partito democratico parteciperà o, piuttosto, deciderà di snobbare Pomarico e, soprattutto, Ferrarese?
L'ipotesi che il Pd decida di disertare l'appuntamento è tutt'altro che peregrina. Il casus belli è un'intervista rilasciata al quotidiano Senzacolonne (leggi QUI) in cui Ferrarese minaccia di mollare tutto qualora, come parrebbe, la "vecchia" politica, negli uomini e nei modi, dovesse tornare alla ribalta reclamando visibilità e poltrone. Il riferimento, neppure troppo velato, è a Carmine Dipietrangelo, figura storica Pci-Pds, e Giovanni Antonino, già sindaco di Brindisi. Sempre nell'intervista della discordia, inoltre, il presidente della Provincia esclude categoricamente qualsiasi possibilità di rimpasto, caldeggiato più volte dal Pd, in seno all'esecutivo provinciale: gli unici due cambiamenti si avranno se Pomarico (Noi centro) diventerà sindaco di Oria e Donato Baccaro (Psi) di Cisternino. I democratici - con il segretario Corrado Tarantino, il consigliere Pino Romano e il diretto interessato Dipietrangelo - hanno rintuzzato aspramente le critiche di Ferrarese (leggi QUI, QUI e QUI). E allora, il Pd ci sarà o no domani al Gassman? Per il momento non ci sono comunicazioni ufficiali in merito, quindi non rimane che attendere domani sera e capire se i democratici avranno optato davvero per la linea dura tout court. (el.zanz.)
L'ipotesi che il Pd decida di disertare l'appuntamento è tutt'altro che peregrina. Il casus belli è un'intervista rilasciata al quotidiano Senzacolonne (leggi QUI) in cui Ferrarese minaccia di mollare tutto qualora, come parrebbe, la "vecchia" politica, negli uomini e nei modi, dovesse tornare alla ribalta reclamando visibilità e poltrone. Il riferimento, neppure troppo velato, è a Carmine Dipietrangelo, figura storica Pci-Pds, e Giovanni Antonino, già sindaco di Brindisi. Sempre nell'intervista della discordia, inoltre, il presidente della Provincia esclude categoricamente qualsiasi possibilità di rimpasto, caldeggiato più volte dal Pd, in seno all'esecutivo provinciale: gli unici due cambiamenti si avranno se Pomarico (Noi centro) diventerà sindaco di Oria e Donato Baccaro (Psi) di Cisternino. I democratici - con il segretario Corrado Tarantino, il consigliere Pino Romano e il diretto interessato Dipietrangelo - hanno rintuzzato aspramente le critiche di Ferrarese (leggi QUI, QUI e QUI). E allora, il Pd ci sarà o no domani al Gassman? Per il momento non ci sono comunicazioni ufficiali in merito, quindi non rimane che attendere domani sera e capire se i democratici avranno optato davvero per la linea dura tout court. (el.zanz.)
1 commenti:
non importa cosa farà il PD di Oria oramai disintegrato in mille pezzettini e giunto al punto di candidare soggetti impresentabili senza che questa volta possano dare la colpa sempre al solito Leonzio Patisso.
Bene il PD brindisino spero che finalmente si svegli senza stare al rimorchio dei falsi innovatori << La cattiva politica è quella che grida ai complotti per nascondere altri obiettivi, che si inventa nemici per non affrontare i problemi, che vuole cambiare tutto per non cambiare nulla, che è più attenta a capire a “chi rispondi”, e non a “cosa sai fare”, mortificando il merito, le capacità e le competenze.>>
ha ragione Dipietrangelo compagno/nemico che ho sempre apertamente combattuto quando tanti altri utilizzavano parassitariamente le sue indubbie capacità politiche e amministrative: << Di quel passato c’è tanto da recuperare (lealtà, umiltà, passione, competenza) come tanto da mettere da parte (rapporto politica-affari nel senso della reciprocità) >>
l'orgoglio si può mettere da parte..ma la dignità non si deve perdere per nessuno.
Lorenza Conte
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