29/07/10

A PROPOSITO DI ANONIMI: "LETTERA ANONIMA" di Simone Fregonese


ORIA - Su suggerimento di Leonzio Patisso, che ha inviato una mail all'indirizzo www.ilcontrovento.it, pubblico il simpaticissimo racconto di Simone Fregonese a proprosito di lettere anonime, argomento di stretta attualità locale dopo le lettere anonime (firmate "cittadini di oria") per denunciare 48 presunti evasori della tassa sui rifiuti solidi urbani. Una lettera anonima, questa, indirizzata a giornalisti, blogger e istituzioni (tra cui il sindaco, il comandante dei vigili urbani e la stazione dei carabinieri) e curiosamente recapitata su una busta intestata "Città di Oria", una di quelle in uso proprio al Comune. Non mi dilungo oltre, vi lascio a "Lettera anonima" di Simone Fregonese, c'è da divertirsi:

[Pensavo per l'appunto di scrivere una lettera anonima quando fui io a riceverla. Capire che fosse anonima fu abbastanza semplice poiché, sulla busta in bella vista sotto lo stipite della porta d'ingresso, il mittente era indicato come signor X.
Non l'aprii subito ma la rigirai un pezzo tra le mani, trattenendo a stento l'eccitazione. Per prolungare la piacevole attesa accesi la pipa, dando delle serene boccate di tanto in tanto.
"Finalmente una lettera anonima" ridacchiavo "Chissà che c'è scritto, magari una minaccia di morte!" e mi fregavo le mani soddisfatto "Spero solo non si tratti di un banale cartoncino pubblicitario."
Dopo qualche minuto d'attesa squarciai la busta; speravo che si sarebbe trattato di una bella lettera d'invettive, qualcosa di questo tenore "Egregio Signore… macché egregio, eminentissima testa di cazzo!" e via così su questo tono.
Invece nulla di ciò.
"Gentile Signore,
spero che mi perdonerà se celerò, per motivi di discrezione e quieto vivere, la mia identità."
Come inizio era un po' sciapo, senza mordente; il seguito però si rivelò decisamente più interessante.
"Queste righe per informarla di certi comportamenti e movimenti per lo meno equivoci di sua moglie in queste settimane."
Eccolo lì! Lo sapevo, fidati delle donne! Ci rimasi male, anche perché una cosa del genere non me l'aspettavo neppure lontanamente. Certe cose non è piacevole apprenderle poi da perfetti sconosciuti. Magari lo sa tutto il quartiere, alcune città e buona parte della regione e tu lì, ignaro, a salutare il macellaio che ti vende del castrato e se la fa sotto dalle risate, il panettiere che ti consiglia i cornetti, con un sorriso largo come lo stretto di Messina, la colf che ti chiede se vale la pena rifare i letti. Ignaro zimbello felice dispensi allegria rispondendo a tutti cordialmente e gioviale, raddoppiando così l'ilarità, fino a che l'amara verità non viene a galla e ti vergogni a mettere il becco fuori di casa. Ecco, anche da soli ci si motteggia, i doppi sensi sono sempre in agguato ad aspettare il povero cornuto.
Ma si pose subito un'altra questione: prestare fede alle parole di un pincopallino qualsiasi o a quelle della mia sposa? Accidenti, se ho preso moglie si tratterà pure di una persona di cui mi posso fidare, in questo porco mondo dove tutti cercano di mettertelo in quel posto. Anche su questo mio legittimo dubbio il segreto informatore aveva messo le mani avanti.
"Prima di esporle i fatti mi permetto di spendere qualche riga per illustrarle le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere la presente. Se non lo facessi lei potrebbe credere ch'io sia un ammiratore respinto, un amico invidioso o semplicemente il burlone di turno; nulla di ciò: io sono un delatore professionista. Certo, se i tempi fossero più felici, con conflitti internazionali e persecuzioni politico-cultural-religiose, potrei esercitare la mia arte con maggior soddisfazione ma, caro signore, viviamo in tempi bui per noi delatori costretti, per ripiego, ad occuparci di segnalazioni al fisco e coniugi infedeli. Se quindi ha ricevuto questa spiacevole lettera se la prenda con le guerre e le persecuzioni, che non abbondano in questo porco paese. Ci tenevo a precisare quanto sopra per assicurarle che quanto leggerà non è stato dettato dal alcun sentimento di rancore o d'invidia; le dirò di più: a me, di lei e della sua consorte, non importa proprio un fico. Siete semplicemente vittima della penuria di perseguitati politici da denunciare alle autorità."
Sospesi la lettura titubante: avrei potuto gettare l'infamante lettera nel cestino ed ignorarla, fingere che non fosse mai esistita, interrogare con delicatezza la mia consorte che avrebbe negato ogni accusa e salvare quindi il mio tranquillo ménage familiare, oppure continuare la lettura dell'infamante opuscolo, farmi venire un bell'attacco di depressione, attaccarmi alla bottiglia e vedere il mio matrimonio andare a rotoli come in una squallida telenovela. Senza dubbio ripresi la lettura.
"Esaurite le premesse veniamo quindi al nocciolo della questione. Ebbene, signore, oramai da alcune settimane la su graziosa consorte, nelle giornate di martedì e giovedì, alle ore quattordici e trenta riceve un prestante ragazzo nel vostro appartamento."
Sinceramente non mi pareva poi nulla di così evidente. Avrebbe potuto benissimo trattarsi di un massaggiatore, un maestro d'inglese, un commesso viaggiatore o chissà che altro. Proseguii.
"Spero che lei non sia così patetico da pensare a massaggiatori, maestri d'inglese, commessi viaggiatori o chissà che altro."
Mi sentii maledettamente patetico.
"La verità, come risulterà chiaro dalle righe che seguiranno, è che sua moglie la tradisce. Non si disperi e accetti la cosa da uomo. Guardiamo in faccia la verità, perdio, chi non è stato tradito almeno una volta? E' accaduto ad uomini eccezionali e bellissimi, è il minimo che possa capitare a lei."
Mi sentii un po' risollevare: la lettera cominciava ad assumere il tono dell'invettiva.
"Non è però per offenderla che ho scritto; torniamo alla sua consorte. Ebbene, quando l'uscio si chiude alle spalle del baldo giovane, anche un orecchio poco allenato può distinguere degli schiocchi (baci), fruscii (biancheria che viene tolta), cigolii (molle del letto). La cosa mi pare evidente."
Non era invece per nulla evidente, e tornai a sorridere. Era anzi plausibilissima l'ipotesi, scartata avventatamente, del massaggiatore. La cosa, infatti, avrebbe giustificato gli schiocchi (massaggi), i fruscii (biancheria che viene indossata a massaggio finito), i cigolii (molle del divano dove la moglie educata fa accomodare il professionista per un caffè). Tiè, brutto corvaccio, come se questi pochi e biascicati indizi potessero bastare ad accusare una donna onesta.
"Se però ciò non dovesse convincerla, sappia che ciò che rende palese ciò che accade sotto il tetto coniugale sono le selvagge urla di sua moglie intervallate da poco lusinghieri 'Sì, ancora, alla faccia del cornutone di mio marito. Ancora, Guastolfo."
Avrei potuto sopportare tutto, anche l'adulterio della mia compagna, ma non con un tale di nome Guastolfo. Questo mi faceva entrare di diritto nel mondo delle barzellette. Vinto, chinai la testa e lessi le ultime righe.
"Be' che ne dice? Non se l'aspettava, vero? Su, non si abbatta così. Si riprenda, dov'è finita la sua dignità? Piuttosto, se ricevere lettere del genere la fa stare così male, si impegni a favore di qualche conflitto o persecuzione! Cordialmente Suo Mr. X."
Dopo il primi minuti di smarrimento arrivò la rabbia. Ruppi alcuni soprammobili, presi a calci il tavolo, urlai oscenità tali che molti benpensanti del vicinato persero i sensi. M'interruppi solo quando il campanello squillò. Andai ad aprire ad un signore magro ed imbarazzato.
-Scusi…
-Cosa…
-Ecco… Per un imperdonabile errore… Insomma…
-Che farfuglia?
-Le è arrivata, per un errore, una certa lettera. Spero che ancora non l'abbia letta…
-L'ho letta sì, razza d'imbecille che non è altro! Le sembrano errori da commettere questi? Rovinare la giornata alle persone? Si vergogni.
-Insomma… Era solo per avvisarla che non era diretta lei… Potrebbe anche ringraziar…
-Ma se ne vada al diavolo!- gli dissi sbattendogli la porta in faccia.
Riaccesi la pipa e mi distesi sul divano sorridendo. Vedete, signori, io non mi sono mai sposato.]
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1 commenti:

Pubblico un commento per conto di "Miss X", che ha inviato un messaggio di posta elettronica a www.ilcontrovento.it:

Ridicolissima la "Lettera anonima" di Simone Fregonese.


PS Non so mettere il commento all'articolo.

Cordialmente.......Miss X :-)

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