26/07/10

RADIO 5, COME STANNO LE COSE?



ORIA - C'era una volta RadioOria, la mitica RadioOria, la storica RadioOria. Ci sono cresciuto con RadioOria, la mia radio preferita finchè è esistita non foss'altro perché mi ci ero affezionato col trascorrer degli anni. La ascoltavo spesso, specie quando frequentavo la "Edmondo de Amicis" (le cosiddette scuole vecchie in contrapposizione alla "Camillo Monaco", le scuole nuove) e poi la "Francesco Milizia", dopo aver finito i compiti, al pomeriggio. L'estate, poi, libero dagli impegni a scuola, mi capitava di ascoltarla ancor di più. Dopo, affezionato com'ero a quel canale e a quelle voci, non è cambiato granché, anche se spesso mi sono trovato fuori per motivi di studio e di lavoro. Da quando ho preso la patente, nella memoria dell'autoadio c'è sempre stato posto per la frequenza 104,20, che ho cancellato quando è subentrata RadioMargherita. RadioOria in paese era ormai la radio di tutti, ci erano cresciute intere generazioni, divertendosi a fare i disc jockey o gli speaker o semplicemente, come me, ascoltandola. Quando qualche anno addietro, ormai in crisi, RadioOria cedette le frequenze alla sopracitata emittente nazionale, ci rimasi male e, come me, tanti altri oritani e non solo. Proprio perché ormai una sorta di istituzione, RadioOria, infatti, era diventata emittente punto di riferimento della zona Sud provinciale. Ne ebbi la conferma alle superiori, quando nella mia stessa classe del Liceo classico "Vincenzo Lilla" molti miei compagni la conoscevano eccome. Anche loro ci erano cresciuti, a quanto pare, con RadioOria. A un certo punto, dopo la soppressione delle vecchie frequenze, seppi che Oria non sarebbe rimasta senza una propria emittente perchè sarebbe nata Radio5, nome diverso ma stessa impostazione e stesso storico conduttore degli ultimi anni dell'ultima gestione di RadiOria. Allora, avendo appreso direttamente le buone intenzioni della nuova proprietà, mi rincuorai e sintonizzai la nuova frequenza sul mio autoradio. Col tempo, superato a fatica il trauma del cambio di nome, mi sono abituato a Radio5, apprezzandone la continua ricerca di qualità e gli sforzi di chi in quel progetto ci metteva l'anima, nonostante le difficoltà e ce l'ha messa fino a quando, da un giorno all'altro, pigiando il tasto 5 del mio autoradio, non ho potuto che ascoltare solo un misero fruscio. Problemi tecnici temporanei, assieme a diversa altra gente, mi son detto. Così i 94,8 sono ancora là, nella memoria del mio autoradio, muti da mesi e mesi. Io non so cosa sia successo, se ne son sentite e scritte di tutti i colori, com'è ovvio che sia per un qualcosa che, sebbene proprietà privata, interessi moltissima gente. Un'emittente radio o tv, un giornale, un blog, qualsiasi cosa si rivolga a un pubblico non è mai soltanto della proprietà o di chi ci lavora. Credo divenga idealmente di dominio pubblico, come tale esposto a consensi, dissensi, talvolta critiche, quando non polemiche. Fa parte del "gioco". Ecco perchè io e diverse altre persone che prima a RadioOria e poi, sebbene in misura minore, a Radio5 si erano affezionate, ci chiediamo perché oggi Oria non abbia più la sua emittente radiofonica. Un quesito semplice, fuor di polemica, appassionato, se si vuole: come stanno davvero le cose? Lo chiedo, lo chiediamo alla proprietà, all'ottimo conduttore nonché encomiabile factotum prima dell'una poi dell'altra emittente oritana. Cos'è successo, che problemi ci sono, esistono speranze di ripresa delle trasmissioni? (Eliseo Zanzarelli)
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1 commenti:

Vi trascrivo un messaggio diramato da un anonimo che scrive per conto di RadioCinque Thenet su FB. Lo ritengo un attacco alla mia persona. Ho forse pestato i calli a qualcuno... che FORSE VUOL NASCONDERE QUALCOSA??? Eppure non ho scritto nefandezze sul mio blog nei confronti dell'emittente che ora è muta.
""""Da qualche giorno Radio 5 non si ascolta più a Oria. Non è accaduto per colpa nostra, e non è vero quanto i soliti beneinformati scrivono in alcuni blog locali. Probabilmente questa situazione molto presto sarà risolta, e il ripetitore radio potrà tornare tranquillamente a trasmettere. Vanno fatte però alcune puntualizzazioni. Quando abbiamo "aperto" un ripetitore di Radio 5 a Oria, pensavamo di fare una cosa gradita al pubblico oritano e dei paesi limitrofi. Soprattutto perchè Oria, Torre, Erchie e molti altri, erano alcuni dei paesi da cui le radio locali erano state "strappate" via a beneficio dei network nazionali. Invece pare che la nostra presenza, a onta della nostra riservatezza, sia stata oggetto di chiacchiericci da lavandaie, da parte almeno di alcuni sedicenti "operatori dell'informazione" che amano evidentemente ficcare il naso nei fatti altrui, e non paghi del non trovare -ahinoi- nulla da ridire, cominciano ad inventarsi di tutto, dai campi elettromagnetici a chi sa cos'altro diranno in futuro. A Oria abbiamo conosciuto persone splendide. E siamo grati a tutti quegli amici che ci chiamano ogni giorno per sapere quando riaccenderemo. Tuttavia come in ogni paniere ci sono mele buone e a volte mele marce, è nostro dovere preservare quelle buone e non consentire a quelle marce di intaccare le altre. Per questo stiamo decidendo se continuare il nostro cammino riattivando il ripetitore sui 94.8 a Oria, o in un altro posto. Sinceramente, non ci piacciono nè gli impiccioni nè gli inventori, e neppure quelli che raccontano storie fasulle dicendo a chi li ascolta che "hanno fonti attendibili". Valuteremo se sarà il caso o meno che sia Oria, piuttosto che un altro paese, ad ospitare i nostri 94.8. E se Oria rimarrà -alla fine- senza una stazione locale, beh... noi ce l'avevamo portata. Forse sarebbe stato meglio non lo avessimo fatto, tanto c'era già e continuerà ad esserci "Radio Serva", fatta dal passaparola di pochi, abili a inventarsi di tutto e di più contro chi non conoscono. Ah si. Perchè la cosa più bella è che noi, queste persone, non le abbiamo mai incontrate, non ci piacciono pettegole e pettegolezzi da due lire. Decideremo se riaprire a Oria. Chissà. Stiamo anche a vedere se un pò vi manchiamo... e per fortuna che non tutti gli oritani sono come alcuni. In ogni caso, grazie a tutti quelli che ci hanno manifestato affetto e simpatia in questi mesi in cui abbiamo operato anche nel vostro bellissimo paese. A risentirci, chissà ! """"

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