30/07/10

QUESTIONE TARSU, PARTE LA CACCIA ALLE RICEVUTE


ORIA - La lettera anonima, firmata "cittadini di Oria" e recapitata a organi d'informazione e istituzioni (sindaco, comandante dei vigili e carabinieri), in cui si denunciano 48 presunti evasori Tarsu continua a tenere banco, anche se non si direbbe. Come giustamente sottolinea Franco Arpa sul suo blog (leggi QUI), sulla faccenda è calato il silenzio, almeno in pubblico. In privato, infatti, se ne parla eccome, quasi in regime di monopolio nelle stanze cosiddette del potere ma anche fuori di esse.
Intanto, molti dei presunti evasori del tributo locale, tra cui professionisti e addirittura esponenti politici, si sono lanciati alla caccia delle ricevute di versamento per eventualmente dimostrare la l'estraneità ai fatti di cui vengono accusati.
Qualcuno dei presenti nella lista, sempre privatamente ché tanto i nominativi in assenza di riscontri certi non sono pubblicabili, si è fatto sentire negando ogni addebito e avvertendo di avere conservate le prove della sua non colpevolezza.
Ovviamente bisogna credere a queste persone che, loro sì, hanno un nome e cognome.
Tuttavia, siccome in materia fiscale i delatori non poi così tanto sgraditi (addirittura è possbilissimo dare soffiate anonime al fisco), pare che siano stati avviati i controlli del caso per accertare se davvero si sia in presenza di una "bufala" o di qualcosa di più concreto. (Eliseo Zanzarelli)
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2 commenti:

Elisè,
vuoi scommettere che anziché scrivere a noi per delle dichiarazioni e/o smentite, qualcuno "interessato" si servirà di qualche altro sito, il quale a sua volta ne approfitterà per "inzupparsi il biscotto" (o pulire la spada di moschettiere) contro di noi? Ovviamente è tutto casuale ciò che sto dicendo ... senza riferimento ad alcuno.

Potrebbe essere, Franco. Ma poco male. Io non sono abituato a guardare in casa degli altri né a criticarne le abitudini. Vado diritto per la mia strada, come ho sempre fatto, perché finora i risultati mi hanno sempre dato e continuano a darmi ragione. Qualcuno mi rimprovera di non darmi un tono, di mantenere sempre un profilo troppo basso quando invece qualche aria potrei darmela. Ma non lo farò. In fondo, qualcuno una volta ha detto che un buon giornalista (diversamente da un addetto stampa) non deve avere amici quando lavora per non essere pilotato da questo o quel soggetto. Poi c'è spazio per tutti, specie sul web, e ognuno è libero di comportarsi come meglio crede e di scrivere e dire in giro quel che vuole, magari pure dietro suggerimento di Tizio o Caio. Sta poi al lettore farsi un'idea e decidere chi ha ragione e chi no. Finora i riscontri sono ottimi e Il Controvento è un progetto in forte crescita (+ 60% di visitatori sui 28 giorni e + 70,9 di pagine viste) ed è ancora all'inizio della sua avventura, essendo nato solo a maggio. Ci saranno sorprese, spero entro il prossimo inverno. Più in là sarà chiaro cosa voglio dire. Quindi, caro Franco, cosa dirti? Vamos, come a te piace dire. "Non ragioniam di loro, ma guarda e passa", avrebbe detto il Sommo Poeta.

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