28/07/10

QUANDO SI DICE PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE


ORIA – Facciamo un giochino, qualcosa di divertente ma fino a un certo punto? Dai, facciamolo questo giochino. Sapreste dirmi di chi è quest’auto e dov’è parcheggiata?
Su, non è poi tanto difficile. In fondo, questa a Oria è un’auto “illustre”, quasi quanto il suo proprietario, che per un oritano è impossibile non conoscere, almeno di vista o di fama.
Vi aspettate che da un momento all’altro ve lo dica di chi è quest’auto, vero? No, non lo farò, tanto ci arrivate da soli, prima o poi. Se proprio non ci arrivate, fatevi aiutare da qualcuno che quest’auto la conosce. Provate a chiedere a qualche vostro amico o a chi avete affianco e presto vi direte: “Già, è vero, come ho fatto a non pensarci prima?”.
Vado avanti ma, come promesso, non farò nome e cognome, tanto ci arrivate, eccome se ci arrivate. Però voglio darvi un aiutino: questa è l’auto di qualcuno che predica bene e razzola male. Perché? Perché non si può essere d’accordo con i parcheggi a pagamento in pubblico ed eluderli in privato, specie quando si dovrebbe dare il buon esempio.
Intanto, vi aiuto ancora, risolvo parte dell’indovinello: questa monovolume è parcheggiata all’imbocco di via Oria-Sava, appena dopo la svolta da via Dragonetti Bonifacio o da via Corrado, sul lato sinistro, dove teoricamente la sosta sarebbe vietata, anche se ci parcheggiano tutti perché il divieto non è ben visibile. Ma non finisce qui.
Alla sosta in divieto si aggiunga che il proprietario di quest’auto, solo qualche tempo fa, diciamo quando sono stati inaugurati i parcheggi a pagamento e assunti gli ausiliari del traffico per controllare che gli automobilisti pagassero la sosta, dichiarò pubblicamente che le strisce blu avrebbero portato un po’ più di civiltà e un po’ meno caos alla viabilità cittadina ed era necessario accogliere la novità con favore, senza ostilità. Tesi condivisibile.
Poi sorsero dei problemi, ancora attuali, con la gente che per non pagare il parcheggio o l’abbonamento/residenti cominciò a non affollare più le strade coi parcheggi a pagamento, ma quelle senza, talvolta posteggiando in divieto di sosta o al limite della contravvenzione ché i controlli tanto riguardavano soprattutto la sosta a pagamento.
Il caos, in sostanza, si spostò solo di qualche traversa. E fu così che il “nostro” uomo si spese in un’altra pubblica esternazione, questa volta annunciando maggiori controlli, specie nelle strade non interessate dai parcheggi a pagamento, quelle in cui si era spostato il caos.
Bene, una delle strade incriminate è proprio quella in cui il proprietario di quest’auto grigio metallizzato ha parcheggiato (la foto è di questo pomeriggio attorno alle 17,30 ma potrebbe essere anche di ieri o di domani), evitando accuratamente di pagare il parcheggio a pagamento, lasciando la macchina in divieto. Su, dite la verità: adesso avete capito di chi si sta parlando? (Eliseo Zanzarelli)

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1 commenti:

questa è l'ennesima dimostrazione!
UNO SCHIFO!!!!!!

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