20/07/10

"LA MAFIA DA' LAVORO", FRASE DA CONCERTO


LATIANO - Riporto qui di seguito l'ottimo post dell'ottimo blogger, nonchè avvocato, di Latiano Leopoldo Calò. In sostanza, Calò denuncia un fatto realmente accaduto l'altra sera, nella sua città, nel parco archeologico di Muro Tenente. Durante il concerto dei Boom da Bash, uno dei rapper, sicuramente in modo provocatorio ma non per questo giustificabile, avrebbe sostenuto che mafia uccide ma almeno dà lavoro, mentre quello che "ci frega veramente è lo Stato". Il concerto rientrava nel cartellone eventi varato dall'amministrazione comunale, che non c'entra nulla, ci mancherebbe. Tuttavia, Calò avrebbe gradito che qualche amministratore avesse preso posizione o lo facesse anche ora, ex post. Fatto ancor più grave, l'episodio si sarebbe verificato mentre in tutt'Italia si commemorava la tragica morte di Paolo Borsellino. Qui sotto il post di Leopoldo Calò in versione integrale:
[LA MAFIA DA' LAVORO
Non sarebbe stato male il concerto dei Boom da Bash, il gruppo che ieri sera ha suonato la sua musica reggae-rap al parco archeologico di Muro Tenente. Io ci sono andato e me lo sono goduto, contribuendo con la mia presenza ad innalzare notevolmente l'età media degli spettatori. Senonché, in uno degli ultimi pezzi, mentre mi stavo quasi appisolando su una delle sedie messe a disposizione dall'amministrazione comunale (il concerto è una delle manifestazioni organizzate dal Comune di Latiano per renderci più accettabile questa estate torrida) ho fatto un salto di mezzo metro sulla sedia, che ha miracolosamente retto. Uno dei due rapper, infatti, si è rivolto alle centinaia di giovani estimatori di questa particolare musica, per dire - cito testualmente - che "la mafia uccide ma almeno dà lavoro, chi ci frega veramente è lo Stato". Ora, non si può certamente pretendere che un amministratore pubblico vada preventivamente ad assistere agli spettacoli che organizza, quindi ci sta che gli assessori e i consiglieri comunali presenti allo spettacolo non potessero sapere in anticipo di questo messaggio devastante lasciato cadere dal palco con tanta naturalezza. Certamente, una maggiore cura nella scelta dei gruppi musicali non guasterebbe, dato che il Comune non è un impresario ma deve preoccuparsi anche dei contenuti di ciò che propone, ma soprattutto, allo spettacolo c'erano almeno due consiglieri comunali (uno con dirette responsabilità organizzative) e il vicesindaco, nonché assessore alla Cultura.

Angelo Gaglione e Cosimo De Falco, non so se il vicesindaco era andato via ma voi c'eravate di sicuro perché quando il concerto è finito vi ho visti, almeno uno di voi avrebbe dovuto interrompere il concerto e guadagnare il palco, e dire, gridare se necessario, che nessuno può permettersi, chiamato e pagato dal Comune di Latiano, di affermare, per di più nel giorno dell'anniversario dell'uccisione di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta (era mezzanotte passata), che la "mafia uccide ma dà lavoro mentre lo Stato ci frega". Ma stiamo scherzando? Se non abbiamo capito almeno questo, tutti i concerti, tutto il teatro, tutte le mostre, tutti i film non servono a nulla.

Mi dispiace, proprio a nulla]. (ez)
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