ORIA - Rifiuti, se ne parla meno ma lo stato di emergenza rimane. Le foto qui accanto (scattate ieri 11 agosto 2010) sono eloquenti, ma in fondo non rendono appieno l'idea dello scempio che, quotidianamente, attanaglia le campagne di Oria e dintorni. Le immagini interessano la direzione Latiano: la prima immortala il bustone che quasi certamente un oritano ha abbandonato lungo la stradina che immette sulla viabilità di servizio della statale 7 Brindisi-Taranto nei pressi del santuario della Madonna di Cotrino; la seconda, invece, è più vicina al centro abitato e ritrae ciò che resta di un cumulo di spazzatura gettato lungo la stradina che porta a Gallana. Si nota come in questo caso qualcuno, si spera non gli addetti al servizio di raccolta, abbia pensato bene di incenerire il tutto così inquinando non solo il terreno ma pure l'aria, per eliminare il nauseabondo monticello che puntualmente - tempo due/tre giorni massimo - tornerà a riformarsi (la Oria-Latiano è una strada che mi capita di fare spesso e i rifiuti lì ci sono sempre). I problemi, al di là degli attestati di merito, persistono eccome e a distanza di oltre un anno dall'introduzione della differenziata non s'intravede ancora luce in fondo al tunnel. Gli unici cambiamenti, ambedue in pejus, per il momento si riferiscono all'aumento della Tarsu [del 20-30 per cento, un'enormità specie se rapportata al (dis)servizio] e al fatto che non sempre i contenitori davanti casa vengono svuotati. Ma c'è da essere ottimisti: la situazione può solo migliorare. (Eliseo Zanzarelli)
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