09/11/10

CASTELLO, FILOTICO: "COMPLIMENTI AI ROMANIN, ORA APERTURA AI CITTADINI"

ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Salvatore "Titti" Filotico a proposito della riapertura del castello:

[Ho preso visione dei filmati pubblicati con sollecitudine da Franco Arpa sul suo blog e sul sito del Controvento, ho letto con attenzione il paginone interno del Quotidiano di Brindisi, curato con cura e precisione dalla collega e cara amica Francesca D'Abramo, ho parlato con qualche amico presente.
Il ricorso a fonti documentarie e testimonianze dirette mi ha permesso di farmi un’idea più chiara e completa del lavoro di restauro svolto.
Devo dire che l’impressione favorevole che avevo guardando dall’esterno ed ascoltando pareri di gente competente mi sembra ampiamente confermata così come resta positivo il mio giudizio sul lavoro svolto e sulla qualità progettuale dei proprietari e committenti. Giudizio ampiamente confermato ascoltando la registrazione delle dichiarazioni fatte dal Dott. Romanin e leggendo la sintesi che ne riporta Francesca sul “Quotidiano”. Il Dott. Romanin con garbatezza, chiarezza e precisione ha esposto i progetti per il futuro del Castello e confermato la volontà di farlo rimanere parte integrante del tessuto sociale oritano; non solo, ha anche fatto capire che il progetto della “Borgo Ducale” può essere una grossa occasione di rilancio turistico ed economico per la nostra Città.
Prendo, altresì, atto delle dichiarazioni del Sindaco e spero che, chiunque sarà eletto nelle prossime elezioni, sappia affiancare altrettante iniziative turistiche e culturali a supporto dei progetti illustrati dal Dott. Romanin. Credo, conoscendolo, che il Sindaco saprà lasciare traccia degli impegni presi che possa essere seguita o da Lui stesso (sei si ripresenterà e sarà riconfermato) oppure da chi gli succederà. Sarebbe importante che l’iniziativa privata non restasse isolata e chiusa in se stessa ma supportata dall’azione e dalla progettualità del pubblico. Mi permetto, qui, però, di polemizzare, apertamente, con il sottosegretario Mantovano (venuto, qui, a fare passerella ed a rappresentare un ministro dei beni Culturali fallimentare come Bondi).Con quale coraggio si può permettere di affermare che: “Abbiamo dei doveri nei confronti della storia, intanto per non dimenticarla perché ci ha trasmesso tanto e poi perché riportarla alla luce significa ritrovare l’entusiasmo che serve ad un popolo per essere competitivo e guardare al proprio futuro”? Forse il sottosegretario Mantovano dimentica che per avere entusiasmo occorre essere sereni ed avere un lavoro e soprattutto serve formazione e conoscenza. Proprio il Governo che Mantovano rappresenta ha: a) tolto qualsiasi speranza di lavoro ai giovani ed alle famiglie, specie al Sud; b) tagliato i fondi alla cultura (dai 400 milioni di euro stanziati dal governo Prodi, si è passati ai quarantasette di Tremonti; c) ridotto le spese per la scuola pubblica trasformando, grazie ai provvedimenti della signora Gelmini, l’insegnamento della Storia in un semplice racconto di fatterelli (altro che “studio” ed entusiasmo!). Mi chiedo, poi, considerato che “non dobbiamo aspettarci aiuti dall’alto e smetterla di essere autoreferenziali” con quali fondi pensa, il sig. Mantovano, di realizzare la “sinergia” di cui, giustamente, parla il Sindaco. L’autoreferenzialità si supera attraverso il coinvolgimento, la disponibilità di risorse, la conoscenza, la messa in atto di politiche solidaristiche. Per fortuna, nonostante la crisi e le difficoltà, vi sono imprenditori come i Romanin-Caliandro che hanno fantasia, coraggio e creatività per investire nelle risorse del territorio.
Mi auguro, anche, che nei progetti culturali di cui si è parlato vi sia uno spazio anche per il coinvolgimento delle scuole del territorio, magari all’interno di quel 15% del curriculum riservato alla conoscenza del territorio, che può essere una vera e propria reale risorsa per l’attuazione del federalismo. Ha fatto molto bene il Dr. Romanin ad illustrare e mettere in risalto l’importanza dei reperti emersi: essi potranno essere fonte documentaria e testimoniale della cultura e della vita del nostro paese. Mi piace ricordare, a proposito, la famosa frase di Primo Levi: ”Solo chi ha memoria del proprio passato, può costruire il proprio futuro”.
Considerato che, sinora, la proprietà ha rispettato gli impegni presi, sono certo che rispetterà anche quello di mantenere la struttura fruibile anche dai cittadini oritani, compatibilmente con i progetti della Borgo Ducale.
Auguro di cuore alla famiglia Romanin-Caliandro di vedere realizzati al meglio i propri progetti ed i propri sogni.
Oria 9 novembre 2010
Salvatore Filotico]


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