13/10/10

MA QUALI PROGRAMMI! VIVA LE CORTI DEI MIRACOLI


ORIA - Qualcuno, povero illuso, pensa ancora seriamente che la politica locale possa farsi con le idee o le ideologie. Così, di tanto in tanto, si sente parlare in giro di programmi e strategie perché questa o quella città possa diventare migliore, più progredita, appetita ai turisti, bla, bla, bla. Spesso, sotto elezioni, il periodo che ormai si respira a pieni polmoni a Oria, da questa o da quella parte cosiddetta politica sono mosse le più aspre critiche all'amministrazione uscente: in questi anni non si è fatto nulla, bisogna invertire la rotta,bla, bla, bla. Faremo questo, faremo quest'altro, sviluppo, zona industriale, che ci vuole? Bla, bla, bla. Discorsi di circostanza, che si devono fare, di quel tipo che con espressione dialettale scorretta, ma che rende bene l'idea, si etichetterebbero "per non essere detto". Con il trascorrer delle campagne elettorali, di generazione in generazione, la gente lo ha compreso: meglio un uovo oggi che un'eventuale gallina domani, quindi meglio approfittare della generosità pre-elettorale che attendere, campa cavallo, un improbabile e disinteressato buongoverno. E allora, aprono ufficialmente le corti dei miracoli, attive h24 o quasi: sindacati, patronati, studi legali, tecnici e chi più ne ha più ne metta per conquistare questo o quel "pacchetto" di voti in cambio di qualche favoruccio a destra e a manca. E il bene pubblico, i progetti per la città, bla, bla,bla? Roba da campagna elettorale. Di facciata. O, comunque, per conquistare il consenso di qualche cane sciolto, di qualcuno che ancora crede, o s'illude, che le promesse pubbliche, e non solo quelle private, abbiano un senso e un valore e siano degne d'esser rispettate. (Eliseo Zanzarelli)

[in foto, la vera Corte dei miracoli, Cour des miracles, a Parigi]

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