ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Salvatore "Titti" Filotico (foto):
[Questa sera sono stato avvicinato, in piazza Lama mentre chiacchieravo amichevolmente con l’ex Assessore De Stradis dall’amico Emilio Mola candidato in una lista che sostiene il centro destra.
Emilio molto civilmente e con la correttezza dovuta tra amici che si rispettano anche quando non sono d’accordo mi ha fatto notare che nel parlare della vicenda tendopoli ho enfatizzato il ruolo dei ragazzi della Fabbrica di Nichi rispetto a quello svolto da altre persone. Emilio mi ha detto che i ragazzi che non ho citato avrebbero voluto rispondermi pubblicamente e che non l’hanno fatto per una forma di rispetto (se riporto fedelmente le sue parole). Io ho ribattuto che la forma massima di rispetto sarebbe stata se mi avessero risposto contestando le affermazioni che non erano condivisibili ed errate e che per me sarebbe stata una crescita ed un piacere discutere con loro.
Se ho l’impressione di essere stato di parte o distratto nelle citazioni me ne scuso con tutti coloro che non sono riuscito a citare (anche perché molti non li conosco essendo molto più giovani di me ed essendo io mancato da Oria per tanto tempo).
Certamente voglio dire ad Emilio ed a tutti che non c’è spirito di parte nell’esaltare quanto hanno fatto i ragazzi poiché se Emilio ed i ragazzi hanno letto tutto ciò che ho scritto in merito alla vicenda, possono essere testimoni del fatto che quando scrivo di “essere fiero di quanto hanno fatto la maggior parte dei miei concittadini e pertanto di essere oritano”, certamente non posso presumere che tutti coloro che, in qualsiasi modo, si sono prodigati per dare conforto ed aiuto ai migranti possano essere elettori del centro sinistra. Né, al contrario, penso che tutti coloro che hanno messo in atto la caccia all’untore,possano essere elettori del centro destra.
Naturalmente tutto ciò non mi distoglie dalla mia visione dei fatti a livello nazionale che attribuisce ad una precisa volontà politica l’intera maldestra gestione della vicenda. Ma qui, in questo contributo, non voglio soffermarmi più di tanto a parlare di questo poiché riaprirebbe una inutile polemica ed un dialogo tra sordi che ormai caratterizza l’intera politica nazionale e la paralizza. Ciò, a mio avviso, è frutto non solo della gestione mediatica dei problemi politici ma soprattutto del fatto che il bipolarismo ed il sistema maggioritario non sono sistemi adatti per l’Italia in quanto non rispettano la pluralità delle identità e delle idee e non danno spazio, anche a causa di un sistema elettorale sballato ed antidemocratico, alla formazione politica ed alla crescita democratica dei giovani.
Ma detto questo ed assumendomi la responsabilità di ciò che scrivo, voglio dire all’amico Emilio che una delle cose belle che ho potuto apprezzare è stato proprio il fatto che i ragazzi si aiutavano ed aiutavano i migranti senza mettersi addosso etichette e collaborando tra persone di diversa appartenenza.
Forse su questa piccola lezione noi adulti dovremmo meditare per riflettere sul fatto che nel prossimo non c’è un nemico da abbattere ad ogni costo ma ci può essere una persona con la quale, nell’interesse comune, si può fare un pezzo di strada.
Personalmente mi è capitato di scambiare idee, proposte ed opinioni con amici, compagni ed avversari politici e devo dire che spesso ho raccolto e portato a casa dagli altri qualche concetto ed idea che mi ha fatto crescere ed agire ed altrettanto mi è accaduto che altri abbiamo condiviso le mie idee e proposte anche con diversa appartenenza dalla mia.
Solo una politica miope e di corto respiro, egoista ed autoreferenziale può tendere ad escludere l’altro ed a negarne le ragioni vedendo tutto il male ed il negativo nel diverso dal sé e tutto il bene nella sua parte. Questo non fa che acuire odi e generare aggressività ed incapacità di collaborare in prospettiva solidale.
Emilio sa benissimo, perché ne abbiamo parlato, quanto io lo stimi, pur non condividendo la sua scelta di campo perché la mia visione di fondo della politica è diversa dalla sua; ciò non esclude che ci siano sempre spazi di collaborazione e di reciprocità nell’interesse di Oria.
Voglio anche dire che ho apprezzato davvero la civiltà e l’educazione di Emlio nel porre un problema e nel discuterlo a differenza di tutti coloro che vedono nell’avversario politico solo un nemico con il quale nessuna discussione corretta è possibile.
Mi piacerebbe proprio che il confronto scorresse su questi binari sempre.
Poco prima ed in altre occasioni (molto poche in verità, sinora) mi era capitato di discutere animatamente su temi politici di carattere nazionale e regionale finendo nel nulla la discussione perché non vi era alcuno spazio di confronto quando tutto viene considerato bianco o nero. Per fortuna il mondo è a colori con diverse sfumature che lo rendono bello e vivibile.
[Questa sera sono stato avvicinato, in piazza Lama mentre chiacchieravo amichevolmente con l’ex Assessore De Stradis dall’amico Emilio Mola candidato in una lista che sostiene il centro destra.
Emilio molto civilmente e con la correttezza dovuta tra amici che si rispettano anche quando non sono d’accordo mi ha fatto notare che nel parlare della vicenda tendopoli ho enfatizzato il ruolo dei ragazzi della Fabbrica di Nichi rispetto a quello svolto da altre persone. Emilio mi ha detto che i ragazzi che non ho citato avrebbero voluto rispondermi pubblicamente e che non l’hanno fatto per una forma di rispetto (se riporto fedelmente le sue parole). Io ho ribattuto che la forma massima di rispetto sarebbe stata se mi avessero risposto contestando le affermazioni che non erano condivisibili ed errate e che per me sarebbe stata una crescita ed un piacere discutere con loro.
Se ho l’impressione di essere stato di parte o distratto nelle citazioni me ne scuso con tutti coloro che non sono riuscito a citare (anche perché molti non li conosco essendo molto più giovani di me ed essendo io mancato da Oria per tanto tempo).
Certamente voglio dire ad Emilio ed a tutti che non c’è spirito di parte nell’esaltare quanto hanno fatto i ragazzi poiché se Emilio ed i ragazzi hanno letto tutto ciò che ho scritto in merito alla vicenda, possono essere testimoni del fatto che quando scrivo di “essere fiero di quanto hanno fatto la maggior parte dei miei concittadini e pertanto di essere oritano”, certamente non posso presumere che tutti coloro che, in qualsiasi modo, si sono prodigati per dare conforto ed aiuto ai migranti possano essere elettori del centro sinistra. Né, al contrario, penso che tutti coloro che hanno messo in atto la caccia all’untore,possano essere elettori del centro destra.
Naturalmente tutto ciò non mi distoglie dalla mia visione dei fatti a livello nazionale che attribuisce ad una precisa volontà politica l’intera maldestra gestione della vicenda. Ma qui, in questo contributo, non voglio soffermarmi più di tanto a parlare di questo poiché riaprirebbe una inutile polemica ed un dialogo tra sordi che ormai caratterizza l’intera politica nazionale e la paralizza. Ciò, a mio avviso, è frutto non solo della gestione mediatica dei problemi politici ma soprattutto del fatto che il bipolarismo ed il sistema maggioritario non sono sistemi adatti per l’Italia in quanto non rispettano la pluralità delle identità e delle idee e non danno spazio, anche a causa di un sistema elettorale sballato ed antidemocratico, alla formazione politica ed alla crescita democratica dei giovani.
Ma detto questo ed assumendomi la responsabilità di ciò che scrivo, voglio dire all’amico Emilio che una delle cose belle che ho potuto apprezzare è stato proprio il fatto che i ragazzi si aiutavano ed aiutavano i migranti senza mettersi addosso etichette e collaborando tra persone di diversa appartenenza.
Forse su questa piccola lezione noi adulti dovremmo meditare per riflettere sul fatto che nel prossimo non c’è un nemico da abbattere ad ogni costo ma ci può essere una persona con la quale, nell’interesse comune, si può fare un pezzo di strada.
Personalmente mi è capitato di scambiare idee, proposte ed opinioni con amici, compagni ed avversari politici e devo dire che spesso ho raccolto e portato a casa dagli altri qualche concetto ed idea che mi ha fatto crescere ed agire ed altrettanto mi è accaduto che altri abbiamo condiviso le mie idee e proposte anche con diversa appartenenza dalla mia.
Solo una politica miope e di corto respiro, egoista ed autoreferenziale può tendere ad escludere l’altro ed a negarne le ragioni vedendo tutto il male ed il negativo nel diverso dal sé e tutto il bene nella sua parte. Questo non fa che acuire odi e generare aggressività ed incapacità di collaborare in prospettiva solidale.
Emilio sa benissimo, perché ne abbiamo parlato, quanto io lo stimi, pur non condividendo la sua scelta di campo perché la mia visione di fondo della politica è diversa dalla sua; ciò non esclude che ci siano sempre spazi di collaborazione e di reciprocità nell’interesse di Oria.
Voglio anche dire che ho apprezzato davvero la civiltà e l’educazione di Emlio nel porre un problema e nel discuterlo a differenza di tutti coloro che vedono nell’avversario politico solo un nemico con il quale nessuna discussione corretta è possibile.
Mi piacerebbe proprio che il confronto scorresse su questi binari sempre.
Poco prima ed in altre occasioni (molto poche in verità, sinora) mi era capitato di discutere animatamente su temi politici di carattere nazionale e regionale finendo nel nulla la discussione perché non vi era alcuno spazio di confronto quando tutto viene considerato bianco o nero. Per fortuna il mondo è a colori con diverse sfumature che lo rendono bello e vivibile.
Salvatore Filotico]
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