ORIA - La tragedia annunciata si è consumata questa sera attorno alle 21,30 lungo la provinciale che collega Oria e Manduria, a un chilometro dal centro d'accoglienza in direzione Manduria: una giovane donna di Oria - farne il nome o scriverne le iniziali non ha importanza, sarebbe potuto capitare a chiunque - ha investito con la sua utilitaria - una Fiat Punto - un tunisino, che è morto sul colpo. L'oritana è in forte stato di shock ed è stata condotta in ospedale per accertamenti.
L'automobilista, che procedeva in direzione Oria, non avrebbe fatto in tempo a evitare l'impatto con il pedone, che camminando dal lato destro della carreggiata faceva presumibilmente rientro in tendopoli dopo aver trascorso la giornata a Manduria.
Quello che si temeva da giorni - e che in tantissimi avevano denunciato - alla fine si è verificato proprio nella giornata in cui - per motivi ancora tutti da chiarire - è stato sospeso il servizio bus-navetta da e per il Cai pattuito durante il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che si era celebrato presso il Comune di Oria all'inizio della settimana. Come spesso accade, è ben possibile che ora - dopo che ci è scappato il morto e che non una, ma ben due vite - quella della vittima e quella della conducente, - sono state spezzate - si deciderà finalmente di porre un serio rimedio al pericolo investimenti lungo l'arteria "a scorrimento veloce" Oria-Manduria.
L'automobilista, che procedeva in direzione Oria, non avrebbe fatto in tempo a evitare l'impatto con il pedone, che camminando dal lato destro della carreggiata faceva presumibilmente rientro in tendopoli dopo aver trascorso la giornata a Manduria.
Quello che si temeva da giorni - e che in tantissimi avevano denunciato - alla fine si è verificato proprio nella giornata in cui - per motivi ancora tutti da chiarire - è stato sospeso il servizio bus-navetta da e per il Cai pattuito durante il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che si era celebrato presso il Comune di Oria all'inizio della settimana. Come spesso accade, è ben possibile che ora - dopo che ci è scappato il morto e che non una, ma ben due vite - quella della vittima e quella della conducente, - sono state spezzate - si deciderà finalmente di porre un serio rimedio al pericolo investimenti lungo l'arteria "a scorrimento veloce" Oria-Manduria.
Eliseo Zanzarelli
[in foto, il blocco stradale lungo la provinciale, in direzione Manduria. Domani foto migliori]
[in foto, il blocco stradale lungo la provinciale, in direzione Manduria. Domani foto migliori]
1 commenti:
Caro Eliseo,
hai perfettamente ragione. Ora arriveranno i coccodrilli ed i castigatori di regime a pontificare o magari a fare sciacallaggio politicofacendo finta di non essere corresponsabili di questa morte e della profonda ferita interiore della signora co9nvolta nell'incidente ,suo malgrado.
Inizierà il balletto dell'"avevo detto" , " è colpa di......" e magari arriverà anche l'idiota di turno che in puro stampo leghista arriverà a dichiarare: un o di meno ".
Io mi limito a chiedermi solo quale era la storia di questo ragazzo , cosa sappiamo noi della sua vita ? Non avrà neppure la piuetà della memoria del nome.
I media nazionali e locali , salvo rare eccezioni se ne occuperanno ...ma poi?
E che segno lascerà questa tragedia nella mente di questa povera nostra concittadina?
per ora non posso far altro che ripetermi queste parole scolpite nella mia mente e nel mio cuore :
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)
Non so e non riesco a dire altro per l'emozione e per la rabbia che ho dentro per questa e per tante altre vicende.
Un abbraccio
Titti Filotico
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