ORIA - Pregiatissimo Dott. Sergio Ardito,
con la stima sincera, tanto professionale per essere il mio allergologo, tanto politica per il ruolo “comunque” da te ricoperto ad Oria, premesso che per problemi di rete ho anch’io potuto leggere in ritardo, solo oggi, il tuo articolo su “ilControvento.it” in risposta al mio primo intervento sulla questione “Porta Brindisi”, mi appresto a risponderti per diritto di replica.
Premesso che, come già lasciai intendere nel primo comunicato, sono favorevole all’idea della Porta ma non al progetto così come presentato e che ho ritenuto anch’io probabilmente “pesante” il linguaggio tecnico utilizzato in quella presentazione, visto il pubblico medio ed eterogeneo; ciò che a mio avviso ha fatto scattare una molla “contro” l’intervento di Spina sia in me, sia in chi è per il si non è la sua contrarietà e le sue motivazioni, ma proprio la durezza e la mancanza di tatto che ha utilizzato in un contesto pubblico, davanti ad un pubblico nutrito, nei confronti di figure professionalmente affermate o che comunque hanno dedicato del tempo ad un progetto. Poi, premesso che mi pare infantile ora andare alla ricerca di chi abbia iniziato a tirar in ballo la questione politica , voglio ricordare a te ma anche ai lettori che il Dott. Spina concluse il suo intervento con “…l’Arco di Trionfo di un’Amministrazione”.
Chiarendo che ultimamente a mio avviso l’Amministrazione ha da fare una doccia fredda con un po’ di autocritica; dire che il progetto sia quello di un Arco di Trionfo di un’Amministrazione, come a dire dell’attuale Amministrazione, è comunque una considerazione politica, una falsità ed una scorrettezza nei confronti degli assenti o di chi pur presente non conosce bene i promotori della serata! Nel comitato in realtà non esiste figura alcuna riconducibile al PDL o altre forze di maggioranza, al contrario, e sono in questo caso costretto a chiarire politicamente, mi pare fossero presenti e tra i principali attori figure riconducibili ad un Consigliere Comunale attualmente di minoranza e vicinissimo ad un potenziale candidato Sindaco del Centrosinistra! Questo per dire due cose: uno, che si può esprimere il proprio pensiero anche avverso, senza però lasciarsi andare in offese personali chiare e palesi o mascherate che siano; due, che non è certamente a me che interessa ragionare sotto etichetta politica.
Ribadendo che non è a me che interessa ragionare sotto etichetta politica; non ho mai affermato che le “chianche” di destra siano migliori di quelle di sinistra, né ho colpevolizzato il Dott. Spina semplicemente perché di sinistra, ma semplicemente ho voluto dire che non si può mettere in dubbio l’onestà intellettuale di qualcuno in pubblico con quel fervore e poi non ricordare, come tu invece hai fatto, che personalmente da amministratori si è potuto commettere errori anche nei campi in cui ci si sente forti; siamo mortali!
Poi, può darsi che il mio impegno nell’associazionismo (sia sportivo per ragazzi, che sociale per diversamente abili, ed altro ancora) conti poco e niente per te e per gli oritani, quindi non al pari ma nemmeno all’altezza, di esprimere considerazioni su quelle fatte dal Dott. Spina, ma caro Sergio se sono intervenuto è perché, anche se non mi interessa più di tanto ciò, come già detto nella scorsa volta fui io per primo a riportare nel mio programma elettorale nel 2001 e non 2008 o 2009, l’idea di Porta Brindisi.
Quanto ad aprire i miei orizzonti e ragionare da giovane ti dico e ribadisco che è proprio ciò che sto cercando di fare anche con Azione e Coraggio, ma se in Oria per dire no ad un’idea si utilizza il metodo discriminatorio e ci si scaglia con le falsità come sta facendo buona parte del fronte del no a quest’idea, a poco servirà la mia azione e di quanti si spendono e si augurano una riconciliazione e pacificazione della popolazione di Oria, che la porti magari ad essere rappresentata degnamente nelle giuste Assise extra-provinciali. Voglio riportare un passo finale del mio primo intervento: “Se vogliamo davvero risvegliare la cultura in questa sperduta e desertica città non possiamo a priori essere eterni refrattari alla ricerca dell’indemoniato da esorcizzare, dobbiamo, anzi, incentivare la creatività ed il coinvolgimento dei giovani.”!
Sempre a proposito di Porta Brindisi, caro Sergio, lasciami approfittare dell’occasione per rinviare alla prossima, ma a breve, per esplicare meglio, così come richiestomi da altri amici professionisti, perché sono favorevole comunque all’idea e perché ritengo si stiano sollevando ulteriori falsità, oltre a quelle di valutazione ed erronea etichettatura politica, nei confronti del comitato.
Premesso che, come già lasciai intendere nel primo comunicato, sono favorevole all’idea della Porta ma non al progetto così come presentato e che ho ritenuto anch’io probabilmente “pesante” il linguaggio tecnico utilizzato in quella presentazione, visto il pubblico medio ed eterogeneo; ciò che a mio avviso ha fatto scattare una molla “contro” l’intervento di Spina sia in me, sia in chi è per il si non è la sua contrarietà e le sue motivazioni, ma proprio la durezza e la mancanza di tatto che ha utilizzato in un contesto pubblico, davanti ad un pubblico nutrito, nei confronti di figure professionalmente affermate o che comunque hanno dedicato del tempo ad un progetto. Poi, premesso che mi pare infantile ora andare alla ricerca di chi abbia iniziato a tirar in ballo la questione politica , voglio ricordare a te ma anche ai lettori che il Dott. Spina concluse il suo intervento con “…l’Arco di Trionfo di un’Amministrazione”.
Chiarendo che ultimamente a mio avviso l’Amministrazione ha da fare una doccia fredda con un po’ di autocritica; dire che il progetto sia quello di un Arco di Trionfo di un’Amministrazione, come a dire dell’attuale Amministrazione, è comunque una considerazione politica, una falsità ed una scorrettezza nei confronti degli assenti o di chi pur presente non conosce bene i promotori della serata! Nel comitato in realtà non esiste figura alcuna riconducibile al PDL o altre forze di maggioranza, al contrario, e sono in questo caso costretto a chiarire politicamente, mi pare fossero presenti e tra i principali attori figure riconducibili ad un Consigliere Comunale attualmente di minoranza e vicinissimo ad un potenziale candidato Sindaco del Centrosinistra! Questo per dire due cose: uno, che si può esprimere il proprio pensiero anche avverso, senza però lasciarsi andare in offese personali chiare e palesi o mascherate che siano; due, che non è certamente a me che interessa ragionare sotto etichetta politica.
Ribadendo che non è a me che interessa ragionare sotto etichetta politica; non ho mai affermato che le “chianche” di destra siano migliori di quelle di sinistra, né ho colpevolizzato il Dott. Spina semplicemente perché di sinistra, ma semplicemente ho voluto dire che non si può mettere in dubbio l’onestà intellettuale di qualcuno in pubblico con quel fervore e poi non ricordare, come tu invece hai fatto, che personalmente da amministratori si è potuto commettere errori anche nei campi in cui ci si sente forti; siamo mortali!
Poi, può darsi che il mio impegno nell’associazionismo (sia sportivo per ragazzi, che sociale per diversamente abili, ed altro ancora) conti poco e niente per te e per gli oritani, quindi non al pari ma nemmeno all’altezza, di esprimere considerazioni su quelle fatte dal Dott. Spina, ma caro Sergio se sono intervenuto è perché, anche se non mi interessa più di tanto ciò, come già detto nella scorsa volta fui io per primo a riportare nel mio programma elettorale nel 2001 e non 2008 o 2009, l’idea di Porta Brindisi.
Quanto ad aprire i miei orizzonti e ragionare da giovane ti dico e ribadisco che è proprio ciò che sto cercando di fare anche con Azione e Coraggio, ma se in Oria per dire no ad un’idea si utilizza il metodo discriminatorio e ci si scaglia con le falsità come sta facendo buona parte del fronte del no a quest’idea, a poco servirà la mia azione e di quanti si spendono e si augurano una riconciliazione e pacificazione della popolazione di Oria, che la porti magari ad essere rappresentata degnamente nelle giuste Assise extra-provinciali. Voglio riportare un passo finale del mio primo intervento: “Se vogliamo davvero risvegliare la cultura in questa sperduta e desertica città non possiamo a priori essere eterni refrattari alla ricerca dell’indemoniato da esorcizzare, dobbiamo, anzi, incentivare la creatività ed il coinvolgimento dei giovani.”!
Sempre a proposito di Porta Brindisi, caro Sergio, lasciami approfittare dell’occasione per rinviare alla prossima, ma a breve, per esplicare meglio, così come richiestomi da altri amici professionisti, perché sono favorevole comunque all’idea e perché ritengo si stiano sollevando ulteriori falsità, oltre a quelle di valutazione ed erronea etichettatura politica, nei confronti del comitato.
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