di Eliseo Zanzarelli & Franco Arpa
ORIA - L'altra sera il coordinatore provinciale del Pdl onorevole Luigi Vitali ha appuntato i gradi di commissario cittadino sulle accoglienti spalle di Pino Carbone, già candidato-trombato de "La Puglia prima di tutto" alle scorse regionali, per risollevare le sorti del partito oritano. L'indomani, lo stesso coordinatore provinciale del Pdl, intervistato da un'emittente televisiva, ha rassicurato tutti su chi sarà, o dovrebbe essere, il prossimo candidato sindaco del centrodestra: Cosimo Ferretti. Sì, certo, quello stesso cui, durante un pubblico comizio e poi sulla stampa e in tv, l'onorevole aveva promesso immani e durature sventure politiche: dalla chiamata in causa della Corte dei conti al commissariamento del Comune e accessori. Era il 2007 e l'allora Forza Italia altro non rappresentava che un pendant dell'allora Udc (partito di maggioranza relativa in consiglio). Ma si sa, in politica le cose cambiano. Anche da un giorno alltro, talvolta. Il più delle volte, comunque, inspiegabilmente, nel senso di "grazie a cose che non si possono spiegare". Così ora accade che Vitali, raggiante, con alle spalle i guizzi della fontana di piazza Umberto nella sua Francavilla, dichiari qualcosa del tipo: "Ferretti è un sindaco uscente (eletto nelle fila dell'Udc, non del Pdl) e il Pdl ricandida sempre i sindaci uscenti che non abbiano demeritato". Resta da capire, dopo quel duro sfogo del 2007, come abbia fatto Ferretti a riguadagnare così tanti punti agli occhi di Vitali. Resta da capire se davvero, fino alla prossima primavera, Ferretti sarà ancora un sindaco uscente che non abbia demeritato. In fondo, però, a pensarci bene, anche nel caso in cui fosse Carbone il candidato, come crediamo e andiamo dicendo da tempo, non si sarebbe poi tanto lontani dal concetto di sindaco uscente...
[in foto, il trio Vitali-Carbone-Ferretti]
[in foto, il trio Vitali-Carbone-Ferretti]
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