di Eliseo Zanzarelli e Franco Arpa
ORIA – Come già anticipato in un precedente post, il centrodestra oritano, questo periodo più che mai, è alla ricerca di se stesso. Perciò, giorno per giorno, si susseguono vertici e riunioni, più o meno carbonare. È stata riservata, ma non segreta, per esempio, quella di ieri sera tra lo stato maggiore del cosiddetto Pdl di Oria e il coordinatore provinciale del partito onorevole Luigi Vitali per fare il punto sull'affaire coordinatore cittadino, che a breve dovrebbe cambiare titolarità. L'incontro si è celebrato in Comune appena dopo il Consiglio Comunale – come dimostra la foto qui accanto, in cui si distinguono le auto del sindaco e del coordinatore parcheggiate, abusivamente, sul piazzale del municipio -, a cui peraltro gran parte della maggioranza non si è presentata. Di sicuro, a palazzo di città, oltre a Vitali, c'erano il sindaco Cosimo Ferretti, l'attuale coordinatore cittadino Ermanno Vitto (accompagnato da Franco tancredi e Nino De Pace), Glauco Caniglia, Antonio Madaghiele, Francesco Greco e Francesco Caniglia. Di sicuro, uno dei punti, se non l'unico, oggetto del dibattito è stata la riorganizzazione del partito in territorio di Oria per due motivi principali. Primo, l'anno prossimo ci sono le elezioni amministrative e l'andazzo attuale potrebbe non giovare al centrodestra. Secondo, l'anno prossimo potrebbero esserci le politiche e l'andazzo attuale potrebbe non giovare a Vitali. Così, ecco che il leader provinciale dei berlusconiani propone il cambio alla guida cittadina del sodalizio: da Vitto a Pino Carbone, già candidato alle regionali nelle fila de “La Puglia prima di tutto”. L'anziano sindacalista dovrebbe presto accaparrarsi l'incarico di commissario cittadino del Pdl per poi presentarsi direttamente agli elettori la prossima primavera. Stando ai “rumors” degli ultimi giorni, infatti, sarebbe proprio Carbone il più papabile candidato sindaco del centrodestra, sebbene forse miri a qualcosa di più, tipo le politiche. Per il momento, comunque, la sua ambizione potrebbe essere destinata ad attendere, sempre che Carbone non finisca per aderire alla corrente finiana (Fli) del Pdl, date le trattative dirette con Gaetano Quagliariello. In quest'ultimo caso, per lui e i suoi, si aprirebbero nuovi spazi e nuovi scenari: Carbone alzerebbe il tiro puntando più in alto e i fedelissimi potrebbero continuare a gestirsi il Comune. Intanto, sempre ieri sera, è scoppiata la grana vicecoordinatore, anzi vicecommissario, incarico che pretenderebbero sia Ermanno Vitto sia Francesco Caniglia. Per ora, niente a nessuno dei due litiganti, è stata la salomonica decisione del coordinatore provinciale, ché tanto, in fondo, un vicecommissario non serve granché. Insomma, proseguono e proseguiranno le scosse interne al centrodestra, che pensa poco ad amministrare e molto a quando, e in che modo, si presenterà agli elettori. Il 30 settembre, tra l'altro, è in programma l'ultimo serio ostacolo per la tenuta dell'amministrazione: il consiglio sul riequilibrio di bilancio. Ci sarà ancora qualche “undicesimo” da accontentare. Poi via verso Natale e la Befana, che porterà Carbone per tutti, e il rush finale fino alle urne, alla riscoperta degli elettori. Saranno cambiati in cinque anni?
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