ORIA – L’anonimato è davvero diventato una moda. Più ci si avvicina all’appuntamento elettorale del prossimo anno, più aumentano gli scritti la cui paternità rimane avvolta nel mistero per stessa volontà degli autori. Nei giorni scorsi, sia al sottoscritto sia a Franco Arpa, sono stati recapitati via posta due volantini in cui qualcuno cerca di fare il punto sulla situazione dell’attuale centrodestra e delle strategie in vista della prossima tornata elettorale. Si tratta di politica con la “p” minuscola, è ovvio, ma non per questo non si può e deve rifletterci sopra. I titoli dei volantini, come già accennato dall’amico Franco, sono particolarmente significativi e in un certo senso spiegano già di per sé il contenuto degli stessi. Il primo s’intitola: “Oria attenta!!!...O fumerai per davvero”, mentre il secondo “Oria attenta!!!...Parte seconda”. Proprio così, quasi fosse una saga. Chissà che non ci siano, magari più in là, ulteriori capitoli. Ma torniamo a ciò che già è stato.
Il primo volantino, molto probabilmente, è stato scritto appena dopo le elezioni regionali, il secondo, invece, sembra recentissimo. In entrambi si tracciano le difficoltà dell’attuale maggioranza di governo della città e le prossime ipotetiche future mosse per il consolidamento del potere. Quelli che vengono adombrati sono scenari molto plausibili, peraltro raccontati con innegabile dovizia di particolari da una “penna” evidentemente accorta e, almeno all’apparenza, beninformata. Chissà che non possa trattarsi di qualche persona che, col tempo, si sia ravveduta circa la propria posizione politica o di qualcuno che, dall’interno, cerca di minare il campo per raggiungere i propri scopi. Non tutto ciò che è scritto, a maggior ragione perché opera di un anonimo, può essere riportato, sebbene tutto lasci pensare che l’autore gradirebbe che la sua verità fosse portata a conoscenza di tutta la cittadinanza. Alcuni dei contenuti, però, sembrano particolarmente interessanti perché riferiscono, con apparente cognizione di causa, di “burattinai” e “burattini”, di “riscatti”, di “agnelli sacrificali” e di obiettivi futuri. In particolare, si accenna a un rapporto non più tanto saldo tra alcuni degli uomini-chiave dell’attuale centrodestra e cioè Pino Carbone, Cosimo Ferretti e Glauco Caniglia. Questa sorta di triumvirato, si dice in sostanza, potrebbe sciogliersi per fare spazio a un inedito “tutti contro tutti”. Cosa improbabile, ma non impossibile. I dissidi sarebbero cominciati all’indomani delle regionali, dopo che non tutte le “anime” della maggioranza sostennero apertamente la candidatura di Carbone nelle fila de “La Puglia prima di tutto”. Infatti, il vicesindaco Giovanni Guida si spese per il candidato brindisino Marcello Rollo (Pdl) e Francesco Caniglia per il candidato torrese Maurizio Friolo (sempre Pdl, ma uomo del senatore Michele Saccomanno), scelta che gli è valsa poi la nomina a capogruppo Pdl in consiglio comunale. A dire dell’anonimo, e se ne potrà avere conferma di qui a non molto, poi, si starebbe sempre più consolidando un patto d’acciaio tra l’onorevole Luigi Vitali (che qualche tempo fa, in disaccordo con Ferretti, minacciava nel corso di un comizio di ricorrere alla Corte dei conti e far commissariare il Comune) e il sindaco Ferretti, che potrebbe portare quest’ultimo a rifiutare d’immolarsi, rinunciando a ricandidarsi, per correre da solo contro gli amici del tempo che è stato. Il motivo di questo patto sarebbe da individuare nell’intenzione comune (di Vitali e Ferretti) di ridimensionare l’influenza in città, e nel Brindisino in generale, del senatore Saccomanno. Indiscrezioni, solo indiscrezioni, è chiaro, che non prendiamo per oro colato e men che meno per la Bibbia. Tuttavia, pur risparmiandovi altri (meno riferibili) particolari illustrati nei volantini, il quadro che viene delineato, anche stando ad alcune ulteriori “soffiate” dei giorni scorsi, non sembra poi così dissimile dalla realtà. Per averne conferma, sarà sufficiente attendere un po’ di tempo e lasciare che, in coincidenza con lo spirare del mandato quinquennale, l’amministrazione celebri l’inevitabile “redde rationem” intestino che mirerà a chiudere i vari conti in sospeso dal 2006 ai giorni nostri, comprensivi d’interessi. (Eliseo Zanzarelli)
Il primo volantino, molto probabilmente, è stato scritto appena dopo le elezioni regionali, il secondo, invece, sembra recentissimo. In entrambi si tracciano le difficoltà dell’attuale maggioranza di governo della città e le prossime ipotetiche future mosse per il consolidamento del potere. Quelli che vengono adombrati sono scenari molto plausibili, peraltro raccontati con innegabile dovizia di particolari da una “penna” evidentemente accorta e, almeno all’apparenza, beninformata. Chissà che non possa trattarsi di qualche persona che, col tempo, si sia ravveduta circa la propria posizione politica o di qualcuno che, dall’interno, cerca di minare il campo per raggiungere i propri scopi. Non tutto ciò che è scritto, a maggior ragione perché opera di un anonimo, può essere riportato, sebbene tutto lasci pensare che l’autore gradirebbe che la sua verità fosse portata a conoscenza di tutta la cittadinanza. Alcuni dei contenuti, però, sembrano particolarmente interessanti perché riferiscono, con apparente cognizione di causa, di “burattinai” e “burattini”, di “riscatti”, di “agnelli sacrificali” e di obiettivi futuri. In particolare, si accenna a un rapporto non più tanto saldo tra alcuni degli uomini-chiave dell’attuale centrodestra e cioè Pino Carbone, Cosimo Ferretti e Glauco Caniglia. Questa sorta di triumvirato, si dice in sostanza, potrebbe sciogliersi per fare spazio a un inedito “tutti contro tutti”. Cosa improbabile, ma non impossibile. I dissidi sarebbero cominciati all’indomani delle regionali, dopo che non tutte le “anime” della maggioranza sostennero apertamente la candidatura di Carbone nelle fila de “La Puglia prima di tutto”. Infatti, il vicesindaco Giovanni Guida si spese per il candidato brindisino Marcello Rollo (Pdl) e Francesco Caniglia per il candidato torrese Maurizio Friolo (sempre Pdl, ma uomo del senatore Michele Saccomanno), scelta che gli è valsa poi la nomina a capogruppo Pdl in consiglio comunale. A dire dell’anonimo, e se ne potrà avere conferma di qui a non molto, poi, si starebbe sempre più consolidando un patto d’acciaio tra l’onorevole Luigi Vitali (che qualche tempo fa, in disaccordo con Ferretti, minacciava nel corso di un comizio di ricorrere alla Corte dei conti e far commissariare il Comune) e il sindaco Ferretti, che potrebbe portare quest’ultimo a rifiutare d’immolarsi, rinunciando a ricandidarsi, per correre da solo contro gli amici del tempo che è stato. Il motivo di questo patto sarebbe da individuare nell’intenzione comune (di Vitali e Ferretti) di ridimensionare l’influenza in città, e nel Brindisino in generale, del senatore Saccomanno. Indiscrezioni, solo indiscrezioni, è chiaro, che non prendiamo per oro colato e men che meno per la Bibbia. Tuttavia, pur risparmiandovi altri (meno riferibili) particolari illustrati nei volantini, il quadro che viene delineato, anche stando ad alcune ulteriori “soffiate” dei giorni scorsi, non sembra poi così dissimile dalla realtà. Per averne conferma, sarà sufficiente attendere un po’ di tempo e lasciare che, in coincidenza con lo spirare del mandato quinquennale, l’amministrazione celebri l’inevitabile “redde rationem” intestino che mirerà a chiudere i vari conti in sospeso dal 2006 ai giorni nostri, comprensivi d’interessi. (Eliseo Zanzarelli)
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