di Eliseo Zanzarelli e Franco Arpa
ORIA – Il Pdl oritano alle grandi manovre. Le elezioni sono ormai alle porte e bisogna serrare i ranghi per non presentarsi impreparati all'appuntamento con gli elettori. Qualche giorno fa, in Comune si è celebrata un'importante riunione dello stato maggiore di centrodestra, presente anche il coordinatore provinciale pidiellino onorevole Luigi Vitali.
Quest'ultimo, considerato che in primavera si potrebbe votare pure per il Parlamento, avrebbe intenzione di mettere ordine sul territorio, marcandolo. Così, come confermano i soliti volantini anonimi comparsi di recente, peraltro molto beninformati, in seno al Pdl si starebbero per verificare scosse di assestamento niente male per l'attuale establishment, considerato un po' troppo piatto.
Di che tipo? È presto detto. Il coordinamento cittadino, ora in mano a Ermanno Vitto, passerebbe a Pino Carbone, che in questo modo potrebbe coltivare la sua rivincita dopo la delusione delle regionali, quando da candidato de “La Puglia prima di tutto” non è riuscito a farsi eleggere a Bari, in via Capruzzi.
I suoi “circa 4mila” voti, però, oltre all'antipatia per il senatore Michele Saccomanno e il consigliere regionale Maurizio Friolo, avrebbero persuaso Vitali che sì, si tratta dell'uomo giusto per portare avanti il suo progetto di radicamento territoriale su Oria. Progetto nel quale – pare – occuperebbe un posto di secondo piano, quindi non più da sindaco, Cosimo Ferretti, che avrebbe giocato male le sue carte, determinando assieme a Vitto l'indebolimento del Pdl in città.
La riunione dell'altra sera, peraltro, sarebbe stata aggiornata a questa settimana, che sta per concludersi, quindi non è escluso che le parti, nel frattempo, si siano rincontrate o stiano per rincontrarsi.
In questo secondo appuntamento, il centrodestra oritano, sempre stando a indiscrezioni attendibili, avrebbe dovuto (o dovrebbe) spendere due nominativi: l'uno del coordinatore, l'altro del suo vice. Nel caso in cui, come si sospetta, nessuno si sia assunto (o si assumerà) la responsabilità di fare questi due nomi, è stato (o sarà) Vitali a farli.
A chi spetteranno gli incarichi? Su, su, non è difficile: coordinatore sarà, appunto, Carbone, mentre il vicariato potrebbe rimanere appannaggio di Vitto, il cui lavoro per il partito, in tal modo, non verrebbe disconosciuto del tutto.
Attenzione, però. Secondo gli autori del volantino anonimo, e si aprono scenari del tutto nuovi, Carbone sarebbe in trattative politiche non solo con Vitali, ma anche con Futuro e Libertà per l'Italia - il nuovo movimento del presidente della Camera Gianfranco Fini - per il tramite dell'onorevole Gaetano Quagliariello. Obiettivo principale per Carbone, infatti, sarebbe rifarsi dopo le regionali, magari anche puntando diritto diritto alle politiche, se ci saranno, del prossimo anno.
Nel caso non ci dovesse riuscire, beh, allora si potrebbe anche “accontentare” di fare il sindaco a tutti gli effetti per consolidare il consenso, dopo i cinque anni trascorsi in cabina di regia.
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