ORIA – Lavori straordinari per il consiglio comunale, che domani 16 settembre torna a radunarsi per discutere di energie alternative, in particolare di fotovoltaico. L'unico punto posto all'ordine del giorno recita infatti così: “Realizzazione impianto fotovoltaico in località 'Palombara' società Ge.Fin.Energy: approvazione convenzione”. Detta così, al di là dell'opinione che ciascuno abbia del fotovoltaico che di fatto desertifica i terreni agricoli, non emerge nulla di particolare. Approfondendo la questione, però, abbiamo appreso che il grande impianto, potenza di 15 Megawatt distribuiti su circa 26 ettari, sorgerà sui terreni di proprietà D'Antona, che come tutti o quasi tutti sanno è parente al presidente della Provincia Massimo Ferrarese, cognato per l'esattezza. Il consiglio, in pratica, studierà e se del caso approverà la convenzione proposta dalla società in forza della quale parte dell'energia prodotta sarà ceduta al Comune. Ma non è questo il punto. I più attenti avranno di certo ascoltato o letto con interesse le recenti dichiarazioni di Ferrarese sul fotovoltaico. Noi l'abbiamo fatto, apprezzandole, e per questo le riportiamo qui di seguito:
“La devastazione che sta subendo il nostro Territorio per le installazioni di campi fotovoltaici non può più essere tollerata. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese.
Infatti, le autorizzazioni già rilasciate, senza un’adeguata valutazione, con una normativa molto permissiva e con ampie agevolazioni economiche sono numerosissime e sono altrettanto numerose quelle in attesa di autorizzazioni.
La Provincia, dal luglio 2009 – precisa il Presidente - da quando cioè ha assunto la competenza in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) sugli impianti fotovoltaici, ha rilasciato una sola valutazione per un impianto di 25MW. Pertanto, tutte le installazioni che si sono verificate sono state autorizzate dalla Regione Puglia o, in procedura semplificata, dai singoli Comuni mediante dichiarazione di inizio attività per impianti pari ad 1 MW.
Il Presidente, pertanto, al fine di salvaguardare il paesaggio, le produzioni agricole, la loro riconversione e le peculiarità territoriali, ha già dato mandato ai propri Uffici di elaborare un regolamento da applicarsi nelle procedure V.I.A. intervenendo su tutte le prossime autorizzazioni per limitare il disastro già compiuto. Il tutto ovviamente coinvolgendo i Comuni.
A puro titolo esemplificativo e non esaustivo non potranno esserci insediamenti in aree sottoposte a tutela ambientale, in presenza di ulivi secolari e coltivazioni di pregio, dovranno essere distanti almeno 300 metri dalla viabilità urbana ed extraurbana, si dovranno privilegiare le aree industriali con installazione sui tetti dei capannoni e le aree già ambientalmente degradate (ad esempio ex discariche, ecc.), privilegiare le installazione su serre per dare continuità all’agricoltura riconvertendola su diverse specializzazioni, ecc. Gli abusi commessi, conclude il Presidente, non potranno in tal modo essere perpetuati”.
Infatti, le autorizzazioni già rilasciate, senza un’adeguata valutazione, con una normativa molto permissiva e con ampie agevolazioni economiche sono numerosissime e sono altrettanto numerose quelle in attesa di autorizzazioni.
La Provincia, dal luglio 2009 – precisa il Presidente - da quando cioè ha assunto la competenza in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) sugli impianti fotovoltaici, ha rilasciato una sola valutazione per un impianto di 25MW. Pertanto, tutte le installazioni che si sono verificate sono state autorizzate dalla Regione Puglia o, in procedura semplificata, dai singoli Comuni mediante dichiarazione di inizio attività per impianti pari ad 1 MW.
Il Presidente, pertanto, al fine di salvaguardare il paesaggio, le produzioni agricole, la loro riconversione e le peculiarità territoriali, ha già dato mandato ai propri Uffici di elaborare un regolamento da applicarsi nelle procedure V.I.A. intervenendo su tutte le prossime autorizzazioni per limitare il disastro già compiuto. Il tutto ovviamente coinvolgendo i Comuni.
A puro titolo esemplificativo e non esaustivo non potranno esserci insediamenti in aree sottoposte a tutela ambientale, in presenza di ulivi secolari e coltivazioni di pregio, dovranno essere distanti almeno 300 metri dalla viabilità urbana ed extraurbana, si dovranno privilegiare le aree industriali con installazione sui tetti dei capannoni e le aree già ambientalmente degradate (ad esempio ex discariche, ecc.), privilegiare le installazione su serre per dare continuità all’agricoltura riconvertendola su diverse specializzazioni, ecc. Gli abusi commessi, conclude il Presidente, non potranno in tal modo essere perpetuati”.
Siamo certi che l'impianto in contrada “Palombara” sia pienamente in regola – ci mancherebbe altro -, ma una domanda sorge spontanea: il Ferrarese cognato di D'Antona è lo stesso che dichiara guerra agli impianti che deturpano il paesaggio rurale? (Eliseo Zanzarelli/Franco Arpa)
P.S.: Si tenga conto che quello su accennato non rappresenterebbe l'unico impianto fotovoltaico in agro oritano – sono in fase di realizzazione quello lungo la strada Sant'Andrea e un altro in contrada Preti (vedere foto) -, in quanto la materia pare susciti particolare interesse anche alle nostre latitudini, come dimostrano i seguenti link:
http://www.greenergyimpianti.it/it/articoli-referenze/fotovoltaico.html (4milioni di euro da spendere)
http://energiarinnovabile.myblog.it/archive/2009/01/04/terreno-in-affitto-per-impianto-fotovoltaico.html (annunci di terreni da fittare in agro di ORIA)
http://www.eliotech.net/ (ditta oritana specializzata in fotovoltaico)
http://www.eliotech.net/simulatore.html
1 commenti:
Come a Cellino San Marco, San donaci, Mesagne, anche Oria verrà devastata da questi campi.
Non sono contrario ai pannelli fotovoltaici...anzi, ma non si può concedere concessioni a chiunque. La puglia, grazie a Vendola, sta diventando meta di aziende del nord che, grazie sempre a Vendola e ai suoi incentivi, senza regole, alle energie alternative.
Sapete qual'è il problema vero?. Non sono i campi fotovoltaici, che è vero sottraggono terreno agricolo, ma la futura gestione degli stessi. Praticamente, adesso si stanno "fregando" i soldi degli incentivi (e sono molti!!!)... Poi terminata l'installazione, entreranno in funzione per un certo periodo, fin quando non ci saranno i primi problemi tecnici (che sono frequenti)... Dopo di chè, verranno abbandonati a se stessi...tanto ormai i soldi se li son fregati e ci hanno pure guadagnato. Purtroppo sono le "regole" che permettono questi "giochetti".
Ve lo dice uno che ci stà lavorando ad uno di questi impianti nella zona di mesagne (come semplice operaio).. e le voci che circolano sono queste!!!!!.
Antonio C.
p.s.- sistema i link nel post... portano tutti allo stesso sito
Posta un commento