05/07/10

SING, SOLIDALE ANCHE MONSIGNOR RIBOLDI


ORIA - Carissimi,

vi confesso che mi è giunta la vostra denuncia di sabato 5 Giugno in merito
allo sfratto dagli ambiente dove l'Oratorio S.I.N.G. svolgeva la sua nobile,
preziosa e in questi tempi necessaria attività per difendere tanti dalla
strada.

Posso essere tante le esigenze di un territorio, ma difendere la debolezza
degli adolescenti e giovani, oggi diventa un'opera di necessità primaria.. a
meno che non importi a chi ha in mano le sorti della città, importi nulla
della fragilità e dell'opera conseguente che il vostro Oratorio svolge?

Confesso che leggendo la vostra denuncia, come vescovo che ha a cuore le
sorti di tutti, a cominciare dai più deboli ed esposti gli adolescenti e i
giovani, mi è impossibile trovare una qualsiasi ragione di ciò. Si può
sbagliare: "errare humanum est": ma non in questo campo. E credo sia un
dovere civico quello del Sindaco o della giunta di Oria, rivedere la sua
posizione e correggerla. Ne va della sua reputazione che davanti a questi
fatti diventa cancellata dal cuore della gente.

Per questo ci sono vicino ed incoraggio quanti hanno preso a cuore il vostro
caso, a non desistere dallo sforzo di fare tornare tutto al suo posto. Sono
queste le battaglie di civiltà che gli uomini di buona volontà devono sapere
combattere perchè sta a cuore che i deboli non finiscano ai bordi di una
strada.

Vi auguro ogni bene e vi benedico di cuore e lo Spirito Santo illumini gli
Amministratori.



Antonio, vescovo

(Proveniente da una famiglia di Triuggio (MB) di modeste condizioni economiche, è entrato a far parte dell'Istituto della Carità, divenendone sacerdote il 29 giugno 1951. Inviato nel 1958 in una parrocchia della Valle del Belice, si trovò nel 1968 a fronteggiare lo stato d'emergenza causato dal famoso terremoto che sconvolse la terra trapanese, già scossa dalle influenze gestite dalla mafia. In quegli anni collaborò con diverse persone legate alla vita politica e istituzionale del paese, fra questi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e l'onorevole Piersanti Mattarella. Il 25 gennaio 1978 il papa Paolo VI lo nominò vescovo della diocesi di Acerra, anch'essa terra avente complicazioni sociali. Ricevette l'ordine sacro episcopale l'11 marzo 1978, consacrante il cardinale Salvatore Pappalardo, coconsacranti il vescovo Costantino Trapani, O.F.M., e il vescovo Clemente Riva, I.C. Ha rassegnato le dimissioni il 7 dicembre 1999, secondo quanto stabilito dal codice di diritto canonico.
Ha conferito l'ordinazione episcopale a Gennaro Pascarella. Impegnato in molte attività da conferenziere, Riboldi è direttore responsabile del mensile Amici dei lebbrosi. Prende inoltre parte alla rubrica a carattere religioso del Giornale Radio di Radiouno Ascolta si fa sera. Monsignor Antonio Riboldi I.C. (Triuggio, 16 gennaio 1923) è un vescovo cattolico italiano, noto per il suo impegno a favore della legalità e giustizia, sperimentato negli anni del suo ministero pastorale vissuto prima come parroco e poi come vescovo).

COMUNICATO SING - SAREMO IL NUOVO GIORNO

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