ORIA - Pubblichiamo qui di seguito una breve rassegna stampa dei quotidiani locali di oggi (25 gennaio 2011) sui quali si parla della costituenda Lista ti lu Pilu:
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO:
Elezioni: nasce a Oria la lista ti «lu P.i.l.u.» |
ORIA - Cetto La Qualunque, il fortunato personaggio di Antonio Albanese, fa proseliti e presto potrebbe sbarcare nella politica reale. Le prossime amministrative di Oria, dove si voterà in primavera, potrebbero caratterizzasi per la presenza sulla scheda elettorale della “Lista ti lu Pilu”, distante da destra, centro e sinistra. Niente di volgare, comunque. Il termine “Pilu”, al di là del significato gergale, infatti, è un acronimo e sta per “Persone indipendenti e libere unite”. [Eliseo Zanzarelli]Il riferimento c’è ed e puramente voluto. Tuttavia, come assicura il fondatore Franco Arpa, poliziotto in pensione e seguitissimo blogger cittadino, i fini della lista civica sono esattamente opposti a quelli di Cetto La Qualunque: “La Lista ti lu Pilu – spiega - nasce in contrapposizione agli schieramenti a tutt’oggi esistenti e come obiettivo si pone la buona amministrazione della città: no alle false promesse, no al clientelismo, no ai proclami tipici da campagna elettorale”. A giudicare dai primi riscontri, la trovata piace eccome: il gruppo su Facebook intitolato “Lista ti lu pilu – persone indipendenti libere unite” è nato appena domenica, ma è sempre più tempestato di iscritti. Gente che ci scherza su, poi s’informa e il più delle volte finisce per aderire all’iniziativa. “Al di là dell’intuizione di marketing – continua Arpa – i cittadini si mostrano sempre più curiosi e ci dimostrano solidarietà e affetto, tanto da averci convinti a presentare la lista, inizialmente una boutade, alle elezioni”. Intanto si pensa già allo slogan ideale, ma il tormentone “Chiù pilu pi tutti” potrebbe essere quello giusto. LA REPUBBLICA BARI:La Lista "ti lu pilu" diventa realtàl'anti-Cetto di Oria è un ex poliziottoDalla realtà al grande schermo e ritorno. Nel comune del Brindisino la lista civica che prende il nome dal cine-partito di Antonio Albenese. Ha ispirato la voglia di fare politica di un pensionato blogger, che però si batte contro cemento, arroganza e privilegi. Sulle schede delle elezioni del 2011, un cespuglio verde con una fascia tricolore: sta per “Persone indipendenti, libere e unite” Sembra una boutade ma non lo è. Il verbo di Antonio Albanese-Cettolaqualunque, “Chiù pilu pi tutti” diventa un partito vero, o meglio una lista civica. La Pilu, acronimo di Persone indipendenti libere e unite, conta già una schiera di candidati pronti per le prossime elezioni di primavera per il rinnovo del consiglio comunale di Oria, a Brindisi. C’è anche il simbolo, un cespuglio verde e peloso ammantato di fascia tricolore e un gruppo facebook, che nel giro di tre giorni ha raggiunto quota 400 iscritti. I numeri non sono quelli da capogiro registrati da Qualunquemente al botteghino, ma l’ideatore della lista civica oritana, il poliziotto 55enne in pensione Franco Arpa, noto per il blog che porta il suo cognome, può dirsi soddisfatto. “E’ un successone”, esclama, “francamente… ce lo aspettavamo. Da tempo, con degli amici, avevamo intenzione di scendere in politica, ci mancava soltanto un’idea utile a catalizzare l’attenzione della gente. Abbiamo fatto un vero e proprio studio di marketing, la svolta è arrivata venerdì scorso, quando mi ha chiamato un mio amico che aveva visto il film di Albanese. Il partito "ti lu pilu" mi è sembrata subito un’idea geniale, con qualche modifica che correggesse il tiro e facesse subito capire che si trattava di sarcasmo, sullo sfondo di un progetto serissimo, quindi ci siamo inventati l’acronimo, Pilu sta per Persone indipendenti libere e unite”. E l’idea ha fatto proseliti, seduta stante, anche grazie al terreno seminato da Arpa per mezzo del blog. L’ex ispettore di polizia ha convertito gli istinti legati al mestiere di investigatore in irriverenti cronache quotidiane, sciolte da ogni appartenenza ai partiti e non solo. Lo sa bene l’ex sindaco di Oria, Cosimo Ferretti (prima Udc, poi Pdl), recentemente defenestrato dalle dimissioni in massa dei consiglieri di maggioranza. Ma lo sa persino la Curia (Oria è sede arcivescovile), che ha dovuto fare spesso i conti con le denunce legate alla tutela del patrimonio archeologico della città federiciana, sia che si trattasse del campetto di calcio costruito sulla necropoli messapica (sic) o del bagno abusivo costruito a ridosso della chiesa del Duecento. Colate di cemento armato insomma, come Cetto Laqualunque insegna. “La realtà di Oria – spiega Arpa – come molte realtà del Sud, somiglia a quella tratteggiata in maniera geniale da Albanese. Si pensi soltanto alla recente campagna pubblicitaria del Comune per la differenziata. A chi l’ha affidata l’amministrazione? A una associazione presieduta a livello locale e provinciale dalla moglie di un consigliere comunale di maggioranza che è, a sua volta, presidente onorario dell’associazione stessa. Se non è nepotismo questo”. Fra serio e faceto, nel giro di pochi giorni, il partito ti lu Pilu ha già reclutato dieci persone disposte a candidarsi, c’è il simbolo provvisorio che sarà perfezionato tramite una specie di concorso di idee prossimo a sbarcare sul web, e persino una bozza di programma. “Ci limiteremo a fare ordinaria amministrazione, niente promesse, dato che hanno già dilapidato tutte le risorse dell’ente”, chiarisce Arpa, “tipo l’approvazione del Pug, fermo da dieci anni, completare il macello comunale, incompiuta costata 3.200.000 di euro, terminato nel 2006 e mai entrato in funzione”. Ma le donne, che ne pensano? Il paventato rischio di una rivolta di genere, pare essere scongiurato. La dimostrazione è l’Ode a lu pilu, scritta da un’associata al neonato partito, Tina Massa, signora di Prato con la passione per le rime, scritte in dialetto oritano doc, al grido di “chiù pilu pi tutti”, leggi più Persone indipendenti, libere e unite. “Comunquemente vada, la nostra lista è già un successo”, parola di Franco Arpa. [Sonia Gioia] |
SENZACOLONNE
Elezioni, a Oria ci sarà anche la «lista ti lu Pilu
ORIA – Può sembrare uno scherzo, una boutade. E invece è tutto vero: l’immaginario partito “ti lu Pilu” caldeggiato dalla mente geniale del comico Antonio Albanese quando sul piccolo e grande schermo veste i panni del politico di dubbia moralità “Cetto Laqualunque”, esiste sul serio, sta crescendo, e si presenterà con un proprio candidato sindaco e una schiera di aspiranti consiglieri comunali alle prossime elezioni amministrative di Oria. Lo annuncia il suo fondatore, il “Beppe Grillo” in salsa brindsina Franco Arpa, seguitissimo blogger di denuncia oritano, che nei giorni scorsi ha lanciato un po’ per gioco e un po’ no l’idea su “Facebook”. Il riscontro è stato immediato e clamoroso. Oltre 500 iscritti in poche ore: tutti agguerritissimi e tutti animati dallo stesso proposito: “Caro Franco, se fai sul serio, noi ti seguiamo”. E Franco fa sul serio, trovata promozionale a parte. “Viva lu Pilu” e “Chiù Pilu pi tutti”, fa sapere, resteranno gli slogan mutuati dal personaggio “Cetto Laqualunque” per la campagna elettorale: ma con un distinguo di forma che diventa sostanza e segna il confine tra fiction e realtà: la dimensione. Perché si sa, le dimensioni contano, e la politica non fa eccezione. “Lu pilu” con la “p” minuscola ha un significato, sul quale sarebbe inopportuno dilungarsi. “Lu Pilu” con la “P” maiuscola è invece un’altra cosa: è l’acronimo di “Persone Indipendenti Libere e Unite”, il nome del movimento da lui fondato. “Mi raccomando – precisa Arpa – la ‘p’ sta per persone e non per partito”. E soprattutto non sta per “pilu”.
[Emilio Mola]
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Dal Corriere del Mezzogiorno.it
Dal film di Albanese alle prossime elezioni
Nel Brindisino fondato il partito "Lu Pilu"
Ad Oria Cetto La Qualunque ha ispirato una lista civica
Il movimento è guidato dall'ex poliziotto Franco Arpa
Cetto La Qualunque? Un esempio. Prima il successo del film, poi la nascita di una lista civica che correrà alle prossime elezioni comunali.
LA LISTA CIVICA - Succede a Oria, in provincia di Brindisi, dove Franco Arpa, poliziotto di 55 anni in pensione, ha tratto spunto dal film di cui Antonio Albanese è il protagonista, per rompere gli schemi e fondare la lista Ti lu Pilu (Persone indipendenti libere e unite). «Mi è sembrata subito un’idea geniale – ha detto Arpa –. Era da tempo che con amici volevamo scendere in politica. Mi hanno raccontato del film e subito ho pensato che fosse questo il momento giusto per iniziare». Con il suo blog Arpa ha diffuso l’idea. E l’idea è parsa subito convincente. Al punto che sono già dieci le persone pronte a candidarsi per le elezioni comunali di Oria, che si svolgeranno in primavera.
IL SIMBOLO - C’è già il simbolo, ovvero un cespuglio verde e pieno di peli con tanto di tricolore attorno. Ci sono gli slogan, rigorosamente «Viva lu pilu» e «Chiù pilu pi tutti». Gli stessi sdoganati da Cetto La Qualunque, insomma. E la gente come l’ha presa? Alla grande, dice Arpa. «I cittadini hanno dimostrato attenzione alla cosa, che inizialmente era solo una boutade. Poi è diventata una lista – prosegue il fondatore –, nata per contrapporsi agli schieramenti tradizionali e per puntare alla buona amministrazione della città. Basta con i proclami, le false promesse, il clientelismo». C’è anche un gruppo su Facebook che in tre giorni conta già 500 iscritti. Un numero importante, che di sicuro aumenterà, sull’onda della curiosità. Eppure l’iniziativa di Arpa è opposta alle idee propugnate da Albanese nel film. L’ironia è tutta nell’acronimo, ma al di là di esso le intenzioni sono serissime. «La realtà di Oria – spiega Arpa – come molte realtà del Sud, somiglia a quella tratteggiata in maniera geniale da Albanese». A questa serve opporsi, insomma. Fare i fatti, senza pensare alle parole, almeno quando queste sono vuote. Meglio il Pilu delle parole. Ovvero l’insieme delle persone indipendenti, libere e unite. Almeno in questo, niente di più di diverso dal «Pilu» di Cetto La Qualunque.
Pasquale Caputi
25 gennaio 2011
------------------------[Emilio Mola]
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Dal Corriere del Mezzogiorno.it
Dal film di Albanese alle prossime elezioni
Nel Brindisino fondato il partito "Lu Pilu"
Ad Oria Cetto La Qualunque ha ispirato una lista civica
Il movimento è guidato dall'ex poliziotto Franco Arpa
Cetto La Qualunque? Un esempio. Prima il successo del film, poi la nascita di una lista civica che correrà alle prossime elezioni comunali.
LA LISTA CIVICA - Succede a Oria, in provincia di Brindisi, dove Franco Arpa, poliziotto di 55 anni in pensione, ha tratto spunto dal film di cui Antonio Albanese è il protagonista, per rompere gli schemi e fondare la lista Ti lu Pilu (Persone indipendenti libere e unite). «Mi è sembrata subito un’idea geniale – ha detto Arpa –. Era da tempo che con amici volevamo scendere in politica. Mi hanno raccontato del film e subito ho pensato che fosse questo il momento giusto per iniziare». Con il suo blog Arpa ha diffuso l’idea. E l’idea è parsa subito convincente. Al punto che sono già dieci le persone pronte a candidarsi per le elezioni comunali di Oria, che si svolgeranno in primavera.
IL SIMBOLO - C’è già il simbolo, ovvero un cespuglio verde e pieno di peli con tanto di tricolore attorno. Ci sono gli slogan, rigorosamente «Viva lu pilu» e «Chiù pilu pi tutti». Gli stessi sdoganati da Cetto La Qualunque, insomma. E la gente come l’ha presa? Alla grande, dice Arpa. «I cittadini hanno dimostrato attenzione alla cosa, che inizialmente era solo una boutade. Poi è diventata una lista – prosegue il fondatore –, nata per contrapporsi agli schieramenti tradizionali e per puntare alla buona amministrazione della città. Basta con i proclami, le false promesse, il clientelismo». C’è anche un gruppo su Facebook che in tre giorni conta già 500 iscritti. Un numero importante, che di sicuro aumenterà, sull’onda della curiosità. Eppure l’iniziativa di Arpa è opposta alle idee propugnate da Albanese nel film. L’ironia è tutta nell’acronimo, ma al di là di esso le intenzioni sono serissime. «La realtà di Oria – spiega Arpa – come molte realtà del Sud, somiglia a quella tratteggiata in maniera geniale da Albanese». A questa serve opporsi, insomma. Fare i fatti, senza pensare alle parole, almeno quando queste sono vuote. Meglio il Pilu delle parole. Ovvero l’insieme delle persone indipendenti, libere e unite. Almeno in questo, niente di più di diverso dal «Pilu» di Cetto La Qualunque.
Pasquale Caputi
25 gennaio 2011
di Francesca D’ABRAMO -Nuovo Quotidiano di Puglia.
ORIA (25 gennaio) - Si chiamano la “Lista Ti Lu Pilu”, acronimo di “Persone indipendenti libere e unite”. A prima vista potrebbe sembrare la trovata ironica di un gruppo di mattacchioni, magari ispirati dall'ultimo fortunato film con Antonio Albanese, “Qualunquemente”.
In realtà si candida ad essere un progetto politico serissimo che proverà a insinuarsi fra gli schieramenti politici che si contenderanno, la prossima primavera, la guida del Comune di Oria. L'idea è stata lanciata in rete dal blogger Franco Arpa, noto in città per tante denunce su disservizi di ogni tipo patiti dai cittadini. La proposta è stata già sposata da 400 persone. Al momento non c'è nulla di concreto, nessuna segreteria di partito o comitato elettorale, ma solo un'idea: perché continuare a lamentarsi di ciò che non va in città, senza poi far nulla per cambiare le cose? Perché accettare supinamente di essere amministrati dai soliti volti della politica locale? Perché non provare a creare una propria lista civica e mandare così in consiglio comunale un rappresentante che vigili e si curi delle reali necessità della società civile?
Nata un po' per gioco, ora la “Lista Ti Lu P.i.l.u.” comincia a diventare qualcosa di più di uno scherzo fra amici. La lista vanta già un gruppo su Facebook e anche una poesia in vernacolo di Tina Massa ad essa dedicata dal titolo “Ode allu P.i.l.u”. In rete i simpatizzanti di questo progetto si scambiano idee e provano a parlare delle urgenze della città, con l'intento di contarsi, incontrarsi e magari stilare un vero programma. I “Pilu” hanno già in partenza rifiutato l'appartenenza a questo o a quello schieramento di destra, di sinistra o di centro che sia, e con il modo tradizionale di fare politica non vogliono avere a che fare.
Si dicono delusi dai partiti tradizionali e dalla loro inconcludenza. «Oggi, come tanti nostri concittadini, personalmente non mi sento rappresentato dagli schieramenti dei partiti politici - scrive Franco Arpa - da quei soggetti, che ora aderiscono ad un partito e, fra dieci minuti, sono già altrove in cerca di “gloria” esclusivamente personale. I partiti sono manovrati dall'alto, dalle segreterie provinciali, che hanno interessi che non sempre collimano con quelli del popolo. Bisogna fare in modo che ci si avvicini alla politica senza aver paura di compromettere la vita di relazione, che i giovani smettano di pensare che solo l'appartenenza ad un partito politico o l'amicizia di qualcuno, anziché il merito e le capacità, possano consentire di raggiungere risultati importanti».
Sulla possibile discesa in campo del blogger, ex poliziotto oggi in pensione, erano in tanti a scommettere, per via del suo impegno costante nel documentare disservizi e ritardi degli uffici pubblici e dell'amministrazione, ma anche pregi e bellezze della città. Quanto questa lista possa poi effettivamente incidere sugli equilibri politici è tutto da verificare. Certamente la frammentazione degli schieramenti nelle amministrative è un vecchio male della politica oritana che incide spesso in maniera non marginale sui nomi di chi effettivamente diventa consigliere comunale.
In realtà si candida ad essere un progetto politico serissimo che proverà a insinuarsi fra gli schieramenti politici che si contenderanno, la prossima primavera, la guida del Comune di Oria. L'idea è stata lanciata in rete dal blogger Franco Arpa, noto in città per tante denunce su disservizi di ogni tipo patiti dai cittadini. La proposta è stata già sposata da 400 persone. Al momento non c'è nulla di concreto, nessuna segreteria di partito o comitato elettorale, ma solo un'idea: perché continuare a lamentarsi di ciò che non va in città, senza poi far nulla per cambiare le cose? Perché accettare supinamente di essere amministrati dai soliti volti della politica locale? Perché non provare a creare una propria lista civica e mandare così in consiglio comunale un rappresentante che vigili e si curi delle reali necessità della società civile?
Nata un po' per gioco, ora la “Lista Ti Lu P.i.l.u.” comincia a diventare qualcosa di più di uno scherzo fra amici. La lista vanta già un gruppo su Facebook e anche una poesia in vernacolo di Tina Massa ad essa dedicata dal titolo “Ode allu P.i.l.u”. In rete i simpatizzanti di questo progetto si scambiano idee e provano a parlare delle urgenze della città, con l'intento di contarsi, incontrarsi e magari stilare un vero programma. I “Pilu” hanno già in partenza rifiutato l'appartenenza a questo o a quello schieramento di destra, di sinistra o di centro che sia, e con il modo tradizionale di fare politica non vogliono avere a che fare.
Si dicono delusi dai partiti tradizionali e dalla loro inconcludenza. «Oggi, come tanti nostri concittadini, personalmente non mi sento rappresentato dagli schieramenti dei partiti politici - scrive Franco Arpa - da quei soggetti, che ora aderiscono ad un partito e, fra dieci minuti, sono già altrove in cerca di “gloria” esclusivamente personale. I partiti sono manovrati dall'alto, dalle segreterie provinciali, che hanno interessi che non sempre collimano con quelli del popolo. Bisogna fare in modo che ci si avvicini alla politica senza aver paura di compromettere la vita di relazione, che i giovani smettano di pensare che solo l'appartenenza ad un partito politico o l'amicizia di qualcuno, anziché il merito e le capacità, possano consentire di raggiungere risultati importanti».
Sulla possibile discesa in campo del blogger, ex poliziotto oggi in pensione, erano in tanti a scommettere, per via del suo impegno costante nel documentare disservizi e ritardi degli uffici pubblici e dell'amministrazione, ma anche pregi e bellezze della città. Quanto questa lista possa poi effettivamente incidere sugli equilibri politici è tutto da verificare. Certamente la frammentazione degli schieramenti nelle amministrative è un vecchio male della politica oritana che incide spesso in maniera non marginale sui nomi di chi effettivamente diventa consigliere comunale.
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http://galatina.blogolandia.it/
In questa Italia drammaticamente ridicolizzata da un Cetto La Qualunque, il fortunato personaggio di Antonio Albanese, un Italia che ride del suo presente ed aihmè futuro politico, c’è chi si è attrezzato, cavalcando l’onda del momento, facendo un ottima azione di marketing, si appresta a fare proseliti e sbarcare nella politica reale. Molti ci scherzano su, ma c’è chi a fondato una nuova lista civica che si presenterà alle prossime amministrative di Oria, grosso centro del brindisino, conosciuto per il suo castello e le antiche origine messapiche ed ora rischia di finire sulle prime pagine dei rotocalchi politici per aver creato la lista ” Ti lu pilu “. Le prossime consultazioni amministrative sono vicine, si voterà in primavera, ed allora il fondatore Franco Arpa, poliziotto in pensione e seguitissimo blogger cittadino, si inventa la ” Lista ti lu Pilu “, distante da destra, centro e sinistra. Niente di volgare, comunque. Il termine “Pilu”, al di là del significato gergale, infatti, è un acronimo e sta per “Persone indipendenti e libere unite”. Così per le prossime votazioni si potrebbe trovare sulla scheda elettorale la “ Lista ti lu Pilu ”. Il riferimento c’è ed e puramente voluto. Tuttavia, come assicura Franco Arpa, i fini della lista civica sono esattamente opposti a quelli di Cetto La Qualunque: ” La Lista ti lu Pilu ” nasce in contrapposizione agli schieramenti a tutt’oggi esistenti e come obiettivo si pone la buona amministrazione della città: no alle false promesse, no al clientelismo, no ai proclami tipici da campagna elettorale”. ” Al di là dell’intuizione di marketing – continua Arpa – i cittadini si mostrano sempre più curiosi e ci dimostrano solidarietà e affetto, tanto da averci convinti a presentare la lista, inizialmente una boutade, alle elezioni ”. Intanto si pensa già allo slogan ideale, ma il tormentone “ Chiù pilu pi tutti ” potrebbe essere quello giusto. Ma ecco riportato il manifesto politico che si può leggere su Facebook. ” Tante volte ci siamo trovati insieme a parlare ripetendoci che, nella nostra Città, le cose non vanno bene, ma poche volte, poi, abbiamo deciso di fare qualcosa. Si ripete che ad amministrare la Città sono sempre “GLI STESSI” e che sono tutti uguali, ma non si va mai oltre il lamento. E’ giunta l’ora di smetterla con questo ritornello, e far si che Oria venga amministrata in maniera diversa ed innovativa. Oggi, come tanti nostri concittadini, personalmente non mi sento rappresentato dagli schieramenti dei partiti politici; da quei soggetti, che ora aderiscono ad un partito e, fra dieci minuti, sono già altrove in cerca di “gloria” esclusivamente personale. I partiti sono manovrati dall’alto, dalle segreterie provinciali, che hanno interessi che non sempre collimano con quelli del popolo. Bisogna fare in modo che ci si avvicini alla politica senza aver paura di compromettere la vita di relazione, che i giovani smettano di pensare che solo l’appartenenza ad un partito politico o l’amicizia di qualcuno, anziché il merito e le capacità, possano consentire di raggiungere risultati importanti. Per questo io e qualche altro amico di questo gruppo abbiamo deciso di stare fuori dai partiti e di non allearci con nessuno. Se ci uniamo con la collaborazione e la partecipazione di tutti possiamo creare una lista civica e tentare di raccogliere i voti sufficienti per avere qualche rappresentante in Consiglio Comunale. In questi anni ultimi anni ci ha deluso chi ha governato ma anche chi è stato all’opposizione. Bisogna dare una svolta, ma senza ritornare al passato, con idee nuove, con persone nuove e con il coraggio di partecipare direttamente alla vita della Città ( e con ciò mi riferisco anche all’esempio che finora ho dato con le denunce pubbliche sul mio blog e su il controvento – www.arpa-oria.com – www.ilcontrovento.it ) Per un futuro migliore, non lasciamo che siano sempre “GLI STESSI” a decidere per NOI. Vogliamo provare ? Cominciamo a dire la nostra in questo gruppo e pensiamo seriamente ad organizzare un incontro a breve per gettare le basi di questo progetto che a mio parere non è utopico “. Parole quelle di Franco Arpa condivisibili, vere, tanto vere che si potrebbero applicare al goveno cittadino di Galatina e di qualsiasi altro comune di questa nostra disgraziata penisola italiana, governata da gente incapace e piena di sè……..allora non rimane che affermare ” CHIU PILU PI TUTTI “.
25.01.2011 Raimondo Rodia
25.01.2011 Raimondo Rodia
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