17/01/11

AMMINISTRATIVE 2011, UN ANGELO PER IL CENTRODESTRA?


ORIA – In vista delle amministrative 2011, per contrastare la candidatura di Cosimo Pomarico, spalleggiato da una coalizione piuttosto eterogenea nei simboli e negli uomini, il centrodestra potrebbe affidarsi a un Angelo. È quello di Angelo Mazza il nominativo che circola in queste ore nelle segrete stanze di Popolo della libertà e Impegno sociale. L’assessore uscente al Bilancio andrebbe a genio sia Pino Carbone e a Glauco Caniglia sia allo stesso sindaco uscente Cosimo Ferretti sia ancora a un altro dei papabili, Giovanni Taurisano, sponsorizzato dal presidente di Azione e coraggio Mino Recchia. Un nome in grado di offrire un compromesso e mettere d’accordo un pò tutte le anime di un centrodestra che per la verità – fatti e defezioni alla mano - è uscito con le ossa rotte dalla recente esperienza alla guida della città. In attesa di alcuni incontri potenzialmente risolutori previsti tra metà e fine settimana, però, è d’obbligo rimanere sul mero piano delle ipotesi. Ciò, perché se da una parte rimangono comunque in piedi le ambizioni di Taurisano e altri (Destradis, Vitto, Conte su tutti), dall’altra i prossimi giorni potrebbero rivelarsi forieri di colpi di scena o, se si preferisce, di coda. Nel caos e tra i cocci del centrodestra, infatti, c’è chi si gioca il tutto per tutto ed è pronto a cogliere la palla al balzo per sguazzarvi, com’è fisiologico che sia dopo la disgregazionedi centri di potere rimasti in auge diversi anni. Come testimonia il passaggio all’altra sponda (politica) del già presidente del consiglio comunale Gianfranco Sorrento, è evidente come negli ultimi mesi si siano registrate le fini di alcuni apparenti idilli. Tra questi, appunto, quello tra Pino Carbone e il suo gruppo (Glauco Caniglia, Antonio Almento, Tonio Monticelli, Francesco Caniglia, nome più nome meno) e l’ex primo cittadino che, fino alla fine, potrebbe decidere di far valere in proprio il peso elettorale (in termini di voti personali) di cui innegabilmente dispone. Non è un segreto che, sentendosi sempre più isolato pur senza ragioni per lui valide, Ferretti abbia pensato di mandare definitivamente a quel paese i suoi vecchi compagni di merende, di scegliersi un simbolo e di ripresentarsi da solo, o al massimo appoggiato da nuovi alleati, al cospetto degli elettori. D’altra parte, e nemmeno questo ormai è un segreto, ci sarebbe addirittura qualcuno disposto a passare al “nemico” nel caso in cui, alla fine, il centrodestra decidesse davvero di riproporre la candidatura di Ferretti. L’idea di candidare Mazza, dunque, s’inserirebbe in un simile contesto e costituirebbe il più puro esempio di mediazione tra le parti in gioco. Certamente di più, in ogni caso, si dovrebbe sapere attorno a venerdì. (Eliseo Zanzarelli/Franco Arpa)

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