ORIA - Riceviamo e pubblichiamo dall'assessore provinciale Cosimo Pomarico:
[Si è svolta, presso la Provincia di Brindisi, la riunione tra il Consorzio di Gestione “Torre Guaceto”, l’Assessore alle attività produttive della Provincia Cosimo POMARICO e del Comune di Carovigno, i Responsabili scientifici dell’Istituto Genetica Vegetale CNR Bari, il Rappresentante del Slow Food dell’alto Salento, per l’avvio di un progetto finalizzato alla raccolta, la valorizzazione e la conservazione di germoplasma autoctono di pomodoro in agro brindisino.
Detto progetto che rappresenta un elemento di sicuro rilancio della Agricoltura brindisina in termini di reddito e di lavoro, si propone di recuperare vecchie varietà di prodotti agricoli caratteristici del luogo, che secondo stime recenti sono andati perduti in misura dell’80%,
Esiste, infatti, una “Erosione genetica” graduale a cui si è associata una erosione del patrimonio culturale.
Recuperare le vecchie varietà non solo significa salvare le fonti di geni utili, ma il loro impiego in zone marginali può costituire un importante sostegno al reddito delle popolazioni residenti.
Infatti, la loro coltivazione potrebbe rappresentare un’interessante opportunità economica e una valida conservazione delle risorse genetiche in una determinata area. In definitiva si tratta di “tipicizzare” territorio, prodotto e processo di produzione.
Questi elementi spingono a favore di una strategia estensiva della coltivazione, verso produzioni di piccole dimensioni o”tipicizzabili” sul mercato cosiddetto di nicchia, come una interessante opportunità economica attraverso una politica di conservazione delle risorse di specie e varietà autoctone a rischio di scomparsa.
L’esempio concreto viene dal Consorzio di Gestione di “Torre Guaceto” che esporta con successo in Giappone, Inghilterra e Germania prodotti tipici di alta qualità, il pomodoro in particolare. Sono Paesi dove esiste una forte domanda che potrà essere soddisfatta recuperando e ampliando queste produzioni.
Oggi, c’è la necessità di intervenire per salvare queste antiche varietà, che hanno un forte legame storico e culturale con il territorio, attraverso uno studio ed un progetto,che la Provincia di Brindisi, con il Consorzio di Gestione “Torre Guaceto” del Comune di Carovigno e di numerosi Studiosi della materia stanno avviando.
Nella prima fase, per ragioni anche storiche, si parte dal pomodoro maggiormente coltivato nel territorio brindisino il “Fiaschetto di Manduria” diffuso con varie tipologie e che rappresenta il prodotto più apprezzato, più richiesto e di grandi potenzialità sui mercati nazionali ed internazionali, per le sue indiscusse e uniche qualità organolettiche pazientemente selezionato e conservato nel tempo dagli antichi Contadini.
Brindisi,lì 24 gennaio 2011
L’Assessore alle attività produttive
Cosimo Pomarico]
(foto da www.brindisireport.it)
Detto progetto che rappresenta un elemento di sicuro rilancio della Agricoltura brindisina in termini di reddito e di lavoro, si propone di recuperare vecchie varietà di prodotti agricoli caratteristici del luogo, che secondo stime recenti sono andati perduti in misura dell’80%,
Esiste, infatti, una “Erosione genetica” graduale a cui si è associata una erosione del patrimonio culturale.
Recuperare le vecchie varietà non solo significa salvare le fonti di geni utili, ma il loro impiego in zone marginali può costituire un importante sostegno al reddito delle popolazioni residenti.
Infatti, la loro coltivazione potrebbe rappresentare un’interessante opportunità economica e una valida conservazione delle risorse genetiche in una determinata area. In definitiva si tratta di “tipicizzare” territorio, prodotto e processo di produzione.
Questi elementi spingono a favore di una strategia estensiva della coltivazione, verso produzioni di piccole dimensioni o”tipicizzabili” sul mercato cosiddetto di nicchia, come una interessante opportunità economica attraverso una politica di conservazione delle risorse di specie e varietà autoctone a rischio di scomparsa.
L’esempio concreto viene dal Consorzio di Gestione di “Torre Guaceto” che esporta con successo in Giappone, Inghilterra e Germania prodotti tipici di alta qualità, il pomodoro in particolare. Sono Paesi dove esiste una forte domanda che potrà essere soddisfatta recuperando e ampliando queste produzioni.
Oggi, c’è la necessità di intervenire per salvare queste antiche varietà, che hanno un forte legame storico e culturale con il territorio, attraverso uno studio ed un progetto,che la Provincia di Brindisi, con il Consorzio di Gestione “Torre Guaceto” del Comune di Carovigno e di numerosi Studiosi della materia stanno avviando.
Nella prima fase, per ragioni anche storiche, si parte dal pomodoro maggiormente coltivato nel territorio brindisino il “Fiaschetto di Manduria” diffuso con varie tipologie e che rappresenta il prodotto più apprezzato, più richiesto e di grandi potenzialità sui mercati nazionali ed internazionali, per le sue indiscusse e uniche qualità organolettiche pazientemente selezionato e conservato nel tempo dagli antichi Contadini.
Brindisi,lì 24 gennaio 2011
L’Assessore alle attività produttive
Cosimo Pomarico]
(foto da www.brindisireport.it)
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