FRANCAVILLA FONTANA - Si è svolta oggi, presso la sede legale della Fondazione “Opera Beato Bartolo Logo” a Francavilla F.na, la conferenza stampa indetta dal presidente della medesima Fondazione, Don Franco Galiano, e dal legale Avv. Pasquale Fistetti. Da alcuni giorni gli utenti della Comunità Pedagogica “Don Rosario Ribezzi” vivono momenti di grande apprensione a causa dello sfratto comminato alla stessa Comunità. “Siamo davvero dispiaciuti – afferma Don Franco Galiano – per i momenti di angoscia e di incertezza che tutta l’Opera sta vivendo ed in particolar modo tutti i ragazzi e gli utenti che quotidianamente svolgono le attività laboratoriali e progettuali nei locali della comunità “Don Ribezzi”. Spero e confido nella buona volontà dei nostri amministratori affinché, nel più breve tempo possibile, si possa aprire un tavolo di concertazione per porre fine a questa penosa vicenda”. Sembrano lontani i tempi in cui, alla presenza dell’amato Vescovo di Oria, Mons. Armando Franco, che benedisse la comunit
à pedagogica, tutti i livelli della politica locale partecipavano attivamente, sostenendo le iniziative dell’Opera.” “Ho presentato opposizione – afferma l’Avv. Fistetti – al provvedimento di sloggio, opportunamente valutato dal Giudice dell’esecuzione il quale ha sospeso la procedura esecutiva ed ha fissato la comparizione delle parti per il prossimo lunedì per stabilire come procedere”. E’ opportuno ricordare che la motivazione dello sfratto della comunità, sita in via Grottaglie al km. 3, è stata la morosità nei pagamenti del fitto. La comunità riconosce di non aver opposto alcuna resistenza e difesa all’azione legale mossa dal Comune per evidente negligenza e totale assenza difensiva. Ovviamente, a pagarne le spese nel frattempo, sono i ragazzi che, in quella struttura, trovano accoglienza nei percorsi di reinserimento lavorativo, di riabilitazione e di attività ludico ricreativa e sportiva. La cosa che ha maggiormente amareggiato gli operatori della Comunità Pedagogica, oltre alla sentenza che è giunta a ciel sereno senza la dovuta conoscenza ed il dovuto patrocinio, è stata la modalità con la quale per tutta la giornata del 13 gennaio u.s. ha avuto esecuzione la procedura dell’eventuale presa in possesso dell’immobile. Invero, si è creato scompiglio, agitazione e qualche crisi tra gli ospiti operanti nei vari laboratori in atto, all'interno dei quali si svolgevano i vari progetti riabilitativi, di reinserimento lavorativo ed anche il progetto serre, giungendo fino al rischio di dover ricoverare qualche ospite psichiatrico. “Confidiamo – conclude Don Franco Galiano – nella decisione che il Giudice prenderà lunedì prossimo e nella bontà dei nostri amministratori che, ricordo, sin dai primi passi della Comunità Don Ribezzi, hanno supportato tutte le azioni progettuali comunitarie”.
à pedagogica, tutti i livelli della politica locale partecipavano attivamente, sostenendo le iniziative dell’Opera.” “Ho presentato opposizione – afferma l’Avv. Fistetti – al provvedimento di sloggio, opportunamente valutato dal Giudice dell’esecuzione il quale ha sospeso la procedura esecutiva ed ha fissato la comparizione delle parti per il prossimo lunedì per stabilire come procedere”. E’ opportuno ricordare che la motivazione dello sfratto della comunità, sita in via Grottaglie al km. 3, è stata la morosità nei pagamenti del fitto. La comunità riconosce di non aver opposto alcuna resistenza e difesa all’azione legale mossa dal Comune per evidente negligenza e totale assenza difensiva. Ovviamente, a pagarne le spese nel frattempo, sono i ragazzi che, in quella struttura, trovano accoglienza nei percorsi di reinserimento lavorativo, di riabilitazione e di attività ludico ricreativa e sportiva. La cosa che ha maggiormente amareggiato gli operatori della Comunità Pedagogica, oltre alla sentenza che è giunta a ciel sereno senza la dovuta conoscenza ed il dovuto patrocinio, è stata la modalità con la quale per tutta la giornata del 13 gennaio u.s. ha avuto esecuzione la procedura dell’eventuale presa in possesso dell’immobile. Invero, si è creato scompiglio, agitazione e qualche crisi tra gli ospiti operanti nei vari laboratori in atto, all'interno dei quali si svolgevano i vari progetti riabilitativi, di reinserimento lavorativo ed anche il progetto serre, giungendo fino al rischio di dover ricoverare qualche ospite psichiatrico. “Confidiamo – conclude Don Franco Galiano – nella decisione che il Giudice prenderà lunedì prossimo e nella bontà dei nostri amministratori che, ricordo, sin dai primi passi della Comunità Don Ribezzi, hanno supportato tutte le azioni progettuali comunitarie”.
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