17/03/11

FILOTICO: "I 150 ANNI DELL'UNITÀ D'ITALIA E QUEL TRICOLORE DI CAMILLO MONACO..."

ORIA - Riceviamo e pubblichiamo con piacere qualche riflessione e ricordo sui 150 anni dall'unificazione nazionale - celebrati oggi 17 marzo 2011 in tutt'Italia - da parte di Titti Filotico:

[Caro Eliseo,

dal balcone della finestra della sua casa (che si vede nella foto del 1896), Camillo Monaco fece sventolare per la prima volta in Oria il tricolore. Purtroppo oggi quella bandiera non è più in Oria (per vicende che non sto qui a raccontarti e che mi fanno ancora male a pensarci). Quella bandiera esiste ancora e si trova in casa di un mio cugino. Purtroppo quando fu venduta (per altre tristi vicende) la casa di mia nonna, che era la casa natale della famiglia di Camillo Monaco, i mobili e gli arredi furono divisi tra mio padre e sua sorella. Per insistenza (non ho mai capito per quali ragioni, visto che non c’era nessun legame storico) di mio zio, lo studio di mio nonno e la bandiera furono dati a mia zia.
Passando oggi da piazza Cattedrale (luogo simbolico per la mia infanzia ed adolescenza), ho pensato che mi sarebbe tanto piaciuto oggi vedere sventolare quella bandiera se non su quello stesso balcone (di sicuro anche gli stessi proprietari ne sarebbero stati felici) almeno sul Municipio. Se la bandiera fosse restata ad Oria, oggi avrebbe potuto e dovuto trovarsi al Municipio affinchè vi trovasse degna collocazione. Purtroppo non è andata così.
Ho cercato, poco tempo fa, di fare in modo di potere averla in prestito almeno nella giornata di oggi, anche per poche ore, ma non ci sono riuscito e me ne duole, ma tant’è...
Voglio anche dire che sono felice di essere andato in giro, in una splendida giornata, per la mia Città e vederla imbandierata e di aver visto quanta gente e quanti bambini gioivano per questa festa.
Oria è stata una Città protagonista del nostro Risorgimento e ha contribuito con energia e risorse a fare dell’Italia una sola nazione. Grazie a tanti giovani di allora sono stati scacciati gli oppressori borbonici portatori di un regime autoritario e arretrato (a dispetto di quanto affermano storici come Vigliano o leghisti vari).
Certo non tutto filò liscio e alla burocrazia autoritaria borbonica fu sostituita una burocrazia impreparata ad affrontare i problemi del Sud come quella sabauda. L’unità fu voluta come somma di culture, interessi, bisogni e risorse e non come integrazione di tutte le potenzialità di ciascun territorio. Nessuno volle tener conto delle reali prospettive, anche in chiave ed in prospettiva federalista, indicate da Cattaneo, Salvemini ma soprattutto da Giuseppe Mazzini.
Oggi forze oscurantiste cercano di far tornare l’Italia, per interessi egoistici e corporativi, a quella situazione di divisione e spaccatura economica e culturale e a tutto vantaggio del capitalismo più egoista ed antiliberale utilizzando il populismo più becero.
Credo che sia dovere di tutti trasmettere ai giovani la memoria di chi sacrificò la propria vita per quei valori unitari (così come quella di chi diede la propria vita per liberare l’Italia dal nazifascismo).
Voglio anche, qui, pubblicamente ringraziare la dottoressa Annamaria Andriani che con competenza, sacrificio ed abnegazione ha messo in moto la macchina della giornata odierna (anche per aver tentato di darmi una mano per il recupero, almeno per un giorno, di quella bandiera). Le iniziative hanno tutte un elevato spessore culturale e sono finalizzate a promuovere ed a valorizzare le tante competenze di giovani e cittadini oritani.
E' da qui che, a mio parere, occorre ripartire per sviluppare proposte di sviluppo con prospettive turistiche ed occupazionali notevoli.
Questa la reale portata ed importanza dell’opera dei tanti brindisini ed oritani che lottarono per la libertà e l’unità durante il Risorgimento (tra cui spicca la figura di Camillo Monaco).

Oria 17 marzo 2011 (150° Anniversario dell'Unità d'Italia)

Salvatore Filotico]

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