11/04/11

PROFUGHI, COMITATO ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA: LA TENDOPOLI RIMANE, AUMENTANO I CONTROLLI



ORIA - La tendopoli rimane, ma saranno incrementate le misure di sicurezza. Questo, in estrema sintesi, quanto dichiarato oggi in Comune dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Le misure di compensazione promesse dal ministro Raffaele Fitto durante la presentazione del candidato sindaco di centrodestra - si è appreso - non sarebbero altro che dei fondi governativi in materia di sicurezza, per installare - tanto per fare un esempio - dei sistemi di videosorveglianza nei centri abitati. Questi fondi saranno divisi tra Oria e Manduria, in percentuali che non è ancora dato conoscere, e serviranno a continuare a fronteggiare l'emergenza. Perché il centro d'accoglienza, ancorché provvisorio, non sarà smantellato - come chiesto dal presidente della Provincia Massimo Ferrarese, presente all'incontro - entro il 30 aprile, ma rimarrà attivo e funzionante a fini precauzionali. Per dirla con Mantovano: "Ora non posso dire così su due piedi quando il campo profughi sarà chiuso, e se sbarcassero all'improvviso 50mila migranti?". Ciò che però Mantovano ha garantito è che i nuovi arrivi - fermo restando l'accordo per i rimpatri firmato con la Tunisia - saranno ripartiti tra tutti i centri sorti nei giorni scorsi e che comunque quello lungo la proviniciale Oria - Manduria non ne ospiterà mai più del massimo promesso (1.500 persone). Dal vertice di questa mattina, cui erano presenti pure il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e il sindaco di Manduria Paolo Tommasino, è emerso che sì, partirà a breve il servizio navetta pubblico dalla tendopoli ad Oria e Manduria e ritorno (già nel primo pomeriggio un pullman ha fatto il carico di migranti) per evitare pericoli agli ospiti del Cai e agli stessi automolisti. Per quanto concerne la salvaguardia della stagione turistica, si prevedono incentivi per gli operatori del settore e uno spot nazionale (idea lanciata dall'emittente televisiva TeleRama) per valorizzare i territori delle due città gravate dal problema immigrati. L'impiego di forze dell'ordine, invece, è destinato a restare invariato: già ci sono in servizio 440 unità in più del "normale" e per il sottosegretario sono più che sufficienti a garantire adeguati standard di sicurezza.

Eliseo Zanzarelli

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